We Shall Overcome: differenze tra le versioni
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== Storia ==
La canzone deriva forse da una canzone [[Musica gospel|gospel]], probabilmente del 1903, del Rev. [[Charles Tindley]] di [[Filadelfia|Philadelphia]], che conteneva il verso ripetuto più volte "I'll overcome some day", ma più verosimilmente da una canzone gospel successiva che conteneva i versi "Deep in my heart, I do believe / I'll overcome some day.". A [[Charleston (Carolina del Sud)]] nel 1946, i dipendenti dell'[[American Tobacco Company]] in sciopero, per lo più donne afro-americane, stavano cantando degli inni durante un cordone per un picchetto. Una donna di nome ''Lucille Simmons'' cantò una versione della canzone cambiando il testo in "We'll Overcome". Zilphia Horton, una donna bianca e moglie del cofondatore della [[Highlander Folk School]] (successivamente chiamato Highlander Research and Education Center) la imparò da lei. L'anno dopo la insegnò a [[Pete Seeger]].
Seeger (o qualcun altro, lui stesso ha dichiarato che potrebbe essere stata [[Septima Clark]]) sostituì "We will overcome" con "We shall overcome"; Seeger aggiunse alcuni versi ("We'll walk hand in hand", "The whole wide world around") e lo insegnò al cantante [[california]]no [[Frank Hamilton]], che a sua volta la insegnò a [[Guy Carawan]], che la reintrodusse all'Highlander nel [[1959]]. Da lì fu diffusa oralmente e divenne un inno dei sindacati afro-americani nel sud degli Stati Uniti e dell'attivismo per i diritti civili.
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