Elemento circuitale: differenze tra le versioni
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==Componenti a due porte==
I componenti a due porte o [[doopio bipolo|doppi bipoli]] sono caratterizzati da una [[funzione di trasferimento]] a due variabili che descrive la relazione tra le grandezze sulle porte in uscita e quelle sulle porte in ingresso.
===Generatori controllati===
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* generatore di tensione controllato in corrente (''Current-controlled voltage source'', CCVS): genera una differenza di potenziale in funzione di una corrente in ingresso con un determinato guadagno; è caratterizzato da una impedenza nulla sia in ingresso che in uscita e si usa come modello per il componente teorico ''trancitor'', che è l'equivalente del [[transistor]] ma con riferimento alla capacità invece che alla resistenza (questo tipo di componente elettronico è stato solo teorizzato ma mai realizzato); il guadagno è caratterizzato come una [[transresistenza]] espressa in ohm
* generatore di corrente controllato in corrente (''Current-controlled current source'', CCCS): genera una corrente in funzione di una corrente di ingresso con un determinato guadagno; è caratterizzato da un'impedenza in ingresso nulla e un'impedenza in uscita infinita e modella i [[transistor a giunzione bipolare]].
===Componenti passivi===
Sono definiti due elementi circuitali passivi, lineari e privi di perdite:
*
: <math> \begin{bmatrix} V_1 \\ I_2 \end{bmatrix} = \begin{bmatrix} 0 & n \\ -n & 0 \end{bmatrix}\begin{bmatrix} I_1 \\ V_2 \end{bmatrix}</math>
:che esprime il fatto che la differenza di potenziale presente sulla porta di uscita è proporzionale alla differenza di potenziale sulla porta in ingresso secondo un rapporto <math>n</math>, mentre la corrente sulla porta di uscita è proporzionale alla corrente sulla porta in ingresso secondo un rapporto <math>1/n</math>.
*[[giratore]]: è un elemento caratterizzato dalla seguente relazione ingresso-uscita
: <math> \begin{bmatrix} V_1 \\ V_2 \end{bmatrix} = \begin{bmatrix} 0 & -r \\ r & 0 \end{bmatrix}\begin{bmatrix} I_1 \\ I_2 \end{bmatrix}</math>
:che esprime il fatto che la differenza di potenziale in ingresso viene convertita in una corrente in uscita e, analogamente, la corrente in ingresso viene convertita in una differenza di potenziale in uscita secondo un fattore <math>r</math> che dimensionalmente è una resistenza.
Il giratore è un componente fondamentale nell'analisi circuitale perché è un elemento non reciproco mentre i circuiti realizzati con i componenti lineari elementari possono essere solo di tipo reciproco e non consentono quindi di rappresentare condizioni di non reciprocità. Va osservato anche un trasformatore può essere rappresentato anche come due giratori in cascata ma per semplicità non si usa questo schema. In linea di principio, in un giratore non è necessario rapresentare capacità o induttanza perché una capacità (o induttanza) sulla porta 2 sarebbe l'equivalente di una induttanza (o rispettivamente capacità) sulla porta 1. Nonostante questo si mantengono comunque perché rappresentano le proprietà ideali dei corrispettivi componenti fisici (trasformatori reali, condensatori e induttori) e un giratore reale richiede in realtà un circuito di tipo attivo<ref>{{cita libro|cognome=Wadhwa|nome=C.L.|lingua=en|titolo=Network analysis and synthesis|pp=17–22|editore=New Age International|isbn=81-224-1753-1}}</ref><ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Herbert J. Carlin|autore2=Pier Paolo Civalleri|titolo=Wideband circuit design|pp=171–172|editore=CRC Press|anno=1998|isbn=0-8493-7897-4}}</ref><ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Vjekoslav Damić|autore2=John Montgomery|titolo=Mechatronics by bond graphs: an object-oriented approach to modelling and simulation|pp=32–33|editore=Springer|anno=2003|isbn=3-540-42375-3}}</ref>
== Note ==
<references /><!--
== Bibliografia ==
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