Imago clipeata: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Diptych Areobindus Louvre OA9525.jpg|thumb|[[Dittico consolare]] di [[Flavio Areobindo Dagalaifo Areobindo|Aerobindo]], [[console (storia romana)|console]] nel [[506]]: sono presenti due ''imagines clipeatae'' raffiguranti il magistrato]]
L<nowiki>'</nowiki>'''''imago clipeata''''' (plurale: ''imagines clipeatae'') è un ritratto ([[lingua latina|latino]]: ''imago'') racchiuso da una cornice tonda, che ricorda uno scudo della stessa forma (detto in latino ''clipeus'').
 
Questa tipologia di ritratto era tipica della [[Repubblica Romana]], in particolare delle ''[[gens|gentes]]'' [[patrizi]]e. Il culto degli antenati prevedeva infatti la conservazione delle maschere funerarie di cera dei membri della ''gens'', che venivano portati nelle processioni: in seguito entrò in uso mostrare in queste occasioni dei ritratti all'interno di scudi tondi, le ''imagines clipeatae''.
 
In seguito questa tipologia di ritratto entrò a far parte dell'iconografia funeraria romana sia pagana che paleocristiana (comparendo per esempio sui [[sarcofacosarcofago|sarcofagi]]) come nella propaganda imperiale (con l'inserimento della ''imago clipeata'' dell'imperatore o del magistrato nei [[dittico consolare|dittici consolari]]). Queste opere svolsero un ruolo importante nell'arte romana, incentivando lo sviluppo della ritrattistica realista.
 
[[Categoria:Storia dell'arte romana]]
 
[[en:Imago clipeata]]
[[fr:Imago clipeata]]http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Imago_clipeata&action=edit
[[hu:Imago clipeata]]