Maps to the Stars: differenze tra le versioni

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==Trama==
Agatha Weiss arriva a [[Los Angeles]] dalla [[Florida]] e, accompagnata dall'autista di [[limousine]] nonché aspirante attore e sceneggiatore Jerome, si reca nel luogo in cui crebbe Benjie, un bambino divo di [[Hollywood]]. Agatha ha addosso i segni di gravissime ustioni che copre con calze e [[lunghi guanti]] e che la costringono ad assumere un gran numero di medicine. Benjie visita in ospedale una bambina affetta da [[linfoma non Hodgkin]], le promette dei regali ma poi viene a sapere che poco dopo è morta. Suo padre, il dottor Stafford Weiss è uno psicologo/massaggiatore che tra gli altri cura la star Havana Segrand, ossessionata dalla figura della madre, anche lei attrice, prematuramente morta in un incendio. Benjie, ottiene, grazie anche alla madre agente, di girare il seguito del suo più grande successo cinematografico, messo in dubbio per il suo trascorso di droga, mai reso pubblico.
 
Havana assume Agatha come assistente personale su suggerimento dell'amica [[Carrie Fisher]] che ha conosciuto la giovanissima ragazza via [[Twitter]]. Il padre Stafford apprende da Havana dell'arrivo di Agatha e si mette in allarme. Si tratta in effetti proprio di sua figlia, allontanata anni prima dopo il tentato omicidio del fratellino, già famoso. Come temuto, Agatha in effetti va a visitare il fratello "per fare ammenda" e dopo l'iniziale comprensibile tensione Benjie si dimostra aperto verso la sorella, nonostante questa appaia visibilmente disturbata, arrivando a svelarle i suoi recenti turbamenti costituiti dalla visione della bambina morta, conosciuta in ospedale. Saputo dell'incontro, il padre raggiunge immediatamente Agatha e le intima in malo modo di lasciare immediatamente Los Angeles.