Libro facsimile: differenze tra le versioni

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Un '''libro facsimile''' è una fotoriproduzione. Il libro originale che funge da modello viene scandito pagina per pagina; dalle immagini ottenute vengono quindi preparate le lastre per la stampa; infine i fogli stampati vengono legati insieme (per formare ciascun blocco libro): quest'ultima fase, affidata a botteghe artigiane, è svolta manualmente, secondo metodi conformi a quelli che furono adottati per creare il volume originale.
 
I libri facsimili riproducono, nella quasi totalità dei casi, opere manoscritte; in particolare, la tipologia di testo più replicata è rappresentata da libri decorati, come manoscritti miniati medievali.
 
A differenza delle [[copia anastatica|copie anastatiche]], i facsimili non si limitano a riprodurre il testo degli originali, ma intendono emularne le proprietà sensibili, come la dimensione delle pagine, la grammatura dei fogli, le cromie delle decorazioni, i materiali della legatura, gli elementi preziosi, ecc. Il facsimile intende essere indistinguibile dal libro originale, così come esso si presenta attualmente.
I facsimili si differenziano anche dai falsi, poiché ne viene reso noto lo statuto di copia.
 
Nello specifico, perché la riproduzione di un libro possa essere considerata facsimile, è necessario che essa sia:
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* ''a colori''.
* ''conforme all'originale'', cioè la copia perfetta del libro originale così come esso si presenta oggi. L'opera viene riprodotta replicandone tutti i difetti: tarli, gore di umidità, [[tracce d'uso]], impurità, parti mancanti, ecc.
*''legata manualmente'' (nel caso di carte legate in un blocco libro).
 
A questi requisiti se ne aggiungono altri, frutto di consuetudini editoriali consolidatesi nel corso degli anni: