'''''...And Justice for All''''' è il quarto [[album in studio]] del [[gruppo musicale]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Metallica]], pubblicato il 25 agosto 1988 dalla [[Elektra Records]].<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.metallica.com/releases/albums/4212/and-justice-for-all|titolo = ...And Justice for All|editore = [[Metallica]]|accesso = 4 gennaio 2013}}</ref>
L'album rappresentò il primo vero grande successo commerciale deidel Metallica.gruppo, Raggiunseraggiungendo la top 10 delledi varie classifiche mondiali e fuvenendo certificato disco di platino dalla [[Recording Industry Association of America|RIAA]] in poche settimane.<ref name="MTV">{{Cita web|lingua = en|url = http://www.mtv.com/news/articles/1592409/metallica-look-back-at-justice-all-metal-file.jhtml|titolo = Metallica Look Back At … And Justice For All|editore = [[MTV]]|anno = 7 agosto 2008|accesso = 9 giugno 2013}}</ref> Sin dalla sua pubblicazione, l'album ha venduto oltre otto milioni di copie aiutandonel ilmondo gruppofavorendo ala passaretransizione dei Metallica da bandgruppo famosanoto nel circuito underground a star di livello mondiale.<ref name="MTV"/> Per il terzo singolo ''[[One (Metallica)|One]]'' fu realizzato il primo [[videoclipvideo musicale]] dellanella carrieraloro dei Metallicacarrier.<ref>{{Cita pubblicazione|lingua = en|autore = Michael Moses|autore2 = Don Kaye|titolo = What Did You Do In The War, Daddy?|url = https://books.google.com/books?id=tQ0EAAAAMBAJ&pg=PA84&dq=metallica+...And+Justice+for+All+sales#v=onepage&q=metallica%20...And%20Justice%20for%20All%20sales&f=false|rivista = [[Billboard]]|data = 5 giugno 1999|volume = 111|numero = 23|pagina = 13|accesso = 27 luglio 2013}}</ref>
Nel giugno del 2017 la rivista ''[[Rolling Stone]]'' ha collocato l'album alla ventunesima posizione dei 100 migliori album metal di tutti i tempi.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.rollingstone.com/music/music-lists/the-100-greatest-metal-albums-of-all-time-113614/metallica-and-justice-for-all-1988-193976/|titolo = The 100 Greatest Metal Albums of All Time|autore = Christopher R. Weingarten, Tom Beaujour, Hank Shteamer, Kim Kelly, Steve Smith, Brittany Spanos, Suzy Exposito, Richard Bienstock, Kory Grow, Dan Epstein, J.D. Considine, Andy Greene, Rob Sheffield, Adrien Begrand, Ian Christe|editore = [[Rolling Stone]]|data = 21 giugno 2017|accesso = 13 ottobre 2017}}</ref>
== Descrizione ==
Rispetto alle precedenti pubblicazioni del gruppo, l'album è caratterizzato da sofisticati arrangiamenti più sofisticati, grazie ai quali è stato spesso considerato come un precursore del nascente genere del [[progressive metal]].<ref>{{Allmusic|style|ma0000002797|Progressive metal|accesso = 4 gennaio 2013}}</ref> Si tratta inoltre del primo album in studio registrato insieme al bassista [[Jason Newsted]], entrato in formazione (dopo la morte di [[Cliff Burton]] avvenuta nel 1986), nonché l'ultimo coprodotto insieme a [[Flemming Rasmussen]]. Tuttavia, un'altra caratteristica per cui il disco viene ricordato è proprio per la difficoltà nel riuscire ad ascoltare il basso, registrato ad un volume praticamente inudibile. A tal proposito, lo stesso Newsted, tra l'altro totalmente escluso dal processo di scrittura del disco se non per il contributo al riff principale di ''Blackened'',<ref name="kerrang"/> commentò:<ref name="classicalbums">''Classic Albums: Metallica - Metallica''. Eagle Rock, 2001.</ref> {{citazione|''...And Justice for All'' non era qualcosa che sentivo realmente dentro di me, perché il basso non si sente per niente.}}
Il batterista [[Lars Ulrich]] successivamente dichiarò che ciò fu dovuto al fatto che, in fase di [[missaggio]] finale, lo stesso Ulrich e il frontman [[James Hetfield]] vollero aumentare così tanto il volume di chitarre e batterie che il basso praticamente scomparve.<ref name="kerrangKerrang">{{Cita web|lingua = en|url = https://www.kerrang.com/features/metallica-and-justice-for-all/|titolo = How Metallica’sMetallica's …And...And Justice For All Raised The Bar For Heavy Metal|autore = Paul Brannigan|editore = [[Kerrang!]]|data = 7 settembre 2020|accesso = 24 aprile 2021}}</ref>
Il 2 novembre 2018 l'album è stato ripubblicato in edizione rimasterizzata e accompagnato da un'edizione deluxe e da un'edizione box set, comprensiva di demo e live, tra cui il concerto tenuto a [[Seattle]] nel 1989 originariamente presente in formato video nell'album dal vivo ''[[Live Shit: Binge & Purge]]''.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.metallica.com/news/2018-09-06-justice-is-done.html|titolo = Justice Is Done!|editore = [[Metallica]]|data = 6 settembre 2018|accesso = 14 ottobre 2018}}</ref>
=== Le canzoni ===
La maggior parte dei brani fu composta dai soli James Hetfield e Lars Ulrich, sviluppando la creazione delle composizioni su vari riff di chitarra di Hetfield e poi intitolandole e costruendoci un testo sopra a seconda dei tipi di riff in esse contenute, a volte anche più di sei o otto in una sola composizione.<ref name="kerrangKerrang/> Il chitarrista [[Kirk Hammett]] contribuiràha incontribuito totalealla acomposizione musicale di quattro traccebrani e conalla iregistrazione tantidi vari assoli, contenutimentre nelNewsted disco, mentrediede il nuovoproprio bassistacontributo Jasonal Newsteadriff saràprincipale accreditatodel nellabrano solad'apertura ''Blackened'', primo brano composto per il disco, per il quale ispirerà il riff principalequello di chitarra, (originariamente suonato originariamente al basso.);<ref name="kerrangKerrang"/> Ilil restobassista dell'albumfu verràtuttava compostoestromesso senzacompletamente dal restante processo di luiscrittura del disco, sia in seguito all'atteggiamento in merito di Ulrich e Hetfield, chesia per sua stessa decisione, dellospiegando stessoche Newstead«Sapevo che dovevo restare al mio posto, e che innon seguitoavrei dichiarerà:potuto comporre meglio di James [Hetfield]».<ref name="Kerrang"/> Le parti di basso furono pertanto registrate una volta che il disco era stato completamente scritto.<ref name="kerrangKerrang"/>
{{citazione|Sapevo che dovevo restare al mio posto, e che non avrei potuto comporre meglio di James [Hetfield].}}
L'album si apre con ''Blackened'', il quale testo si riferisce alla distruzione della Terra e della fine della razza umana. La seconda traccia, ovverol'omonima la''...And titleJustice trackfor All'', è una delle più lunghe del disco e parla della giustizia come valore dimenticato dall'uomo e dal sistema. ''Eye of the Beholder'' parla della privazione della libertà di espressione. LaIl testo della traccia successiva, ''One'', è ipirato al film ''[[E Johnny prese il fucile (film)|E Johnny prese il fucile]]'' e parla della disperazione di un uomo che, dopo aver perso braccia e gambe in guerra, è collegato a dei macchinari per vivere e non può né parlare né muoversi ("Trapped in myself, body my holding cell"); questa storia trae spunto da un film del 1971 intitolato ''[[E Johnny prese il fucile (film)|E Johnny prese il fucile]]'', tratto dall'omonimo romanzo antimilitarista scritto nel 1938 da [[Dalton Trumbo]], a sua volta ispirato da un fatto realmente accaduto.<ref name=" kerrangKerrang"/> . Si passa a ''The Shortest Straw'', brano ispirato alla storia di [[Caso Rosenberg|Julius ed Ethel Rosenberg]], i due coniugi condannati a morte per cospirazione. ''Harvester of Sorrow'' è un brano che presenta molti significati (alcuni pensano che parli di un uomo ubriaco e drogato che tormenta i suoi famigliari prima di ucciderli mentre alcuni pensano che sia incentrata sul difficile rapporto tra James Hetfield e suo padre). Seguono poi ''To Live Is to Die'', brano strumentale dedicato alla memoria di [[Cliff Burton]] (l'ultimo accreditato anche al bassista), scomparso in un tragico incidente nel 1986, e ''Dyers Eve'', la quale narra dell'infanzia di Hetfield e del suo rapporto con i genitori. ▼
Newstead registrò le parti di basso quando ormai il disco era stato completamente scritto.<ref name="kerrang"/>
▲L'album si apre con ''Blackened'', il quale testo si riferisce alla distruzione della Terra e della fine della razza umana. La seconda traccia, ovvero la title track, è una delle più lunghe del disco e parla della giustizia come valore dimenticato dall'uomo e dal sistema. ''Eye of the Beholder'' parla della privazione della libertà di espressione. La traccia successiva, ''One'', parla della disperazione di un uomo che, dopo aver perso braccia e gambe in guerra, è collegato a dei macchinari per vivere e non può né parlare né muoversi ("Trapped in myself, body my holding cell"); questa storia trae spunto da un film del 1971 intitolato ''[[E Johnny prese il fucile (film)|E Johnny prese il fucile]]'', tratto dall'omonimo romanzo antimilitarista scritto nel 1938 da [[Dalton Trumbo]], a sua volta ispirato da un fatto realmente accaduto<ref name="kerrang"/>. Si passa a ''The Shortest Straw'', brano ispirato alla storia di [[Caso Rosenberg|Julius ed Ethel Rosenberg]], i due coniugi condannati a morte per cospirazione. ''Harvester of Sorrow'' è un brano che presenta molti significati (alcuni pensano che parli di un uomo ubriaco e drogato che tormenta i suoi famigliari prima di ucciderli mentre alcuni pensano che sia incentrata sul difficile rapporto tra James Hetfield e suo padre). Seguono poi ''To Live Is to Die'', brano strumentale dedicato alla memoria di [[Cliff Burton]] (l'ultimo accreditato anche al bassista), scomparso in un tragico incidente nel 1986, e ''Dyers Eve'', la quale narra dell'infanzia di Hetfield e del suo rapporto con i genitori.
== Utilizzo dei brani nei media ==
== Tracce ==
Testi di [[James Hetfield]] (eccetto ''To Live Is to Die'', scritta da [[Cliff Burton]]), musiche di James Hetfield, [[Lars Ulrich]] e [[Kirk Hammett]], (eccetto dove indicato).
=== Edizione standard ===
{{Tracce
|Titolo8 = [[To Live Is to Die]]
|Durata8 = 9:48
|Autore testo8 = [[Cliff Burton]]
|Autore musica8 = James Hetfield, Lars Ulrich, Cliff Burton
|Titolo9 = Dyers Eve
}}
;Traccia bonus nella versionenell'edizione giapponese
{{Tracce
|Titolo10 = The Prince
}}
;Tracce bonus nella versionenell'edizione di [[iTunes]]
{{Tracce
|Titolo10 = One
|