Vibia Sabina: differenze tra le versioni

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Adriano concesse alla consorte titoli e onori. Le fece innalzare statue celebrative in tutti i luoghi dell'Impero che insieme visitarono.<ref>{{cita|Birley 2000|pp. 178, 238, 239, 254 e ss}}.</ref> Famosa la visita ai [[Colossi di Memnone]], in Egitto, nel novembre del 130. In quell'occasione la poetessa di corte [[Giulia Balbilla]] compose quattro epigrammi, che furono incisi sulla famosa "statua parlante" di Memnone.
 
Il matrimonio non diede figli e probabilmente non fu felice, visto che Adriano era innamorato del giovanissimo [[Antinoo]],<ref name="Birley2"/> alla cui figura dedicò statue, templi e perfino una città in Egitto, dove il suo amato era morto affogato nel [[Nilo]].<ref>{{cita|Birley 2000|pp. 3, 247 ss., 287, 289, 302}}.</ref>
 
Secondo la ''Vita Hadriani'', all'interno dell'[[Historia Augusta]], Adriano nel [[122]] destituì il prefetto del pretorio, [[Gaio Setticio Claro|Septicio Claro]], il segretario personale dell'imperatore, lo storico [[Gaio Svetonio Tranquillo|Svetonio]], e molti altri per aver trattato con troppa familiarità l'imperatrice.<ref>{{cita|Birley 2000|pp. 5, 138-139 e 143}}.</ref> E avrebbe voluto allontanare la stessa Sabina - continua l'Historia Augusta - se non fosse stato trattenuto dal timore dello scandalo. Forse esisteva una tresca tra Septicio Claro e l'imperatrice. Sabina morì nel [[136]] o nel [[137]], prima di suo marito, per cause ignote.<ref name="Birley293"/> Alcune voci suggerirono che Adriano l'avesse avvelenata.