Ca' Rezzonico: differenze tra le versioni

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Nel [[1906]] Robert Barrett Browning, ignorando un'offerta fattagli dall'imperatore [[Guglielmo II di Germania]], vendette il palazzo al [[conte]] e [[deputato]] [[Lionello Hierschel de Minerbi]], che nel [[1935]] lo cedette al [[Comune di Venezia]].<ref name=VI117/>
 
Dal [[1936]] è diventata sede del [[Ca' Rezzonico#Museo del settecento veneziano|Museo del Settecento Veneziano]] che, oltre a ricostruzioni di ambienti con mobili e suppellettili dell'epoca, ospita importanti opere pittoriche del [[Canaletto]], [[Francesco Guardi]], [[Pietro Longhi]], [[Tintoretto]], nonché dei [[Giambattista Tiepolo|Tiepolo]] e numerosi bozzetti in terracotta di [[Giovanni Maria Morlaiter]]. Nel [[Anni 2000|primo decennio]] del [[XXI secolo]] all'interno della Cà Rezzonico sono state collocate la [[Pinacoteca Egidio Martini|Pinacoteca Egidio Martin]]<nowiki/>i e la Collezione Mestrovich.
 
== Architettura ==