Un alibi perfetto: differenze tra le versioni
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C.J. Nicholas è un giornalista che, per non perdere il posto, vuole fare un servizio che possa risollevargli la carriera. A questo scopo decide di dimostrare che gli ultimi processi vinti dal procuratore distrettuale Mark Hunter sono frutto di corruzione e falsificazione di prove. Per dimostrare la sua tesi decide, assieme al suo assistente Corey, di farsi arrestare per l'omicidio di una prostituta. Dalla lettura del rapporto della polizia sul caso, scoprono alcuni particolari rilevanti: l'assassino indossava pantaloni sportivi e un cane Jack Russel che gli aveva morso una gamba. Inoltre erano state trovate le impronte di una scarpa da tennis Montalvo e l'arma del delitto era un coltello a serramanico.
C.J. e Corey comprano perciò un coltello in un negozio di armi, un paio di scarpe Montalvo, una tuta e maschera da sci e un Jack-Russell. Messi assieme vari indizi apparentemente contro C.J. (il tutto documentato da Corey con una videocamera), il giornalista si fa arrestare per guida in stato di ebbrezza, attirando le attenzioni della polizia. Il detective Nickerson,
Durante il processo si scopre che l'accusa ha ritrovato DNA di C.J. sul luogo del delitto; C.J. affronta così Hunter e lo accusa di aver falsificato le prove, ma non viene creduto. Corey, come da accordo con il collega, recupera il DVD con il filmato che prova l'innocenza di C.J., ma viene ucciso da Merchant, un detective corrotto al soldo di Hunter.
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