Discussione:Islam: differenze tra le versioni
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::Riapro per un cenno sul significato di Islamismo data, secondo me in modo abbastanza improprio, da De Mauro. Dalla mia citazione puoi dedurre cosa significhi invece "Islamismo" rispetto a "Islam". Una cosa, di storia delle religioni, detta da De Mauro non è paragonabile (sempre a mio parere) a quello che diceva invece [[Francesco Gabrieli]] e [[Sabatino Moscati]] (referenti per ciò che riguarda l'orientalistica) o [[Angelo Brelich]] e [[Tullio Gregory]] per quanto riguarda la "Storia delle religioni". Sarebbe persino offensivo ricordare le competenze di questi signori. In questo caso - mi spiace dirlo di persona che seguito peraltro a stimare molto - De Mauro semplicemente e assai umanamente sbaglia. --[[Utente:Cloj|<span style="color:green;">'''Cl'''</span>]][[Discussioni utente:Cloj|<span style="color:red;">'''oj'''</span>]] 21:58, 26 giu 2008 (CEST)
:::Io concordo sul fatto che l'uso del termine Islamico al posto di Musulmano si sia ormai chiaramente attestato in senso dispregiativo, è una cosa che tantissime persone percepiscono e che fruendo dei media appare abbastanza evidente. Però non credo che esista una statistica, o una prova scientifica di questo fatto. La lingua si evolve lentamente, e soprattutto si evolve prima nella mente della gente e nel loro parlare, e solo in seguito il cambiamento arriva alla cultura scritta.
:::Non si potrebbe semplicemente segnalare che secondo molti interpreti l'uso di Islamico sia scorretto e che è diffusa, ma non ancora acclarata, l'opinione che abbia assunto connotazioni spregiative? Diciamo solo cose come stanno.
--[[Utente:Siddone|Siddone]]
::::Sarei anche d'accordo, ma in altroquando. Cioè in altro contesto culturale e, forse, in un'altra nazione, diversa comunque dalla nostra che corre a perdifiato - nell'indifferenza istituzionale - verso una crescente ignoranza di massa. Mi spiego meglio. Non sono affatto d'accordo sul fatto che la lingua evolva lentamente. O meglio: questo era senz'altro vero fino all'esplosione degli strumenti radio-televisivi d'informazione e di Internet, che hanno la capacità di accelerare mostruosamente il degrado d'una lingua che viene sempre meno spesso sperimentata attraverso l'attenta lettura di libri, quelli scritti specialmente da esperti (dal momento che quelli cialtroneschi hanno comunque vita breve, in linea di massima). Dunque oggi basta essere martellati per 4-5 anni da un Vespa, da un Floris, da un Costanzo, da una Maria De Filippi o da un Maurizio Belpietro (dico questi nomi alla rinfusa, senza nessun intento di parte) per far acquisire uno ''status'' di stabilità lessicale anche alla più sconcia sciocchezza. Non sono ormai più gli scrittori, i poeti o gli intellettuali colti a plasmare la lingua e ad arricchirla di neologismi. Non perché non ci provino, ma perché semplicemente non li legge che una minoranza, spesso snob e autoreferenziale, men che meno le generazioni più giovani, assorbite da anime e manga, da fumetti (che leggo anch'io, appassionatamente, che leggo però anche altro, magari senza costrutto). Scompare infatti vertiginosamente il congiuntivo (tempo dell'educazione della tolleranza, a vantaggio dell'assertivo e spesso cafonesco indicativo: tempo da punto esclamativo, anziché interrogativo, avrebbe detto De Crescenzo). E ciò solo perché usarlo presuppone una conoscenza grammaticale decente. Quella stessa che manda alle ortiche la ''consecutio temporum''... uffa che noia questo ''latinorum'', da vecchi e pallosi barbogi m'immagino il commento di molte giovani leve!!!). Dobbiamo prendere atto che le battaglie per la difesa della nostra lingua passano quindi innanzi tutto per le trasmissioni televisive nazional-popolari, per le radiocronache degli incontri di calcio televisivi e attraverso Internet. Attraverso Wikipedia, direi. Perché WP fa - piaccia o meno - la lingua. Fa la conoscenza storica di base. Fa, a suo modo, cultura. Sarà sbagliato, potremmo stracciarci le vesti, ma è così. Io ho un punto privilegiato quotidiano e sempre rinnovato di osservazione. Quindi non abbassiamo per carità la guardia proprio su queste pagine. Ci leggono quantità enormi di giovani. Mica di persone mature e di vecchi che la lingua la sanno abbastanza bene e che hanno studiato convenientemente analisi grammaticale e logica in una struttura scolastica pubblica in cui la promozione non era garantita. Oggi siamo in quello che Pasolini e Popper avevano sapientemente profetizzato. I guasti della televisione della scuola dell'obbligo sono sotto gli occhi di tutti. Baste sentire certi discorsi politici per convincersene. Quindi, per favore, lasciamo "islamico" nella sua posizione eminentemente aggettivale e facciamolo usare come sostantivo al giornalistucolo d'accatto, entrato per meriti familiari o politici (fortunatamente ci sono anche quelli bravi, evidentemente). Che, purtroppo, è ascoltato da milioni di spettatori passivi ogni giorno. --[[Utente:Cloj|<span style="color:green;">'''Cl'''</span>]][[Discussioni utente:Cloj|<span style="color:red;">'''oj'''</span>]] 18:58, 25 mar 2009 (CET)
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