Utente:Barjimoa/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Barjimoa (discussione | contributi)
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Barjimoa (discussione | contributi)
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 121:
Le forze armate italiane erano infatti equipaggiate ancora con armamenti da [[prima guerra mondiale]], e le ragioni di ciò erano molteplici. Fin dall'ascesa al potere, Mussolini e i gerarchi avevano mitizzato ed esaltato il '15-18: descrivevano il regime fascista come una "trincerocrazia" e si cullavano nel ricordo della [[4 novembre|vittoria]]. Per quasi vent'anni Mussolini aveva ingrandito le forze armate ma non le aveva ammodernate, concentrandosi invece sul temprare l'attitudine psico-fisica degli italiani alla durezza della guerra. Ciò era dovuto non solo a ragioni ideologiche, ma alla convinzione che un secondo conflitto globale si sarebbe manifestato ancora come la "nuova" [[guerra di logoramento]] e non come una "vecchia" [[guerra di movimento]]. Come la Francia, e al contrario della Germania e del Regno Unito, l'Italia degli anni '30 non si era quindi riarmata seguendo il criterio delle innovazioni tecnologiche. E così l'esercito aveva pochi [[carri armati]], l'arenoanutica era dotata principalmente di [[biplano|biplani]], e la marina non disponeva di [[portaerei]] data anche la convinzione di Mussolini che l'Italia stessa fosse una gigantesca piattaforma aereo-navale. I grandi successi riportati in Etiopia, Spagna, e Albania tra il 1936 il 1939 avevano avuto un duplice effetto: da un lato illusero l'Italia della bontà della politica militare fascista, allontanando investimenti innovativi in campo bellico; e dall'altro produssero una perdita di risorse economiche e materiali a ridosso della [[seconda guerra mondiale]], allo scoppio della quale si materializzò la necessità di tattiche e tecnologie più avanzate di quelle padroneggiate degli italiani.
 
La non-belligeranza italiana continuò per tutta la durata della "[[strana guerra|guerra fittizia]]": mentre tedeschi e sovietici si spartivano il nord-est europeo ([[Paesi Baltici]] e alcuni territori della [[Finlandia]] vennero annessi all'URSS; [[Danimarca]] e [[Norvegia]] furono occupate dalla Germania nazista a fronte di pochi aiuti britannici) nulla accadde nel teatro occidentale fino al 10 maggio 1940. In quella data, con l'operazione (''[[Fall Gelb]]''), iniziò la travolgente [[Campagna di Francia|invasione tedesca della Francia]] passando per l'occupazione a sopresa di [[Belgio]], [[Lussemburgo]], e [[Paesi Bassi]]. IlAl 5 giugno, con l'operazione (''[[Fall Rot]]''), la [[linea Maginot]] era aggirata e leil grosso delle truppe francesi vennero chiuse in una sacca, mentre i nazisti si aprivano la via pere Parigisconfitte.
 
====La "guerra parallela"====
Con la caduta della Francia imminente, il Regno Unito rimaneva l'unico vero ostacolo alla Germania. Mussolini si affacciò dal balcone di [[Palazzo Venezia]] il 10 giugno 1940 e annunciò alla folla adorante l'ingresso in guerra dell'Italia. Si trattò di un [[gioco d'azzardo]] conad alto rischio di perdere la scommessa, poiché, date le sopracitate contingenze e per ragioni strutturali, un'Italia con armamenti da [[prima guerra mondiale]] sarebbe stata pronta al nuovo sforzo bellico solo a metà 1941 ed era comunque l' '"l'ultima delle [[grandi potenze]]"'' (inferiorein non solo a Germania e Regno Unito, ma anche alla Francia)conflitto. Mussolini era però convinto che il conflittolo siscontro fosse avviato ad una rapida conclusione in favore dei tedeschi e degli italiani che, ora uniti nella contesa, avrebbero costituito una nuovala duplice intesa per dominare il mondo del dopo-guerra: alla resa dei francesi, ormai prossima, sarebbe seguita in pochi mesi, così ragionava il Duce, quella dei britannici rimasti isolati. In questa ridotta finestra di tempo, l'Italia avrebbe condotto una propria "guerra parallela" per espandere il suo impero. A conferma di ciò, Mussolini avrebbe dettocosì giustificato l'intervento italiano in privato: "''ho bisogno solo di qualche migliaio di morti per sedermi da vincitore al tavolo della pace''".
 
[[File:France map Lambert-93 with regions and departments-occupation-it.svg|thumb|L'occupazione della Francia da parte di Germania e Italia.]]
L'Italia prese anzitutto parte alla [[File:Francecampagna mapdi Lambert-93Francia]] within regionscorso, andottenendo departments-occupation-it.svg|thumb|Launa modesta avanzatae italianafaticosa avanzata nella [[Battaglia delle Alpi]]. portòI all'occupazionefrancesi qualificarono di alcuni"pugnalata territorialle dispalle" montagnal'attacco (giallofascista, scuro)che eportò alla presa italiana di [[Mentone,]] unae "pugnalatadi allealcuni spalle"territori deimontanari francesia qualche chilometro dal confine mentre le forze tedesche eranos'impadronivano adi [[Parigi]]. Con gli armistizi di [[Armistizio di Compiègne|Compiègne]] (22 giugno) e [[Armistizio di Villa Incisa|Villa Incisa]] (24 giugno), la Francia si arrese rispettivamente alla Germania e all'Italia. Quest'ultimaMussolini ottenne la confermasua dellapiccola zona di occupazione, l'accessouso adel [[Gibuti]]porto nell'ottica delladi [[Campagna dell'Africa Orientale Italiana|campagna in Africa orientaleGibuti]], e la smilitarizzazione dei confini franco-italiani. Quest'ultima richiesta fu avanzata dai fascisti come base per una futura rivendicazione della [[Savoia]], di [[Nizza]], della [[Corsica]], e della [[Tunisia]], territori che vennero poi occupati dagli italiani nel 1942.]]
 
L'Italia prese poi parte con alcuni squadroni aerei alla [[Battaglia d'Inghilterra]] (10 luglio-31 ottobre) lanciata da Hitler, ma in questo periodo i bombardamenti italiani colpirono anche territori d'oltremare e mandati britannici [[Assedio di Malta|come Malta]] e [[Bombardamento italiano di Tel Aviv|la Palestina]]. In aggiunta, l'Italia lanciò tre campagne di terra autonome: in agosto, l'inizio della [[campagna dell'Africa Orientale italiana]] comportava la conquista del [[Somaliland]] e di porzioni di [[Kenya]] e [[Sudan]]; in settembre, l'[[Invasione italiana dell'Egitto|Operazione E]] si concludeva con la penetrazione italiana in [[Egitto]] per un centinaio di chilometri e dava il via alla [[campagna del Nord Africa]]; in ottobre, iniziava la [[campagna di Grecia]]..ma l'avanzata italiana si arenava nei sentieri fangosi.
L'[[assedio di Malta]] e la [[battaglia delle Alpi]] furono le
 
A novembre del 1940, l'Italia fascista era in "''over-stretsching imperiale''" ("''imperial overreach''"). La controffensiva brutnnica
 
 
La perdita dell'AOI, sia per quello che rappresentava sia per essere l'unico teatro in cui i tedeschi non erano intervenuti in aiuto dell'Italia, segnò la fine della "guerra parallela".
====Il turn of the tide====