Moritz Lazarus: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+ immagine
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: Aggiungo template {{interprogetto}} (FAQ)
Riga 16:
|Immagine = MoritzLazarusFotoGebrSiebeLeipzigUm1870.jpg
}}
 
== Biografia ==
Era figlio di Aaron Levin Lazarus, allievo di Akiba Eiger, e lui stesso presidente del ''[[Beth Din]]'' e della ''[[Yeshivah]]'' di Filehne, dove morì nel 1874. Studiò letteratura e [[storia]] ebraica, e successivamente [[diritto]] e [[filosofia]] all'[[Università Humboldt di Berlino]]. Nel 1850 ottenne il [[dottorato di ricerca]] e nello stesso anno si sposò con Sarah Lebenheim.
Line 40 ⟶ 41:
Prese parte attiva alla vita pubblica e spirituale degli ebrei prussiani. Dal 1867 al 1892 fu membro della ''Repräsentanten-Versammlung'' della congregazione ebraica di Berlino, dal 1882 al 1894, vicepresidente del ''Deutsch-Israelitischer Gemeindebund'', dal 1867 al 1874, presidente della filiale berlinese dell'[[Alleanza israelitica universale]], nel 1869 presidente del Sinodo ebraico di [[Lipsia]] e nel 1871 di quello di [[Augusta (Germania)|Augusta]]. Fu anche vicepresidente del Comitato ausiliario russo e del Comitato rumeno (1869-94). Fu inoltre uno dei fondatori della ''Lehranstalt für die Wissenschaft des Judenthums'' di Berlino e per molti anni presidente del suo consiglio. Era un oratore pubblico molto efficace e popolare. Le sue conferenze più importanti su ebrei ed ebraismo furono raccolte e pubblicate nel suo ''Treu und Frei'', Lipsia, 1887<ref>Contenente i suoi discorsi alle riunioni dei due sinodi: "Heiss National?", "Unser Standpunkt", "An die Deutschen Juden", "Auf [[Moses Mendelssohn]] ", "Auf [[Michael Sachs]]" e "Aus einer Jüdischen Gemeinde vor Fünfzig Jahren")</ref>.
 
Lazarus dedicò molto tempo ed energie alla lotta contro quell'antisemitismo che prese piede in Germania intorno al 1878. Fu uno dei più eminenti apologeti ebraici del suo tempo. Come molti dei suoi contemporanei, credeva (erroneamente) che l'antisemitismo fosse solo una fantasia passeggera, un fenomeno generato dai tempi reazionari, che poteva essere spiegato in scritti o indirizzi. Sosteneva che gli ebrei fossero uniti solo per mezzo della loro storia religiosa <ref>''Treu und Frei'', p. 77</ref>. In questo caso come in molti altri, quando considerava le questioni ebraiche, seguiva i dettami dei suoi desideri piuttosto che gli interessi del [[bene comune]] ("Gemeingeist"). Molto citata a scopo apologetico è la sua definizione del concetto di "nazione", come la caratteristica essenziale e unica oggettiva di cui non prende la somiglianza di costumi e morali, di territorio, religione e razza, ma il vincolo del linguaggio.
 
== "Die Ethik des Judenthums" ==
Line 55 ⟶ 56:
* {{EB1911|wstitle=Lazarus, Moritz|volume=16|page=314}}
* {{JewishEncyclopedia |title=Lazarus, Moritz |url=http://www.jewishencyclopedia.com/articles/9689-lazarus-moritz }}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{controllo di autorità}}