Demodoxalogia: differenze tra le versioni
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Il pubblico è ben distinto dalla folla per formazione e comportamenti. La folla si forma, agisce e si dissolve con estrema facilità: la sua capacità di coesione ed esaltazione è strettamente legata al numero dei soggetti presenti in un determinato luogo e sovrasta, sempre, i pubblici che formano l'agglomerato in oggetto.
I pubblici formano
Inoltre la demodoxalogia si avvale: della teoria dell'associazione abituale ([[David Hume]]) per mettere in relazione la causalità tra due fenomeni o eventi; della geometria frattale ([[Benoît Mandelbrot]]) per circoscrivere l'ambiente in esame; del fenomeno della suggestione collettiva ([[Gabriel Tarde]] e [[Gustave Le Bon]]) per evidenziare il comportamento collettivo, delle intuizioni di [[Max Nordau]] e [[Pitigrilli]] (pseudonimo di Dino Segre) per far affiorare le contraddizioni sociali e di [[Toddi]] (pseudonimo di Pietro Silvio Rivetta) per rendere comprensibile l'unitarietà della scienza. La disciplina esalta l'intreccio territorio-popolazione-risorse umane e naturali, anche attraverso l{{'}}'''archeodemodoxalogia''' recentemente elaborata da Antonella Liberati.
== Indagine Demodoxalogica ==
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Nella presunzione che i '''leader''' siano i portatori dell'opinione del gruppo rappresentato e il modello di riferimento per gli appartenenti a quello specifico pubblico (oggettivo, soggettivo, virtuale, complesso), si intervista il portatore di quella opinione pubblica e il leader dell'opinione antagonista; un'intervista di persona, a schema libero, tesa a cogliere i silenzi e le contraddizioni. Quindi un'intervista dove il campione, e uno solo, è scelto su base ragionata (leader) e non estratto dall'universo.
Il monitoraggio attraverso i '''mass media''' parte dal presupposto che i veicoli
=== Applicazioni ===
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