Lech Piasecki: differenze tra le versioni

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Passista veloce capace di imporsi sia nelle gare a cronometro che nelle volate, si mise in luce tra i dilettanti vincendo la [[Corsa della Pace]] e, con un gran allungo nel finale di gara, il [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1985|campionato mondiale 1985]] di categoria sul [[Giavera del Montello|circuito del Montello]].<ref name=profilotbw>{{cita web|url=http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=storia&cmd=cerca_d&id=2137|titolo=Storia - Piasecki Lech|accesso=19 novembre 2010|editore=www.tuttobiciweb.it}}</ref>
 
Divenne professionista nel [[1986]] con la [[Del Tongo-Colnago]], secondo polacco a passare tra i ''pro'' dopo [[Czesław Lang]]:<ref name=profilotbw/> nella stagione dell'esordio vinse [[Giro di Romagna]], [[Trofeo Baracchi]] (in coppia con [[Giuseppe Saronni]]), [[Firenze-Pistoia]] ed una frazione al [[Giro d'Italia 1986|Giro d'Italia]]. Fu poi il primo polacco ad indossare la [[maglia gialla]] al [[Tour de France]], vestita per due giorni durante l'edizione del [[Tour de France 1987|1987]].
 
Nel [[1988]] si aggiudicò il [[Campionati del mondo di ciclismo su pista - Inseguimento individuale maschile|titolo mondiale di inseguimento]] su [[ciclismo su pista|pista]] e di nuovo il Trofeo Baracchi; nel 1989, il suo anno migliore, vinse quindi tre tappe al [[Giro d'Italia 1989|Giro d'Italia]], due delle quali a cronometro, ed il [[Giro del Friuli]].<ref name=profilotbw/> Dopo un veloce declino, si ritirò nel [[1991]].