Classe Navigatori: differenze tra le versioni

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L'apparato propulsore dei Navigatori aveva la caratteristica (unica per il naviglio sottile italiano dell'epoca)<ref name=autogenerato2 /> di essere costituito da due sistemi indipendenti che garantivano quindi la motricità anche in caso di guasto o danneggiamento di uno di essi. Ogni gruppo era costituito da due [[Generatore di vapore|caldaie]] a [[nafta]] (tipo Yarrow per le unità costruite nei Cantieri del Quarnaro, tipo Odero per le altre) che alimentavano una coppia di [[Turbina a vapore|turbine]] ad alta e bassa pressione: turbine Parsons sulle unità costruite nei cantieri liguri, turbine Tosi per i C.R.A. di Ancona e turbine Belluzzo per le navi realizzate dai [[Cantiere navale di Fiume|Cantieri del Quarnaro]] (queste ultime durante le prove rivelarono dei gravi difetti e vennero presto sostituite). Il gruppo caldaie di prora era posizionato sotto il primo fumaiolo e serviva le turbine di sinistra, mentre il secondo gruppo era posto in corrispondenza del fumaiolo di poppa e alimentava le turbine di dritta. Ogni coppia di turbine era a sua volta collegata agli assi delle [[elica|eliche]] del rispettivo lato tramite un riduttore di giri Ansaldo a ingranaggi. Le [[elica|eliche]] erano in [[bronzo]], del tipo Scaglia a tre pale con un diametro variabile, a seconda del modello, tra 3,4 e 3,6 m, una superficie di 7,3 m<sup>2</sup> e un [[Passo (meccanica)|passo]] di 4 m. La potenza complessiva sviluppata raggiungeva i 55.000 [[Cavallo vapore|CV]].
 
Si trattava quindi di apparati d'avanguardia per gli standard italiani dell'epoca, con ottima potenza che abbinata alle caratteristiche dello scafo consentì a tutte le unità di raggiungere, durante le prove, le velocità richieste dal progetto<ref>Nelle prove a tutta forza, la velocità veniva misurata come velocità media ottenuta durante un periodo continuativo di sei ore su una distanza prefissata.</ref>: da poco più di 39 nodi dello ''Zeno'' fino ai quasi 42 nodi (41,57 nodi a 65.915 CV e 416 giri elica/minuto) del ''Pigafetta''. Va però notato che queste velocità, ottenute in condizioni particolari e con allestimento incompleto, non furono mai più raggiunte in condizioni operative<ref name=autogenerato2autogenerato1 /><ref name=autogenerato1autogenerato2 />.
 
=== Armamento e sistemi di difesa ===
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore= Franco Bargoni |titolo= Esploratori Italiani |città= Roma |editireeditore= Ufficio Storico della Marina Militare|anno= 1996 |cid=Franco Bargoni}}
* {{cita libro|autore= Maurizio Brescia |titolo= Cacciatorpediniere Classe "Navigatori" |città= Parma |editore= Ermanno Albertelli Editore |anno= 1995|ISBN= 88-85909-57-4 |cid=Maurizio Brescia}}
* {{cita libro|autore= Aldo Cocchia |wkautore= Aldo Cocchia |titolo= Convogli. Un marinaio in guerra 1940-1942 |editore= Mursia |anno= 2004|isbn= 978-88-425-3309-2 |cid= Cocchia 2004}}