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L'Italia prese anzitutto parte alla [[campagna di Francia]] in corso, ottenendo una modesta e faticosa avanzata nella [[Battaglia delle Alpi]]. I francesi qualificarono di "pugnalata alle spalle" l'attacco fascista, che portò alla presa italiana di [[Mentone]] e di alcuni territori montanari a qualche chilometro dal confine mentre le forze tedesche s'impadronivano di [[Parigi]]. Con gli armistizi di [[Armistizio di Compiègne|Compiègne]] (22 giugno) e [[Armistizio di Villa Incisa|Villa Incisa]] (24 giugno), la Francia si arrese rispettivamente alla Germania e all'Italia. Mussolini ottenne la sua piccola zona di occupazione, l'uso del porto di [[Gibuti]], e la smilitarizzazione dei confini franco-italiani. Quest'ultima richiesta fu avanzata dai fascisti come base per una futura rivendicazione della [[Savoia]], di [[Nizza]], della [[Corsica]], e della [[Tunisia]], territori che vennero poi occupati dagli italiani nel 1942.
Mussolini prese poi parte con alcuni squadroni aerei all'inconclusiva [[Battaglia d'Inghilterra]] (10 luglio-31 ottobre) lanciata da Hitler, ma in questo periodo l'Italia diede altresì il via alla [[battaglia del Mediterraneo]] contro la flotta del Regno Unito e i bombardamenti italiani colpirono anche territori d'oltremare e mandati britannici [[Assedio di Malta|come Malta]] e [[Bombardamento italiano di Tel Aviv|la Palestina]]. In aggiunta, l'Italia lanciò tre campagne di terra contro l'impero britannico e i suoi protettorati o alleati: in agosto, l'inizio della [[campagna dell'Africa Orientale italiana]] comportava la conquista del [[Somaliland]], l'occupazione di porzioni di [[Kenya]] e [[Sudan]], e la temporanea ritirata degli inglesi dall'area; in settembre, l'[[Invasione italiana dell'Egitto|Operazione E]] si concludeva con una penetrazione italiana in [[Egitto]] per un centinaio di chilometri dalla [[Libia]] e dava il via alla [[campagna del Nord Africa|
[[File:Taranto 1940 (2).JPG|thumb|La [[Notte di Taranto]].]]
Nell'autunno del 1940, l'Italia, ultima delle grandi potenze, era in "''over-stretsching imperiale''" (o "''imperial overreach''"), espressione geopolitica usata per indicare che l'estensione dell'impegno militare del paese era superiore alle capacità e risorse di cui disponeva: non vi erano quindi forze e mezzi sufficienti a combattere contemporaneamente in fronti così numerosi e diversi (Mediterraneo, Grecia, Africa settentrionale e orientale). La controffensiva alleata non si fece attendere: l'aviazione britannica attaccò la marina italiana [[notte di Taranto|direttamente al porto di Taranto]] e, tra il novembre 1940 e il gennaio 1941, sostenne una controffensiva greca che varcò i confini dell'Albania e si arrestò solo con un massiccio invio di uomini italiani; quasi contemporaneamente, tra il dicembre 1940 e il febbraio 1941, le forze britanniche in Africa settentrionale, numericamente inferiori ma tecnologicamente superiori, lanciarono l'[[operazione Compass]] che portò al respingimento degli italiani oltre i confini dell'Egitto e all'occupazione inglese della [[Cirenaica]]; a gennaio del 1941, le truppe britanniche tornavano all'attacco anche in Africa orientale. A questo punto, Mussolini dovette ricorrrere all'aiuto della Germania nazista.
i era completamente ribaltata a favore italiana cadde in mano ai britannici, con l'imperatore etiope che rientrò nella capitale Addis Abbeba il 5 maggio 1941, cinque anni dopo la conquista italiana.
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