Bernie Ecclestone: differenze tra le versioni

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La cosiddetta "guerra" tra costruttori e Federazione si inasprisce quando Ecclestone diviene direttore esecutivo della FOCA nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1978|1978]], con la personalizzazione dello scontro con il presidente della FISA (branca sportiva della FIA) [[Jean-Marie Balestre]]. La contesa continua fino al marzo [[Campionato mondiale di Formula 1 1981|1981]] quando viene firmato il primo [[Patto della Concordia]] che dà alla FOCA il diritto di disporre dei diritti televisivi.
 
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1987|1987]], quando la validità di tale Patto giunge al termine (anche se altri patti analoghi seguiranno), Ecclestone viene nominato vicepresidente della FIA con delega agli affari promozionali. Questo segna di fatto la fine della FOCA come entità autonoma e l'ingresso di Ecclestone nell<nowiki>{{'</nowiki>}}''[[establishment]]'' federale, con un potere enormemente accresciuto.
 
Nel frattempo [[Nelson Piquet]] ha vinto due Campionati mondiali piloti correndo per la Brabham, nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1981|1981]] e nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1983|1983]], disponendo durante quest'ultimo dei motori [[turbocompressore|turbo]] [[BMW]]. A causa però del ridursi del tempo che può dedicarvi e dello scemare del suo interesse alla gestione di una squadra, alla fine del 1987, Ecclestone vende la propria scuderia, prima all'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]] e poi allo svizzero [[Joachim Luhti]], passaggi di proprietà che portano alla scomparsa dello storico marchio.