Discussione:Arca di Noè: differenze tra le versioni

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Enricowk (discussione | contributi)
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::::::Ma appunto ipotizzare una ''calamità antica e terribile, rimasta per frammenti nella memoria collettiva'' NON è l'atteggiamento di Liverani/Ehrman che si affaccendano a dimostrare che i fatti non possano essersi svolti esattamente come racconta la Bibbia. Qui la distinzione è abbastanza sottile: anche se è difficile vedere ''dati storici'' nell'Antico Testamento, questo non significa che non esistano ''elementi storici''. --[[Utente:Avemundi|A<small>VE</small>M<small>VNDI</small>]] [[discussioni utente:Avemundi|✉]] 12:45, 21 mag 2021 (CEST)
:::::::Se si leggono i pareri riportati, si nota come in realtà si affaccendino '''TUTTI''' (a partire proprio dalle fonti generaliste cristiane, ampiamente citate e al primo posto) a sottolineare come la Bibbia abbia semplicemente attinto da precedenti tradizioni mitologiche (e oltre ai popoli mesopotamici, la ''Bibbia TOB'' cita anche i Fenici). Si può notare come la grande maggioranza del testo è proprio di tali fonti generaliste cristiane, così come si nota facilmente che il giudizio di tutte le fonti citate sia del tutto analogo, sia nella spiegazione del diluvio come mito copiato da fonti precedenti, sia sulle discrepanze bibliche (che denotano ovviamente come i fatti non possano essersi svolti nel modo descritto, a prescindere dai vari problemi scientifici) dovute presumibilmente all'intrecciarsi di due tradizioni (ed è anche del tutto falso che Ehrman/Liverani - peraltro citati successivamente o in nota - dicano qualcosa di diverso dalle fonti cristiane citate prima; basta confrontarle). Poi, nulla vieta di citare altri storici e scienziati (autorevoli e condivisi) che sostengano un qualche tipo di storicità. [[Utente:Enricowk|Enricowk]][[Utente:Enricowk|&#32;&#34;&#34;]] ([[Discussioni utente:Enricowk|msg]]) 10:53, 22 mag 2021 (CEST)
::::::::Non sono d'accordo. Ipotizzare una ''calamità antica e terribile, rimasta per frammenti nella memoria collettiva'' può significare che un certo fatto, che rimane misterioso, abbia costituito una base di una tradizione orale, poi raccolta dalla Bibbia. Non vedo una convergenza con chi parla di mito, perché il mito è generalmente invenzione. E non trovo tracce di «copiature» da fonti precedenti. Di nuovo il problema per cui «i fatti non possano essersi svolti nel modo descritto» è tutto interno alla scuola storico-critica. Permettimi un paragone: se ai testimoni della strage di Marzabotto avessero chiesto che quante camionette fossero saliti i tedeschi, dubito che tutti avrebbero detto - chessò - 25. Quando la storia parte da una tradizione orale, che nel caso del diluvio si trasmette per secoli, gli esiti della trasmissione possono essere molto diversi dall'osservazione del fatto. E in più devi contare che questa tradizione non è una tradizione «storica», cioè non c'è nessun intento di trasmettere i fatti per come si siano effettivamente svolti, ma una tradizione in cui elementi morali sono centrali, in cui i numeri e le figure hanno valori simbolici. Questa mi sembra oggi l'impostazione maggioritaria, mentre l'impostazione di Ehrman/Liverani è largamente superata. --[[Utente:Avemundi|A<small>VE</small>M<small>VNDI</small>]] [[discussioni utente:Avemundi|✉]] 16:33, 22 mag 2021 (CEST)
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