''Gli uomini col triangolo rosa'' fu, nel 1972, il primo documento in prima persona relativo all'internamento di omosessuali nei lager nazisti. Fino ad allora il tema era ignoto al pubblico, ignorato dalla storiografia ufficiale se non -talvolta- persino deliberatamente censurato. La documentazione in materia era scarsa e frammentaria, e non esistendo alcuna testimonianza diretta, era facile negare puramente che l'episodio fosse mai avvenuto, come facevano anche alcune associazioni di ex-deportati (non italiane, comunque), che non volevano che il loroproprio nome fosse "sporcato" dalla presenza di omosessuali nelle loro file. Da qui l'importanza dell'apparizione delle testimonianze dirette, a cui l'autobiografia di Heger diede il via.
KohutKohout non scrisse di persona il libro, per la stesura del quale si avvalse della collaborazione di un giornalista. Si spiega così perché questo memoriale appaia per alcuni versi differente dagli altri che sono stati scritti dopo: il tono della narrazione è infatti meno asettico e maggiormente "romanzato", con momenti di sdegno enfatico (e retorico) di solito assente nei documenti di questo tipo.
Inoltre, la narrazione è stata "confezionata"editata puntando il riflettore su episodi giudicati meglio adatti a garantire un successo di vendita: tipicamente, violenzae il libro ha avuto un impatto enorme soprattutto all'interno della [[comunità gay]]. Era la prima volta che una ex vittima della persecuzione nazista rompeva il silenzio. Il libro fu quindi tradotto in svariate lingue, e sessoper molti anni fu addirittura il solo documento in prima persona disponibile sul tema.
Non è eccessivo dire che l'impatto emotivo di quest'opera contribuì a rompere la "congiura delil silenzio" attorno a questo tema ancora tabù, ad accendere la speranza di trovare altri testimoni disposti a parlare della loropropria esperienza (cosa che in effetti avvenne), e in definitiva a spianare la strada alle opere successive, anche realizzate con metodi storiografici più scientifici, come ad esempio il documentario ''[[Paragraph 175]]''.▼
Nonostante questo limite (o forse a proprio a causa di esso) il libro ha avuto un impatto enorme all'interno della [[comunità gay]]. Era la prima volta che una ex vittima della persecuzione nazista rompeva il silenzio. Il libro fu tradotto in moltissime lingue, e per molti anni fu addirittura il solo documento in prima persona disponibile sul tema.
▲Non è eccessivo dire che l'impatto emotivo di quest'opera contribuì a rompere la "congiura del silenzio" attorno a questo tema ancora tabù, ad accendere la speranza di trovare altri testimoni disposti a parlare della loro esperienza (cosa che in effetti avvenne), e in definitiva a spianare la strada alle opere successive, realizzate con metodi storiografici più scientifici, come ad esempio il documentario ''[[Paragraph 175]]''.