Saruman: differenze tra le versioni

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|data di nascita = Creato da [[Eru Ilúvatar]] prima dell'inizio del tempo
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|didascalia = [[Christopher Lee]] interpreta Saruman nell'[[Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello|adattamento cinematografico]] di [[Peter Jackson]]
|professione = [[Bianco Consiglio|LeaderCapo del [[Bianco Consiglio]], [[Isengard|Signore di [[Isengard]]
}}
'''Saruman''' è un personaggio di [[Arda (Terra di Mezzo)|Arda]], l'[[universo immaginario]] [[fantasy]] creato dallo scrittore inglese [[J. R. R. Tolkien]]. Compare con un ruolo da antagonista nel romanzo ''[[Il Signore degli Anelli]]'', e appare anche ne ''[[Il Silmarillion]]'' e nei ''[[Racconti incompiuti]]''.
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==Creazione e sviluppo==
Saruman è stato creato da [[J. R. R. Tolkien]] ne ''[[Il Signore degli Anelli]]'', ma è presente anche nel terzo capitolo de ''[[Il Silmarillion]]'' (''[[Quenta Silmarillion]]'')<ref>{{Cita | J. R. R. Tolkien| no.163 p. 217|Lettere}}.</ref>. Nelle prime tre bozze de ''Il Signore degli Anelli'', Tolkien non dava una spiegazione precisa sul perché Gandalf non raggiungesse Frodo e compagni a Brea. Nella quarta bozza, datata 1940, Tolkien fa esordire Saruman e subito ce lo presenta come un personaggio negativo<ref>{{Cita | Christopher Tolkien, ''The Treason of Isengard''| Capitolo VI pp. 130-136.| The Treason of Isengard}}</ref>. Curioso notare che in questa versione Saruman ha come assistente una versione malvagia di [[Barbalbero]]<ref name=treason70-73>{{Cita | Christopher Tolkien| Capitolo IV pp. 70–73.|The Treason of Isengard}}</ref>. Nel personaggio, inoltre, sono visibili molti riferimenti al [[comunismo]]<ref>{{Cita |Tom Shippey|Capitolo 5 'Interlacements and the Ring' p. 195|Shippey}}.</ref>.
 
==Biografia==
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All'inizio de ''[[Il Signore degli Anelli]]'', ambientato circa sessant'anni dopo l'attacco a Dol Guldur, Saruman utilizza [[Radagast]] per attirare Gandalf a Isengard. Qui, Saruman palesa il suo tradimento e prospetta a Gandalf una finta alleanza con Sauron, in modo tale che il Sire di Mordor creda di aver già il dominio sulla Terra di Mezzo. Al contempo Saruman è convinto che i Saggi, uniti insieme a Sauron, potrebbero pian piano manipolare il corso degli eventi a loro piacimento realizzando quegli stessi scopi per cui avevano deciso di combattere Sauron, e infine spodestare Sauron stesso e governare con sapienza la Terra di Mezzo. Dalle parole di Saruman si può anche capire quello che è il suo personale progetto di creazione di una nuova società. Lo Stregone Bianco auspica l'avvento di un nuovo ordine, basato unicamente sul puro esercizio della razionalità, sull'uso incontrastato della scienza e della tecnica in contrasto con le antiche superstizioni e tradizioni. Ciò che per Gandalf è inaccettabile, cioè che i Saggi prendano il potere con la forza e impongano le proprie superiori conoscenze agli altri, per Saruman è invece l'unica soluzione possibile. Nasce uno scontro, da cui Gandalf esce sconfitto e viene imprigionato nella torre di Orthanc. Il Grigio riesce comunque a fuggire con l'aiuto di [[Gwaihir]], il Signore delle Aquile<ref name=saruman>{{Cita|J.R.R. Tolkien|Capitolo II (libro II) - ''Il Consiglio di Elrond'', pp. 345-350|La Compagnia dell'Anello}}.</ref>.
 
Successivamente, Saruman raduna un esercito di orchi e con le arti malefiche fonde gli Uomini Selvaggi coi Goblin. Arriva a scatenare la guerra contro [[Rohan (Terra di Mezzo)|Rohan]], ma il suo esercito, dopo le prime due vittorie ai [[Guadi dell'Isen]], perirà al [[Fosso di Helm]]<ref>{{Cita | J. R. R. Tolkien| Capitolo VII (libro I) - "Il Fosso di Helm", p. 178|Le due torri}}.</ref>. La stessa Isengard viene assediata e presa dagli [[Ent]] e dagli [[Ucorni]]<ref>{{Cita | J. R. R. Tolkien| Capitolo IX (libro I) - "Relitti e alluvioni", pp. 205-212|Le due torri}}.</ref>. Imprigionato a Orthanc insieme al fido servitore [[Grima Vermilinguo]]<ref>{{Cita | J. R. R. Tolkien| Capitolo IX (libro I) - "Relitti e alluvioni", p. 196|Le due torri}}.</ref>, Saruman si rifiuta comunque di pentirsi e tornare ad aiutare nella lotta a Sauron; perde così ogni potere e viene cacciato dall'ordine degli Istari da Gandalf, nuovo capo dello stesso ordine:
 
{{Citazione|Levò la mano, e parlò con voce limpida e fredda. «Saruman, il tuo bastone è rotto». Si udì uno schianto e il bastone si spezzò nella mano di Saruman; l'impugnatura cadde ai piedi di Gandalf. «Va'!», disse questi. Con un grido Saruman scomparve e strisciò via<ref name="Capitolo X p. 227">{{Cita|J.R.R. Tolkien|Capitolo X (libro I) - ''La voce di Saruman'', p. 227|Le due torri}}.</ref>.}}
 
Saruman rimane così confinato nella sua torre di Orthanc, ma dopo qualche tempo lo si ritrova alla fine del romanzo, insediato nella [[Contea (Terra di Mezzo)|Contea]], con lo pseudonimo di Sharkey, insieme ai suoi banditi (che spiavano Frodo già da [[Brea (Terra di Mezzo)|Brea]]). Infatti gli [[Ent]], mossi da pietà, avevano lasciato libero lo stregone<ref>{{Cita | J. R. R. Tolkien| Capitolo VI (libro II) - "Molte separazioni", p. 296|Il ritorno del re}}.</ref>. L'arrivo dei quattro [[hobbit]] da [[Gondor]] dà il via alla rivolta che ribalterà il dominio dello stregone che viene ucciso da Vermilinguo, in un raptus di follia, mentre erano stati cacciati da casa Baggins, che era stata la loro dimora durante la permanenza nella Contea. Dopo la morte, Saruman subisce lo stesso destino di Sauron: il suo spirito si separa dal corpo e viene portato via dal vento:
 
{{Citazione|Con costernazione dei presenti, intorno al cadavere di Saruman si formò una specie di nebbia grigia che salì lentamente sempre più in alto, come fumo sprigionato da un fuoco, e giganteggiò sul Colle simile a una pallida figura velata. Esitò un momento, rivolta a occidente; ma proprio da lì venne un vento freddo che la sospinse, ed essa finì col dissolversi sospirando.|[[J. R. R. Tolkien]], ''[[Il Signore degli Anelli]]''<ref>{{Cita|J.R.R. Tolkien|Capitolo VIII (libro II) - ''Percorrendo la Contea'', pp. 341-344|Il ritorno del re}}.</ref>.}}
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{{Citazione|Era un vecchio avviluppato in un manto dal colore difficilmente discernibile, poiché mutava ogni volta che si spostavano gli occhi o ch'egli si muoveva. Aveva un viso lungo, dalla fronte alta, ove due occhi profondi, ch'era impossibile scandagliare, parevano ora gravi e benevoli, e un po' stanchi. Capelli e barba erano bianchi, ma intorno alle labbra ed alle orecchie si scorgeva ancora qualche ciocca nera.|[[J. R. R. Tolkien]], ''[[Il Signore degli Anelli]]''<ref>{{Cita|J.R.R. Tolkien|Capitolo X (libro I) - ''La voce di Saruman'', p. 221|Le due torri}}.</ref>.}}
[[File:Flag of Isengard.svg|thumb|right|upright=0.7|Uno dei principali simboli del personaggio è la ''bianca mano'', rappresentata sugli scudi neri dei suoi soldati<ref name=duetorri24>{{Cita|J.R.R. Tolkien|Capitolo I (libro I) - ''L'addio di Boromir'', p. 24|Le due torri}}.</ref>]]
Saruman è un vecchio dal viso lungo, la fronte alta e gli occhi profondi. Ha i capelli lunghi e bianchi, così come la barba (ma con qualche ciocca nera). Il suo vestiario elegante e pregiato è in netta contrapposizione con quello di [[Gandalf|Gandalf]] il Grigio]], che veste invece abiti logori e consunti: da ciò si deduce che Saruman badi molto al suo aspetto. Indossa sempre un abito bianco (da qui l'appellativo di ''Saruman il Bianco''), colore che, in tutte le tradizioni simboliche, è usato tradizionalmente per indicare purezza e luce: è quindi logico che lo stregone indossi questo colore, poiché è il capo degli [[Istari]] e del [[Bianco Consiglio]], cioè i due principali ordini appartenenti alle forze del bene<ref>{{Cita web|url =http://www.ilfossodihelm.it/id_nav4.asp?id_nav=4&id_sottonav=43&id_cont=105|titolo=La simbologia dei colori in Tolkien|pubblicazione=ilfossodihelm.it|data=|accesso=22 gennaio 2015}}</ref>. Dopo essere passato dalla parte del male, le vesti di Saruman si presentano sotto un diverso e mutevole aspetto, costituite cioè da un'infinità di colori discernibili a seconda della luce e dei movimenti dello stesso stregone:
 
{{Citazione|Lo guardai, e vidi che le sue vesti non erano bianche come mi era parso, bensì tessute di tutti i colori, che quando si muoveva, scintillavano e cambiavano tinta, abbagliando quasi la vista.|Gandalf descrive le vesti di Saruman; [[J. R. R. Tolkien]], ''[[Il Signore degli Anelli]]''<ref name=compagniaanello347>{{Cita|J.R.R. Tolkien|Capitolo II (libro II) - ''Il Consiglio di Elrond'', p. 347|La Compagnia dell'Anello}}.</ref>.}}
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Quando Isengard viene conquistata dagli [[Ent]], Saruman risente il peso della sconfitta e appare come un vecchio curvo su un bastone vestito di stracci grigi o bianchi sporchi:
 
{{Citazione|Quando ala calar del sole uscirono di nuovo in aperta campagna, raggiunsero un vecchio curvo su di un bastone, vestito di stracci grigi o bianchi sporchi, seguito alla calcagna da un altro mendico, che camminava strisciando e gemendo.|[[John Ronald Reuel Tolkien|J. R. R. Tolkien]], ''[[Il Signore degli Anelli]]''<ref>{{Cita | J. R. R. Tolkien| Capitolo VI (libro II) - "Molte separazioni", p. 299|Il ritorno del re}}.</ref>.}}
 
Gli oggetti maggiormente usati da Saruman sono il suo bastone e un [[Palantír]], una sfera di cristallo usata per trasmissioni telepatiche. Saruman perderà entrambi gli oggetti: il suo bastone viene spezzato da Gandalf, mentre il suo Palantír viene gettato da [[Isengard#Orthanc|Orthanc]] da Grima.
 
===Aspetti caratteriali===
Nei romanzi di Tolkien, Saruman è un personaggio ricco di sfaccettature<ref>{{Cita | J. R. R. Tolkien, ''Lettere''|no. 154 p. 197| Lettere}}.</ref>. In quanto capo degli [[Istari]] (e successivamente del [[Bianco Consiglio]]), egli avrebbe dovuto "incoraggiare e portare alla luce i poteri innati dei nemici di [[Sauron]]<ref>{{Cita |J. R. R. Tolkien| pp. 180|Lettere}}.</ref>". Ma sin dalla sua partenza per la [[Terra di Mezzo]], egli si dimostra una persona non proprio benevola, che nutre rapporti controversi nei confronti dei suoi alleati: disprezza [[Radagast]]<ref name=compagniaanello347/>, al punto tale da rifiutarlo come compagno di viaggio<ref name=raccontincompiuti515/>, diffida di [[Galadriel]]<ref>{{Cita | J. R. R. Tolkien| Capitolo VI (libro II) - "Molte separazioni", pp. 299-300|Il ritorno del re}}.</ref> ed è invidioso di [[Gandalf]]<ref name=raccontincompiuti463>{{Cita |J.R.R. Tolkien|p. 463|Racconti incompiuti}}.</ref>. Il rapporto con il Grigio è piuttosto controverso e come si legge nei ''[[Racconti incompiuti]]'':
 
{{Citazione|Saruman ben presto divenne invidioso di Gandalf, e la rivalità alla fine si trasformò in odio, tanto più profondo perché tenuto nascosto, e tanto più violento perché Saruman in cuor suo sapeva che il Grigio viandante aveva molta forza e grande influenza sugli abitanti della Terra di mezzo, ancorché celasse il proprio potere e non aspirasse né a incutere paura né a essere riverito. Saruman non lo riveriva ma cominciava a temerlo, turbato più dai suoi silenzi che dalle sue parole. Per questa ragione, apertamente trattava Gandalf con minor rispetto di quanto facessero altri dei Saggi, ed era sempre pronto a contraddirlo o a tenerne in non cale i pareri; in pari tempo, prestava la massima attenzione a tutto ciò che Gandalf diceva, pesandolo attentamente e tenendone d'occhio, nei limiti del possibile, tutti i movimenti.|[[J. R. R. Tolkien]], ''[[Racconti incompiuti]]''<ref>{{Cita |J.R.R. Tolkien|pp. 463-464|Racconti incompiuti}}.</ref>.}}
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{{Citazione|- "Bianco!", sogghignò. "Serve come base. Il tessuto bianco può essere tinto. La pagina bianca ricoperta di scrittura, e la luce bianca decomposta"<br>- "Nel qual caso non sarà più bianca", risposi. "E colui che rompe un oggetto per scoprire cos'è, ha abbandonato il sentiero della saggezza"|Scambio di battute tra Saruman e Gandalf; [[J. R. R. Tolkien]], ''[[Il Signore degli Anelli]]''<ref name=compagniaanello347/>.}}
 
Il colore attribuito agli stregoni è quindi di un segno del loro status gerarchico ed etico. Saruman è accecato dall'ambizione e il bianco onorifico della sua veste non è più segno del candore dell'animo e della nobiltà della propria missione di guida contro il Nemico, ma è visto con gli occhi dell'intelletto speculativo, per cui il bianco "serve come base" una pagina bianca, su cui incidere il proprio ego nella storia<ref>{{Cita |Daniele Marotta|3.7a Saruman, il bianco, su cui scrivere.|Marotta}}</ref>. Gandalf avverte che se il bianco non è più tale vuol dire che è sparito e chi infrange una cosa per scrutarla ha abbandonato la strada della sapienza<ref>{{Cita |Elémire Zolla|p. 343|Zolla}}.</ref>.
 
==== Il progresso tecnologico ====
Saruman è presentato come metafora del potere che sfrutta ciecamente la tecnologia, avendo perso di vista i binari dell'etica. Antitesi a questo concetto è la foresta di [[Fangorn]] e [[Barbalbero]]. Ad un certo punto nel romanzo Barbalbero parla del suo rivale Saruman definendolo accuratamente nel suo significato:
 
{{Citazione|Credo di capire adesso che cosa stia combinando. Sta progettando di diventare una Potenza. Ha un cervello fatto di metallo e d'ingranaggi: nulla gl'importa di ciò che cresce, se non gli serve in un'occasione immediata.|[[J. R. R. Tolkien]], ''[[Il Signore degli Anelli]]''"<ref>{{Cita | J. R. R. Tolkien| Capitolo IV (libro I) - "Barbalbero", p. 94|Le due torri}}.</ref>.}}
 
Attraverso il riferimento continuo fra industria e guerra come sinonimi, specialmente in relazione alla produzione da parte di Saruman di un esercito di [[Uruk-hai]] e la distruzione della Contea, Tolkien presenta un'immagine molto negativa dell'industria e del progresso tecnologico. Secondo Patrick Curry, l'odio di Tolkien nei confronti del progresso industriale risale al [[XX secolo]], periodo dello sviluppo urbano nelle [[Midlands]] occidentali<ref>{{Cita |Michael Drout|''Industrialization'' di Patrick Curry, p. 294|Drout}}.</ref>.
 
=== Nomi ===
[[File:Emblema Saruman.svg|thumb|upright=0.7|I soldati di Saruman portavano elmetti decorati con l'iniziale dello stregone: una ''S'' runica in metallo bianco<ref name=duetorri24/>.]]
'''Curumo''' sembrerebbe essere il nome di Saruman in [[Quenya]], mentre '''Curunír''' né era la forma in [[sindarin]] e significa "l'Uomo di Destrezza"<ref name=raccontincompiuti518/>. Il nome Saruman, più precisamente '''Saruman il Bianco''' (''Saruman the White''), è il nome usato dagli uomini nel Nord della Terra di Mezzo<ref name=raccontincompiuti518/>. Contiene la parola anglosassone ''searu'', ''saru'', «abilità, astuzia, furbo, espediente<ref>{{Cita|J.R.R. Tolkien|pp. 530|Racconti incompiuti}}.</ref>». Secondo [[Tom Shippey]], il nome Saruman in dialetto merciano-anglosassone, utilizzato da Tolkien per rappresentare la lingua di Rohan, può significare "intelligente", "abile" o "geniale"<ref>{{Cita |Tom Shippey|Capitolo 4 'The horses of the Mark' pp. 139–140|Shippey}}.</ref>. Più avanti nella storia muta il suo nome in '''Saruman Multicolore'''<ref name=compagniaanello347/>. Lo pseudonimo di '''Sharkey''', utilizzato da Saruman durante la sua dittatura nella Contea, è probabilmente un termine originariamente tratto dal linguaggio degli Orchi, ''Sharkù'', ovvero "Vecchio uomo"<ref>{{Cita|J.R.R. Tolkien|Capitolo VIII (libro II) - ''Percorrendo la Contea'', p. 341|Il ritorno del re}}.</ref>.
 
Durante la stesura de ''Il Signore degli Anelli'' Tolkien chiamò il personaggio con i nomi di '''Saramond il Grigio''' e '''Saromond il Bianco'''<ref name=treason70-73/>.
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Saruman viene descritto con diversi poteri mentali e spirituali. I suoi poteri vengono descritti da [[Aragorn]]:
 
{{Citazione|Un tempo era degno della fama che godeva. La sua sapienza era profonda, il suo pensiero ingegnoso, e le sue mani straordinariamente abili; inoltre aveva il potere d'influenzare la volontà altrui. Sapeva persuadere i saggi e scoraggiare la gente dappoco. È un potere che certamente possiede ancora. Pochi sono, nella Terra di Mezzo, coloro che potrebbero senz'alcun rischio rimanere soli a discuter con lui, anche dopo questa disfatta. Gandalf, Elrond e forse Galadriel, ora che la perfidia di lui è stata messa a nudo; ma pochissimi altri.|[[J. R. R. Tolkien]], ''[[Il Signore degli Anelli]]''<ref>{{Cita | J. R. R. Tolkien| Capitolo IX (libro I) - "Relitti e alluvioni", p. 208|Le due torri}}.</ref>}}
 
Il principale potere dello stregone è sicuramente la sua voce, mielata e ammaliante, che può trasformarsi in un incantesimo in grado di irretire gli altri:
 
{{Citazione|Per alcuni l'incantesimo durava solo finché la voce si rivolgeva a loro personalmente, e quando parlava a qualcun altro essi sorridevano come chi ha indovinato il trucco di un prestigiatore, mentre gli altri sono ancora sbalorditi. A molti bastava udirne il suono per esserne avvinti; vi erano infine i succubi, coloro che rimanevano vittime dell'incantesimo e che ovunque fossero udivano la dolce voce bisbigliare istigandoli.|[[J. R. R. Tolkien]], ''[[Il Signore degli Anelli]]''<ref name="Capitolo X p. 227" />}}
 
Possiede un intelletto fine e ha una grande conoscenza della metallurgia dovuto al suo essere uno dei servi di [[Aulë]]. Come gli altri [[Istari]] ha una grande conoscenza dei linguaggi, popoli e luoghi del mondo grazie ai suoi viaggi. Il suo intelletto è tale da essere riuscito a inventare e creare cose mai viste nella Terra di mezzo. I più grandi esempi di ciò sono stati la creazione di una razza di orchi del tutto nuova (con la quale Saruman ha violato le leggi della natura) gli Uruk-Hai, creati tramite oscuri incroci di razza, molto più efficienti e brutali persino dei normali orchetti generati all'inizio del mondo, le nuove armi usate dagli Uruk-Hai in guerra e la carica esplosiva usata nella battaglia del fosso di Helm. [[Radagast]] gli ha insegnato la lingua degli uccelli con cui domina grandi stormi di corvi giganti, i crebain e inoltre la sua volontà era tale da riuscire a estendersi addirittura oltre Isengard, infatti quando Aragorn, Gimli e Legolas si misero ad inseguire gli Uruk-hai che trasportavano Merry e Pipino sentirono il loro passo appesantirsi mentre i loro nemici guadagnavano sempre più terreno, i tre intuirono subito che quella era proprio opera dell'influsso maligno dello stregone. Durante gli attacchi ad [[Isengard]] sembra dimostrare la capacità di scatenare fuoco e trappole celate nel sottosuolo contro gli [[Ent]]<ref>{{Cita | J. R. R. Tolkien| Capitolo IX (libro I) - "Relitti e alluvioni", p. 209|Le due torri}}.</ref>. Sembra essere in grado di dominare i [[Palantír]] senza però evitare di soccombere al potere di [[Sauron]]. In un racconto contenuto nei ''[[Racconti incompiuti]]'' dimostra la capacità di far risuonare la voce da qualunque angolo di Isengard tanto da opporsi ai [[Nazgûl]]<ref>{{Cita|J.R.R. Tolkien|p. 451|Racconti incompiuti}}.</ref>.
 
== Adattamenti ==
Saruman è apparso in molti adattamenti cinematografici e radiofonici de ''[[Il Signore degli Anelli]]''. Il primo adattamento è quello prodotto dalla [[BBC Radio]] nel [[1956]], che però non riscosse il successo sperato; persino Tolkien rimase deluso dell'opera<ref>{{Cita |Smith Jim Smith;e Matthews, J Clive, ''The Lord of the Rings : the films, the books, the radio series''| pp. 15–16| The films, the books, the radio series}}.</ref>. Nel secondo adattamento della [[BBC Radio]], Saruman è più fedele rispetto al libro, soprattutto nel carattere<ref>{{Cita |Smith Jim Smith;e Matthews, J Clive, ''The Lord of the Rings : the films, the books, the radio series''| p. 83| The films, the books, the radio series}}.</ref>.
 
Nella [[Il Signore degli Anelli (film 1978)|versione animata del 1978]] Saruman è doppiato da Kerr Fraser, ma rispetto al romanzo appare indossando un abito di colore rosso (Saruman stesso in questa versione si riferisce da subito a lui stesso con l'epiteto di "Multicolore" anziché "Bianco") ed è chiamato ''Aruman'' nella versione originale. Secondo Smith e Matthews, il nome Aruman venne utilizzato per evitare confusione con il nome di [[Sauron]]<ref>{{Cita |Smith Jim Smith;e Matthews, J Clive, ''The Lord of the Rings : the films, the books, the radio series''| p. 54| The films, the books, the radio series}}.</ref>.
[[File:ChristopherLeeSaruman2.jpg|thumb|Sir [[Christopher Lee]] al [[Forbidden Planet]] mentre firma degli autografi durante la promozione del film ''[[Il Signore degli Anelli - Le due torri]]'']]
Nella trilogia de ''[[Il Signore degli Anelli (trilogia)|Il Signore degli Anelli]]'' di [[Peter Jackson]] il personaggio è interpretato da [[Christopher Lee]] con la voce italiana dello storico attore e doppiatore [[Omero Antonutti]]. Saruman è simile alla sua versione cartacea, ma presenta comunque alcune differenze. Contrariamente al libro, in cui tenta di controllare la Terra di Mezzo facendo il doppio gioco con Sauron e con la Compagnia, nel film invece Saruman viene dipinto come un burattino nelle mani di Sauron, da cui è totalmente rimasto irretito. Anche la fine del personaggio è molto diversa dal libro. Saruman, infatti, muore ad Orthanc, ucciso da [[Grima Vermilinguo]] mentre sta trattando con [[Gandalf]] e [[Théoden]]<ref>{{Cita web|url=https://edition.cnn.com/2003/SHOWBIZ/Movies/12/17/film.rings.saruman.ap/|titolo=Hey, what happened to Saruman?|editore=Associated Press|lingua=en|accesso=23 gennaio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20041130211122/http://edition.cnn.com/2003/SHOWBIZ/Movies/12/17/film.rings.saruman.ap/|urlmorto=sì}}</ref>. Tale scena è presente soltanto nella versione estesa del film ''[[Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re|Il ritorno del re]]'' per decisione di Peter Jackson:
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* {{Cita libro|autore=Tom Shippey|titolo=The Road to Middle-earth|editore=HarperCollins|data=1982, 2005|isbn=0-261-10275-3|cid=Shippey|lingua=en}}
* {{Cita libro|curatore=Michael Drout|titolo=J. R. R. Tolkien Encyclopedia|editore=Routledge|città=New York|anno=2007|isbn=978-0-415-96942-0|lingua=en|cid=Drout}}
* {{Cita libro|autore2=J. Clive Matthews|autore=Jim Smith|titolo=The Lord of the Rings : the films, the books, the radio series|url=https://archive.org/details/lordofringsfilms0000smit|editore=Virgin books|anno=2004|isbn=0-7535-0874-5|lingua=en|cid=TheSmith films,e the books, the radio seriesMatthews}}
 
{{ainur}}