Quim Torra: differenze tra le versioni
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Il 30 aprile [[2011]] è stato eletto membro del consiglio permanente dell'[[Assemblea nazionale catalana]] ed è stato anche vicepresidente di [[Òmnium Cultural]]. Nel [[2012]] è stato nominato direttore del Born Cultural Center. Collabora anche alla rivista digitale Esguard. Nel [[2015]] è stato nominato presidente di Òmnium Cultural per sostituire Muriel Casals fino a dicembre dello stesso anno, quando è stato sostituito da [[Jordi Cuixart]].<ref>{{Cita news|lingua=ES|nome=Júlia|cognome=Regué|url=https://www.elperiodico.com/es/politica/20180510/perfil-quim-torra-6810110|titolo=Quim Torra, azote del españolismo|pubblicazione=elperiodico|data=10 maggio 2018|accesso=10 maggio 2018}}</ref>
Nel [[2009]] aderisce a [[Reagrupament]]. Candidato numero 11 nella lista per [[Barcellona]] della coalizione [[Junts per Catalunya (coalizione)|Junts per Catalunya]] (JxCat) per le [[Elezioni parlamentari
Il 28 settembre [[2020]] è stato inabilitato per disobbedienza con una sentenza del [[Tribunale supremo (Spagna)|Tribunale Supremo spagnolo]], venendo quindi destituito, e sostituito "ad interim" dal vicepresidente Pere Aragonès i Garcia come "''vicepresident del Govern en substitució de la presidència de la Generalitat''" (vicepresidente del governo in sostituzione della presidenza della [[Generalitat de Catalunya|Generalitat]]), lasciando vacante il seggio del presidente<ref>{{Cita web|url=https://www.elnacional.cat/ca/politica/consell-executiu-aragones-substitucio-quim-torra-cadira-buida_542793_102.html|titolo=Aragonès substitueix Torra; la cadira del president, buida|sito=elnacional.cat|lingua=cat|data=30 settembre 2020|accesso=30 settembre 2020}}</ref>.
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