Santhià: differenze tra le versioni

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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
 
* La [[Collegiata di Sant'Agata (Santhià)|Collegiata di Sant'Agata]], oggi chiesa parrocchiale ha subito varie trasformazioni nei secoli, sino ad assumere la forma attuale ad opera dell'architetto [[Giuseppe Maria Talucchi]] nel XIX secolo. Le parti più antiche sono il campanile Romanico del XII secolo e la cripta di Santo Stefano. È presente all'interno il Polittico di Sant'Agata, opera di [[Gerolamo Giovenone|Gerolamo Giovenone.]]
* Il [[castello di Vettignè]], sito nell'omonima [[frazione comunale|frazione]] che tra il [[XVIII secolo|XVIII]] e il [[XIX secolo]] fu comune autonomo, fu costruito nel [[XV secolo]] presso il crocevia tra la [[Via Svizzera]] e la [[Via Francigena]]. Il [[toponimo]] di Vettignè deriva infatti dal ''vectigal'', ossia il [[dazio (economia)|dazio]] richiesto ai viandanti per ottenere il [[diritto di passaggio]]. Il castello versa in stato di quasi abbandono da quando nel [[1960]] è iniziato il progressivo spopolamento della frazione.
:È presente all'interno il Polittico di Sant'Agata, opera di [[Gerolamo Giovenone]].
 
* Il Castello del Capitano di Sant'Agata (palazzo dei conti de Rege di Como).
* Il palazzo dei conti de Rege di Donato che ospitò l'Imperatore Napoleone I che si narra dal balcone del palazzo si affacciò al passaggio delle sue truppe sul corso principale di Santhià.
* Il [[castello di Vettignè]], sito nell'omonima [[frazione comunale|frazione]] che tra il [[XVIII secolo|XVIII]] e il [[XIX secolo]] fu comune autonomo, fu costruito nel [[XV secolo]] presso il crocevia tra la [[Via Svizzera]] e la [[Via Francigena]]. Il [[toponimo]] di Vettignè deriva infatti dal ''vectigal'', ossia il [[dazio (economia)|dazio]] richiesto ai viandanti per ottenere il [[diritto di passaggio]]. Il castello versa in stato di quasi abbandono da quando nel [[1960]] è iniziato il progressivo spopolamento della frazione.
* Altro edificio di notevole importanza era il palazzo dei Vescovi, di proprietà della Diocesi di Vercelli.
Tali monumenti furono purtroppo demoliti nel corso del XIX secolo in occasione del riassetto del centro storico.