Il '''capitano Nemo''' (dal [[lingua latina|latino]] "nessuno", un'allusione alla risposta data da [[Ulisse]] a [[Polifemo]] nell{{'}}''[[Odissea]]''<ref>forse ispirato anche dal motto scozzese ''[[Nemo me impune lacessit]]'' e alla parola greca "[[nemesi]]s", che indicava la punizione divina</ref>), il cui vero nome è '''Principe Dakkar''', è un personaggio del [[romanzo]] di [[Jules Verne]] ''[[Ventimila leghe sotto i mari]]'' (''Vingt mille lieues sous leles mers'', [[1870]]) e compare anche ne ''[[L'isola misteriosa (romanzo)|L'isola misteriosa]]'' (''L'île mystérieuse'', [[1874]]). Nemo è il misterioso capitano e costruttore del [[Nautilus (Verne)|Nautilus]], un formidabile sottomarino: apparentemente uno [[scienziato]] ed [[Esplorazione|esploratore]] [[misantropo]] ed eccentrico, egli è in realtà un [[vendetta|vendicatore]] dei torti subiti da lui stesso e dai popoli oppressi, in particolare prende di mira le navi militari dell'[[Impero britannico]]<ref>originariamente dell'[[Impero russo]]: il nemico di Nemo doveva essere, prima della censura dell'editore, lo [[zar]] [[Alessandro II di Russia|Alessandro II]], responsabile della [[rivolta di Gennaio|repressione in Polonia]], e non il [[colonialismo britannico]] contro gli indipendentisti indiani</ref>, spesso affondandole.