William Adams: differenze tra le versioni

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La nave, dotata di un dislocamento di circa 80 tonnellate, venne costruita a [[Itō]], nella [[penisola di Izu]], e dopo il suo completamento lo shogun, rimasto positivamente colpito dall'abilità del timoniere inglese come carpentiere e ingegnere navale, gliene ordinò una seconda, una [[caracca]] di 120 tonnellate, in grado di compiere traversate oceaniche. La sfida si presentava ardua, in quanto Adams non aveva mai diretto o supervisionato i lavori per la realizzazione di una nave di quelle dimensioni, ma ciò nonostante il vascello, ribattezzato in seguito ''San Buena Ventura'', venne infine costruito, e secondo la testimonianza dello stesso Adams, Ieyasu ne rimase talmente soddisfatto che diede al timoniere inglese l'autorizzazione a fargli visita in qualunque momento avesse voluto.<ref name="letter"/>
 
Successivamente, nel 1610, la nave fu prestata ad un equipaggio di naufraghi spagnoli che la usarono per fare rientro in [[Nuova Spagna]], accompagnati da un'ambasceria giapponese; una volta giunta a destinazione però, la San Buena Ventura con un prestesto venne requisita dal viceré [[Luis de Velasco (1534)|Luis de Velasco]], che temeva la prospettiva di un Giappone in possesso di una flotta militare al livello di quelle europee, e l'ambasceria riportata in Giappone con una nave battendebattente bandiera spagnola, seppure con al seguito un proprio emissario, [[Sebastián Vizcaíno]].
 
Il poco amichevole approccio da parte del viceré non fermò tuttavia i tentativi da parte di Ieyasu di creare delle proprie personali relazioni commerciali con le potenze europee, e attorno al 1608 ordinò ad Adams di prendere contatto con Rodrigo de Vivero y Aberrucia, il governatore delle Filippine spagnole, come primo atto per la costituzione di una rotta commerciale tra il Giappone e la [[Nuova Spagna]]. Tutti questi tentativi saranno destinati tuttavia a venire vanificati con l'inizio delle persecuzioni contro i cristiani giapponesi, che indispettì notevolmente le potenze cattoliche europee, e il successivo sakoku ordinato dal nipote di Ieyasu, lo shogun Iemitsu, avrebbe messo fine a qualsiasi tentativo di approccio amichevole tra spagnoli e giapponesi.