Paolo Scheggi: differenze tra le versioni

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Sempre nel 1965 è ascritto da Dorfles tra gli esponenti della Pittura Oggetto {{#tag:ref|«La volumetria delle opere di Scheggi fa sua la pionieristica idea di ‘pittura-oggetto’, come teorizzato da Gillo Dorfles nel suo saggio "Pittura-Oggetto" a Milano» <ref name="G">{{cita news|autore=|url=https://artslife.com/2013/11/27/paolo-scheggi-in-mostra-a-londra-dopo-40-anni/|titolo=Paolo Scheggi in mostra a Londra dopo 40 anni|pubblicazione=Artslife|accesso=28 aprile 2021|lingua=it}}</ref>.|group=N}} ed entra nella redazione della sezione di Disegno industriale della rivista [[Marcatré]] {{#tag:ref|Scheggi fa parte della redazione della sezione di Disegno industriale della rivista Marcatrè, diretta da Gillo Dorfles, assieme a [[Filiberto Menna]] e Germano Celant <ref>{{Cita pubblicazione|titolo = Pagine di Design. "Gillo Dorfles e il Marcatrè"|autore = Eugenia Battisti|url=https://www.horti-hesperidum.com/hh/wp-content/uploads/2019/02/08.Battisti-HH-2018-2GilloDorfles.pdf|città = |anno = 2019|cid = capitolo=}}</ref>.|group=N}} <ref>{{cita web|url=http://www.capti.it/index.php?ParamCatID=10&IDFascicolo=395&artgal=38&key=4210&lang=IT|titolo= Marcatrè Contributi di Lara Vinca Masini, Getulio Alviani e Paolo Scheggi, 1965, Annata: III, n. 14-15|data=22 marzo 2021}}</ref>. <br />
[[File:Paolo scheggi, intercamera plastica, 1967 (2007), 02.jpg|thumb|Paolo Scheggi, ''Intercamera plastica'', 1966-1967-ricostruzione fedele all’orginale 2007, struttura portante di legno e fogli di legno dipinto di giallo curvati e fustellati, 540 x 435 x 320 cm, [[Museo Pecci| Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci]], [[Prato (Italia)|Prato]]. Donazione di Franca e Cosima Scheggi]]
[[File:Paolo scheggi, intercamera plastica, 1967 (2007), 01.jpg|thumb|Paolo Scheggi, ''Intercamera plastica'', 1966-1967-[[Museo Pecci| Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci]], [[Prato (Italia)|Prato]]. Donazione di Franca e Cosima Scheggi]]
La sua attività si alterna, quindi, tra le prime ''Pitture-oggetto a elementi modulari'' e le ''Intersuperfici curve o a zone riflesse'', utilizzando per tutta la sua ricerca il [[monocromo]] <ref>{{cita web|url= http://www.colossiarte.it/index.php?option=com_content&view=article&id=575:paolo-scheggi&catid=10:itabiografie |titolo= Paolo Scheggi in Colossi Lab|=28 marzo 2021}}</ref>.
 
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A fine ’68, Scheggi incontra [[Giuliano Scabia]] al [[Piccolo Teatro (Milano)|Piccolo Teatro di Milano]] e per lui realizza gli ''Interventi plastico-visuali'' per l’opera teatrale 'Visita alla prova dell’Isola purpurea di [[Michail Afanas'evič Bulgakov|Bulgakov]]+Scabia'<ref name="P" /> <ref name="L">{{Cita|Lara Vinca Masini, Arte Contemporanea: La linea dell'unicità - La linea del Modello}}</ref>. <br />
Partecipa alla mostra 'Public Eye' di [[Amburgo]] e 'Prospect ’68' di [[Düsseldorf]] <ref name="V" />. <br />
Sempre nel ’68, nell’ambito delle sue ricerche performative, può essere ascritto anche ''Il Cannocchiale ottico percorribile'', opera mai realizzata, progettata per la [[XIV Triennale di Milano|XIV Triennale milanese]] <ref name= "CN">{{cita web|url=https://www.repository.unipr.it/bitstream/1889/1998/1/scheggi_cannocchiale%20ottico%20percorribile.pdf|titolo= Paolo Scheggi, Cannochiale ottico percorribile]|=28 marzo 2021|}}</ref>. <br />
Il dialogo costante con [[Achille Bonito Oliva]] sfocia nella mostra di inizio [[1969|’69]] alla 'Modern Art Agency' di [[Napoli]] dove Scheggi presenta, nella relativa pubblicazione, l’intero percorso delle sue opere: dalle prime ''Intersuperfici'' alle ''Strutture modulari''. <br />
Utilizza una parete di ''Intercamera'' per realizzare la scenoplastica bianca che serve da fondo per le proiezioni delle immagini e dei video nello spettacolo ''Materiale per sei personaggi'', con la regia di [[Roberto Lerici (editore)|Roberto Lerici]] al Teatro Durini di Milano (marzo del ’69) <ref name="F" />. <br />
Alla [[Galleria del Naviglio]] di Milano mette in scena la [[Performance art|performance]] ''Oplà-stick, passione secondo Paolo Scheggi'' {{#tag:ref|Performance che rievoca nel titolo l’opera ''Hoppla, wir leben!'' di [[Ernst Toller]] <ref> {{cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/ernst-toller/|titolo= Toller, Ernst - Treccani]|=28 marzo 2021|}}</ref>, amara riflessione sull’utopia politica e sul dramma dell’uomo, omaggio a [[Erwin Piscator]] e al teatro politico dell’avanguardia storica.|group=N}}, un’azione teatrale da lui scritta, diretta e costruita scenograficamente in cui quattro attori, ispirati da una voce fuori campo, compiono movimenti spostando lettere bianche su un cartellone nero che fa da sfondo: una riflessione sul linguaggio politico della rivoluzione, una rilettura del teatro delle avanguardie teatrali del [[Novecento]]. La performance sarà presente il 6 maggio alla 'tendencije 4' di [[Zagabria]] <ref>{{cita web|url=https://www.repository.unipr.it/bitstream/1889/2381/4/6_bignotti-1.pdf|titolo= Typoezija-Typoetry. Dalla pagina poetica allo spazio performativo, tra Italia e Croazia|autore=Ilaria Bignotti| data=28 marzo 2021|}}</ref>. <br />
Ormai l’arte di Scheggi si muove in un ambito teatrale e performativo, dove il superamento dello spazio tradizionale della scena e della galleria lo porta a occupare altre dimensioni ed estendersi nelle città. Ne sono esempio il progetto 'Marcia Funebre' o 'Geometria per Campo Urbano' a [[Como]]
<ref name="C" /> e l’azione dal titolo 'OPLÀ', dove 4 grandi lettere bianche sono portate fuori dallo spazio della galleria alle strade e piazze urbane, a Milano (primavera 1969) e poi a Firenze (novembre 1969) partendo da una sua mostra personale alla 'Galleria Flori' <ref name="L" />. <br />
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Nel 1969 gli viene assegnata la cattedra di [[Psicologia della Gestalt|Psicologia della forma]] all’[[Accademia di belle arti dell'Aquila]]. <br />
Nel 1970 partecipa alla collettiva 'Amore mio', organizzata da Achille Bonito Oliva al [[Montepulciano|Palazzo Ricci a Montepulciano]] e volta a documentare proposizioni di tipo installativo e ambientale <ref>{{cita web|url=http://www.fondazionemenna.it/menna-digit/una-originale-mostra-darte-a-montepulciano-6-8-1970|titolo= Una originale mostra d’arte a Montepulciano 6/8/1970|=28 marzo 2021 in Fondazione Filiberto e Bianca Menna}} </ref>. <br />
Nello stesso anno, a [[Roma]], partecipa a 'Vitalità del negativo nell’arte italiana 1960/1970', curata da Achille Bonito Oliva {{#tag:ref|La mostra ''Vitalità del negativo nell’arte italiana 1960/70'', curata da Achille Bonito Oliva e dagli ''Incontri Internazionali d’Arte'', trasformò il [[Palazzo delle Esposizioni]] in un gigantesco contenitore multimediale, in cui confluirono le ricerche dell’[[Arte concettuale]] e dei [[Minimalismo|minimalisti]], gli [[Happening|happening]] e la [[Performance art|body art]], assieme alle esperienze dell’[[Arte povera]], del [[Pop art|Pop]] e dell’[[Arte cinetica]]. Una mostra che nasceva dall’analisi della crisi dei linguaggi storici e dall'analisi di artisti che utilizzavano nuove tecniche dell’immagine, nuove finalità e nuove funzioni, avviando ricerche per ridefinire la varietà dei procedimenti del fare arte, con maggiore interesse all’atto creativo inteso nella sua interezza <ref name="M">{{cita web|url=https://www.palazzoesposizioni.it/pagine/il-palazzo-la-storia-dalle-mostre-degli-anni-settanta-allintervento-di-restauro|titolo= DALLE MOSTRE DEGLI ANNI SETTANTA ALL’INTERVENTO DI RESTAURO|=28 marzo 2021}}</ref>. <br />
«''L’arte smette di essere la zona dove si tesaurizzano le forme e l’esemplarità dell’esperienza artistica, per diventare invece una zona oscura senza alcuna certezza''» (Achille Bonito Oliva) <ref>{{cita web|url=http://www.memofonte.it/home/files/pdf/IX_2012_BELLONI.pdf|titolo= Studi di Memofonte 9/2012|p. 130=28 marzo 2021}}</ref>.<br />
Vengono esposte opere di: [[Vincenzo Agnetti]] - [[Carlo Alfano]] - Getulio Alviani - [[Franco Angeli (pittore)|Franco Angeli]] - Giovanni Anselmo - [[Alberto Biasi]] - Alighiero Boetti - [[Agostino Bonalumi]] - [[Davide Boriani]] - [[Enrico Castellani]] - [[Mario Ceroli]] - [[Gianni Colombo (artista)|Gianni Colombo]] - [[Gabriele Devecchi]] - Luciano Fabro - [[Tano Festa]] - [[Giosetta Fioroni]] - [[Jannis Kounellis]] - [[Francesco Lo Savio]] - [[Renato Mambor]] - [[Piero Manzoni]] - [[Gino Marotta]] - [[Manfredo Massironi]] - [[Eliseo Mattiacci]] - [[Fabio Mauri]] - [[Mario Merz]] - Maurizio Mochetti - [[Giulio Paolini]] - [[Pino Pascali]] - [[Vettor Pisani (artista)|Vettor Pisani]] - [[Michelangelo Pistoletto]] - [[Mimmo Rotella]] - Paolo Scheggi - [[Mario Schifano]] - Cesare Tacchi - [[Giuseppe Uncini]] - [[Gilberto Zorio]]. I testi sono di Achille Bonito Oliva, [[Giulio Carlo Argan]], [[Alberto Boatto]], [[Maurizio Calvesi (saggista)|Maurizio Calvesi]], [[Gillo Dorfles]], [[Filiberto Menna]], [[Cesare Vivaldi]] <ref name="M" />.|group=N}}.
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Nel 1976 gli viene dedicata la prima mostra antologica retrospettiva a [[Bologna]] <ref>{{cita news|autore=Tommaso Trini|url=http://www.capti.it/index.php?ParamCatID=10&IDFascicolo=838&artgal=43&lang=IT&q=838&p=2|titolo=Scheggi e altri profeti|pubblicazione=Data, p. 31|data=24 marzo 2020|accesso=28 aprile 2021|lingua=it}}</ref> <ref>{{cita web|url=http://www.mambo-bologna.org/identitaestoria/storiadelmuseo/mostre/|titolo=Mostre dal 1975 al 1988 - Mambo Musei di Bologna|data=24 marzo 2020|accesso=28 aprile 2021|lingua=it}}</ref> <ref name="P" />.<br />
Sempre nel 1976 un nuovo omaggio gli viene tributato in 'Ambiente/Arte. Dal Futurismo alla Body Art', a cura di [[Germano Celant]]. <br />
Nel [[1983]] il [[Comune di [[Firenze]] gli dedica una mostra alla [[Palazzo Vecchio|Sala d’Arme di Palazzo Vecchio]] <ref>{{cita news|autore=|url=https://biblio.toscana.it/catalogo/record/lista/a_paolo_scheggi_paolo_scheggi_firenze_1983|titolo=Paolo Scheggi: Firenze, Sala d'Arme di Palazzo Vecchio|pubblicazione=|data=1983|accesso=28 aprile 2021}}</ref>. <br />
Un ulteriore omaggio gli viene tributato anche alla [[XLII Esposizione internazionale d'arte|Biennale di Venezia nel 1986]], con la presenza di altre sue opere.
[[File:Paolo Scheggi e Franca Scheggi Dall'Acqua nel 1967.jpeg|thumb|upright=1.50|left|Paolo Scheggi e Franca Scheggi Dall'Acqua nel 1967]]
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Alla morte dell'artista, la vedova Franca Scheggi Dall'Acqua ne assume la piena eredità culturale e artistica; nel 1976 cura la prima antologica alla [[Galleria d'arte moderna di Bologna]] <ref name="R" />.
 
Prosegue l’attività di promozione e tutela dell'opera del marito, coordinando mostre di carattere antologico e sostenendo importanti progetti come la ricostruzione, realizzata nel [[2007]], dell’''Intercamera plastica'' (l’ambiente originale era stato disperso parzialmente nel 1966/67) e donata nel 2013 al [[Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci]] di [[Prato (Italia)|Prato]] (struttura portante in legno e fogli di legno tinteggiati di giallo e sbozzati curvi, 540 x 435 x 320 cm) <ref>{{cita web|url=https://www.stamptoscana.it/il-record-della-settimana-tre-mostre-al-pecci/|titolo= Stampa Toscana: la personale dedicata a Paolo Scheggi |autore=|data=22 marzo 2021}}</ref>. <br />
Contemporaneamente avvia un’intensa attività di divulgazione, rilasciando interviste e seguendo laureandi magistrali e dottorandi in tesi di laurea <ref name="R" />.
Fonda, con la figlia Cosima, l’Associazione 'Archivio Paolo Scheggi' pubblicando, nel 2016, il ''Catalogue raisonné'' dell’opera dell’artista, con la cura di Luca Massimo Barbero e il coordinamento di Ilaria Bignotti <ref>{{cita libro| nome=Luca Massimo| cognome=Barbero| titolo=Paolo Scheggi. Catalogo ragionato| città=Milano | editore=Skira | anno=marzo 2016 | pp.496ISBN=9788857228747}}</ref> <ref>{{cita web|url=https://www.espoarte.net/arte/scheggi-un-punto-fermo-sulla-sua-storia-presentato-il-catalogo-ragionato/|titolo= SCHEGGI, UN PUNTO FERMO SULLA SUA STORIA: PRESENTATO IL CATALOGO RAGIONATO|autore=Matteo Galbiati|data=22 marzo 2021}}</ref>.
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Il ''Cannocchiale ottico percorribile'', opera mai realizzata, era stata progettata da Paolo Scheggi per la [[XIV Triennale di Milano|Triennale milanese del 1968]] (cui partecipa come operatore visuale anche alla mostra dedicata a [[Marcello Nizzoli|Nizzoli designer]] all’interno di 'Interventi nel paesaggio', mostra dedicata al tema del [[Mostra del grande numero|Grande Numero]] <ref>{{cita web|url=http://archivio.triennale.org/archivio-fotografico/esposizione/22066-14trn?filter_catphoto=22122&cat=22122&filter_type=image|titolo= 1968. XIV Triennale di Milano Esposizione internazionale delle arti decorative e industriali moderne e dell'architettura moderna [Il grande numero]|=28 marzo 2021|}}</ref>. <br />
L’intento della mostra, era proporre una visione artistica del mondo in scala con lʼambiente fisico circostante e testimonia l’interesse di Scheggi verso il problema espositivo e allestitivo allargando le sue ricerche verso la scenografia e la regia. Del progetto, di cui restano soltanto due fotografie (Archivio Scheggi), fu realizzato solo un modello in acciaio cromato <ref name="CN" />. <br />
Il progetto avrebbe dovuto essere realizzato in collaborazione con l’[[Italsider]] e collocato tra la [[Cattedrale di Santa Maria del Fiore]] e il [[Battistero di San Giovanni (Firenze)|Battistero]], in asse con [[Via dei Calzaiuoli|via de' Calzaiuoli]] e [[Via de' Martelli|via de' Martelli]], a Firenze <ref name="O">{{cita web|url=http://www.moremuseum.org/omeka/items/show/14|titolo= Cannocchiale ottico percorribile, in MoRE MoRE|=28 marzo 2021|}}</ref>. <br />
Una sorta di tunnel, di notevoli dimensioni, di forma irregolare e zigzagante, che il visitatore avrebbe dovuto percorrere in tutta la sua lunghezza, spaesato dal tortuoso percorso e da un’illuminazione interna alquanto drammatica. Progetto di tunnel riproposto in seguito nell’''Ondosa'', dedicato alla figlia Cosima Ondosa Serenissima, appena nata: proposto alla mostra 'Eurodomus' del [[1970]] a Milano, andrà distrutto <ref name="O" /> {{#tag:ref|'Ondosa' e 'Ondosa nera' sono due nomi che Scheggi dà allo stesso ambiente realmente creato a 'Eurodomus 3' <ref>{{cita web|url=https://hdl.handle.net/1889/1998|titolo=Cannochiale ottico percorribile in Università degli Studi di Parma|=28 marzo 2021|}}</ref>.|group=N}}.
 
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* ''Tomba della geometria'' (1970);
* ''La piramide della metafisica'' (1970);
* ''Trono'' (realizzato con [[Vincenzo Agnetti]]) (1970) <ref>{{cita web|url=http://www.cleliapatella.it/index.php/selfieadarte/item/423-il-trono-della-regina-di-spade-vincenzo-agnetti-paolo-scheggi-trono|titolo= Il trono della regina di spade (Vincenzo Agnetti & Paolo Scheggi - Trono)]|=28 marzo 2021|}}</ref>;
* ''Studio per la stesura registica dell'Apocalisse'' (1970 - 1971);
* ''6profetiper6geometrie'' (1971) {{#tag:ref|I solidi geometrici sono monumenti dedicati a sei profeti. A ogni solido-profeta è associata una citazione tratta dall’inizio del libro del profeta stesso, scritta a caratteri lapidari sulla base. Al cubo in oro è associato il profeta Zaccaria, alla piramide in marmo nero è associato il profeta Osea, alla sfera in marmo bianco è associato il profeta Geremia, al parallelepipedo in argento è associato il profeta Isaia, al cono in pietra serena è associato il profeta Daniele, al cilindro in bronzo è associato il profeta Ezechiele.|group=N}}.
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* ''2014'' Paolo Scheggi. Selected Works from European Collections'', London, Ronchini Art Gallery;
** ''Paolo Scheggi. The Humanistic Measurement of Space'', London (UK), Robilant+Voena;
** ''Paolo Scheggi Lucy Skaer'', [[Lugano]] ([[Svizzera|CH]]), Cortesi Contemporary;
* ''2015 Scheggi. 1966 La Biennale di Venezia / Art Basel 2015'', Basel, Art Fair, Galleria Tornabuoni Art;
** ''OPLÀ. Azione-lettura-teatro di Paolo Scheggi'', re-perfoming of the historical urban action, Firenze, Museo Novecento and main streets of the city of Florence <ref>{{cita web|url=https://portalegiovani.comune.fi.it/pogio/webzine_publish/arte_dettaglio.php?ID_REC=20104|titolo=Oplà: l'azione urbana di Paolo Scheggi di nuovo per le vie di Firenze|=28 marzo 2021|}}</ref>;
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* {{Cita libro| titolo =Paolo Scheggi : Firenze, Sala d'arme di Palazzo vecchio, 28 maggio-26 giugno 1983|editore =Vallecchi|città =Firenze|anno =1983}}
* {{cita libro|nome= Lara| cognome=Vinca Masini| capitolo= | titolo=''Arte Contemporanea: La linea dell'unicità - La linea del Modello''| curatore= | anno=1989 | editore=[[Giunti]] | città=Firenze | tomo= | pp=1.267 | ISBN=9788809201514|cid=Lara Vinca Masini, Arte Contemporanea: La linea dell'unicità - La linea del Modello}}
* {{cita libro| nome= | cognome=| capitolo=Scheggi Paolo | titolo=''La pittura in Italia. Il Novecento/2 1945-1990''| curatore=Carlo Pirovano | anno=1993 | editore=[[Mondadori Electa|Electa]] | città=Milano | tomo=2 | pp=1.144 | ISBN=88-435-3982-5|cid=Carlo Pirovano, 1993}}
* {{Cita libro|titolo =Scheggi. La breve e intensa stagione di Paolo Scheggi : 23 novembre 2002 - 22 febbraio 2003 / testi di Luca Massimo Barbero e Gillo Dorfles|editore =Galleria d'arte Niccoli|città =Parma |anno = 2002-2003}}
* {{Cita libro|curatore =[[Bruno Corà]]| titolo =Paolo Scheggi: 6 ottobre 2007 - 19 gennaio 2008|editore =Catalogo, Edizioni Galleria Il Ponte|città =Firenze |anno = 2007-2008}}