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{{Edificio religioso
La '''Loggia Amulea''' è un [[palazzo]] in [[Architettura neogotica|stile neogotico]] situato nel [[Prato della Valle]], la più grande [[piazza]] di [[Padova]]. Il palazzo è stato sede dei [[Corpo nazionale dei vigili del fuoco|vigili del fuoco]] di Padova dal 1906 al 1989; in seguito ospita alcuni uffici comunali. Il fronte della costruzione è caratterizzato da un elegante [[Loggia|loggiato]]; nella sala adiacente alla grande [[Balcone|balconata]] vengono talora celebrati i [[Matrimonio|matrimoni]] civili.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.padovanet.it/luogo/loggia-amulea|titolo=Loggia Amulea - Comune di Padova|sito=www.padovanet.it|accesso=2021-06-12}}</ref>
|Nome = Chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno
|Immagine = Pisa - Chiesa di San Paolo a Ripa 02.JPG
|Didascalia = Esterno
|Larghezza =
|NomeComune = [[Pisa]]
|Regione = [[Toscana]]
|SiglaStato = ITA
|Latitudine = 43.712925
|Longitudine = 10.393508
|AnnoConsacr = [[1149]] (solo presbiterio)
|Architetto =
|InizioCostr = [[IX secolo]] o [[X secolo]]
|FineCostr = [[XIV secolo]]
|Sito =
}}
La '''chiesa di San Paolo a Ripa d'[[Arno]]''' è un [[chiesa (architettura)|luogo di culto]] [[cattolicesimo|cattolico]] che si trova a [[Pisa]] sul [[lungarno]], nell'omonima piazza. È conosciuta anche come il duomo vecchio, anche se si tratta di una leggenda. Sul retro si trova la [[cappella di Sant'Agata]].
 
== Storia ==
[[File:451PisaSPaoloRipaArno.JPG|thumb|Transetto e abside]]
Annoverata tra i capolavori del [[romanico pisano]] fu fondata prima dell'[[anno Mille]], nel [[IX secolo|IX]] o [[X secolo]] ed è attestata dal [[1032]].<ref name= "Diddi">{{Cita pubblicazione|autore=E. Diddi|titolo=Indagini per la caratterizzazione di fondazioni e sottosuolo della chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno e analisi di risposta sismica locale|rivista=|volume=|numero=|url=https://core.ac.uk/download/pdf/20526567.pdf}}</ref><ref name= "Lemut, Manfredi, Renzoni">M.L. Ceccarelli Lemut, M. Manfredi, S. Renzoni, Pisa e le sue chiese dal medioevo ad oggi, Pacini Editore, 2013</ref><ref name= "Fiumalbi">F. Fiumalbi, Pisa - San paolo a Ripa d'Arno, Smartarc, url=http://smartarc.blogspot.com/2012/12/pisa-san-paolo-ripa-darno.html</ref> Appartenne ai [[Monaci benedettini|monaci di san Benedetto]] e dal [[1092]] al [[1409]] fu sede dei monaci [[vallombrosani]].<ref name = "Lemut, Manfredi, Renzoni"></ref><ref name = "Fiumalbi"></ref><ref name= "Bettini">G. Bettini, Chiesa di San paolo a Ripa d'Arno, Comune di Pisa, url=https://www.turismo.pisa.it/luogo/chiesa-di-san-paolo-a-ripa-d%E2%80%99arno</ref>
 
Nella prima metà del [[XII secolo]] la chiesa fu ampliata in forme analoghe al contemporaneo [[Duomo di Pisa|Duomo]], e nel [[1149]] la chiesa fu consacrata dal papa [[Papa Eugenio III|Eugenio III]].<ref name = "Diddi"></ref><ref name = "Lemut, Manfredi, Renzoni"></ref><ref name = "Fiumalbi"></ref> La facciata fu realizzata tra il [[1148]] e il [[1165]], anche se fu conclusa solo nel [[XIV secolo]].<ref name = "Lemut, Manfredi, Renzoni"></ref><ref name = "Fiumalbi"></ref><ref name = "Bettini"></ref>
=== La lunga gestazione di Jappelli ===
[[File:Padova Loggia Amulea o Municipale.jpg|miniatura|Incisione del 1903 di Giuseppe Barberis]]
Dopo l'incendio del 1822, che distrusse il preesistente Collegio Amuleo, si cercarono alternative per la ricostruzione di quello spazio. Nel 1827 Giuseppe Jappelli avanzò una proposta, rispondendo alle esigenze dell'amministrazione, che richiedeva un edificio di rappresentanza: questo progetto avrebbe dovuto prevedere un loggiato ionico con un porticato di pilastri squadrati. Tuttavia, l'idea di Jappeli era quella di aggiungere altri elementi, come sale da caffè, da ballo, da gioco, un teatro diurno, costruendo attorno all'edificio di rappresentanza un insieme di luoghi per la collettività sociale, che andavano a integrarsi, ampliandolo, con il progetto del loggiato. Quest'idea venne però abbandonata già nel 1832, quando Jappellì presentò - per gli spazi intorno all'ex Collegio - il progetto di una caserma. Nel 1847, dopo circa venti anni di attese, i progetti di Jappelli ancora non erano ancora stati messi a cantiere, mentre erano parzialmente mutate le esigenze dell'amministrazione che preferì assegnare il luogo come dimora del generale del secondo corpo del Regno Lombardo-Veneto.<ref name=":1">{{Cita libro|nome=Silvia|cognome=Zava|titolo=Prato della Valle|url=https://www.worldcat.org/oclc/1061228585|accesso=|data=2018|pp=190-193|OCLC=1061228585|ISBN=978-88-9387-015-3}}</ref>
 
Durante la costruzione della [[Duomo di Pisa|cattedrale]], fu concessa la facoltà di esercitare il culto e le pubbliche funzioni nelle grandi solennità in San Paolo a Ripa d'Arno.
=== Il progetto di Maestri ===
Facciata del palazzo dei conti Passera da Genova (Padova)
 
Sul finire del XII secolo vennero ultimati gli ambienti monastici, articolati attorno a due chiostri, uno addossato al lato sud e l'altro dietro l'abside, nonché la [[Cappella di Sant'Agata]]. Quest'ultima è l'unica cosa che rimane dopo i danneggiamenti causati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, dopo i quali i chiostri furono definitivamente demoliti, insieme al campanile.<ref name = "Diddi"></ref><ref name = "Bettini"></ref> I rivestimenti marmorei del prospetto nord e del braccio laterale sinistro sono assegnabili alla metà del [[XIII secolo]].<ref name = "Diddi"></ref><ref name = "Bettini"></ref>
Jappelli morì nel 1852, ma i suoi progetti per l'ex collegio rimasero senza seguito, sia per il costo molto alto che avrebbero comportato che per la diminuita popolarità dell'architetto. Nel 1858 Eugenio Maestri presentò al podestà Francesco De Lazara il suo progetto per la Loggia Amulea che, rispetto a quelli avanzati da Jappelli, era più economico: questo fattore fu piuttosto rilevante, in quanto la realizzazione del progetto avrebbe rappresentato per l'amministrazione un investimento che si voleva produttivo, in quanto doveva assolvere alle funzioni di rappresentanza pubblica per le autorità ma anche di palco privilegiato per un pubblico pagante. Il progetto del Maestri si distaccava dallo stile neoclassico di Jappelli per abbracciare il revival del gotico italiano proposto da Pietro Selvatico nella direzione dello "stile nazionale" di Camillo Boito, anche attraverso un largo uso di terracotte negli elementi decorativi. La scelta stilistica non viene salutata favorevolmente né dalla stampa, che si schiera anche duramente contro la scelta municipale, né dalla critica, né dalla cittadinanza.<ref name=":1" />
 
Nel 1409 la chiesa e il monastero furono affidati in commenda al cardinal Landolfo Marramauro<ref name = "Fiumalbi"></ref> e in seguito ad altri alti prelati che si succedettero negli anni. Nel [[1552]] la chiesa passò in commenda alla famiglia sanminiatese Grifoni, che vi fecero subentrare, a partire dal [[1565]], l'[[Ordine di Santo Stefano papa e martire|Ordine dei cavalieri di Santo Stefano]].<ref name = "Lemut, Manfredi, Renzoni"></ref><ref name = "Fiumalbi"></ref>
Quest'opera, ritenuta però adeguata dall'amministrazione, valse al Maestri l'incarico per il restauro delle ex carceri dette "delle Debite", oggi Palazzo delle Debite.<ref name=":0" />
Con la soppressione dell'ordine da parte del granduca [[Pietro Leopoldo]] nel [[1798]], la chiesa divenne parrocchia.<ref name = "Fiumalbi"></ref>
 
Nell'[[XIX secolo|Ottocento]] furono apportati diversi restauri, ma l'edificio subì importanti danneggiamenti durante la [[seconda guerra mondiale]] e pertanto fu nuovamente restaurato tra il [[1949]] ed il [[1952]]; proprio a seguito degli interventi postbellici furono demoliti gli ambienti monastici, i chiostri, il campanile e gran parte degli edifici che si trovavano in aderenza alla chiesa, presso la [[cappella di Sant'Agata]], l'unica struttura rimasta.<ref name = "Diddi"></ref><ref name = "Bettini"></ref>
== Note ==
<references />
 
Nel 2012 è stata chiusa a causa delle condizioni precarie della copertura.<ref>{{Cita news|url=http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2012/01/19/news/tetto-a-rischio-chiuso-il-duomo-vecchio-1.3086232|titolo=Tetto a rischio, chiuso il “Duomo Vecchio”|pubblicazione=Il Tirreno|data=20 gennaio 2012|accesso=2019-02-28}}</ref> Dall'ottobre 2016 è iniziato il restauro finanziato dalla [[Conferenza Episcopale Italiana|CEI]], [[Unicoop Firenze]], [[Fondazione Pisa]]<ref>{{Cita web|url=http://www.fondazionepisa.it/index.php?id=247&lang=it&anno=2015&settore=137&sottosettore=140|titolo=Fondazione Pisa - Progetti finanziati - 2015|sito=www.fondazionepisa.it|accesso=2019-02-28}}</ref> e anche grazie ad una campagna di ''[[crowdfunding]]''.<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/16_giugno_16/a-pisa-c-duomo-salvare-crowdfunding-san-paolo-ripa-arno-eppela-unicoop-firenze-93770614-33ce-11e6-b8e9-6b78a4af30ec.shtml|titolo=A Pisa c’è un Duomo da salvare. Crowdfunding per San Paolo|pubblicazione=Corriere.it|data=16 giugno 2016|accesso=28 febbraio 2019}}</ref><ref>{{cita web|https://www.eppela.com/it/projects/9161-sostieni-san-paolo|Sostieni San Paolo - in crowdfunding su Eppela}}</ref><ref>{{Cita news|autore=|url=http://pisainformaflash.it/notizie/dettaglio.html?nId=26088|titolo=La rinascita di San Paolo a Ripa D'Arno.|pubblicazione=PisaInformaFlash.it|data=8 marzo 2016|accesso=15 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160309102251/http://pisainformaflash.it/notizie/dettaglio.html?nId=26088|dataarchivio=9 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref> Nel maggio 2018 è terminato il restauro<ref>{{Cita news|url=http://www.pisatoday.it/cronaca/restauro-chiesa-san-paolo-ripa-arno.html|titolo=Chiesa San Paolo a Ripa d'Arno: restauro concluso|pubblicazione=PisaToday|data=5 maggio 2018|accesso=2019-02-28}}</ref> e nel marzo 2019 è ripresa l'attività religiosa.<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/canale_viaggiart/it/regione/toscana/2019/02/27/riapre-chiesa-ultramillenaria-a-pisa_80afe24d-a230-42db-8296-8e935a100b12.html|titolo=Riapre chiesa ultramillenaria a Pisa - ViaggiArt|sito=ANSA.it|data=2019-02-27|lingua=it|accesso=2019-02-28}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.pisatoday.it/cronaca/riapertura-chiesa-san-paolo-ripa-arno-pisa-cerimonia.html|titolo=Festa per San Paolo a Ripa d'Arno: la chiesa torna alla città|pubblicazione=PisaToday|data=4 marzo 2019|accesso=2019-03-04}}</ref>
== Bibliografia ==
 
==Descrizione==
*
[[File:San_paolo_a_ripa_d'arno,_interno_04.jpg|thumb|left|Interno]]
La struttura è a [[Crux commissa|croce egizia]] (o commissa) absidata, a tre [[Navata|navate]] con cupola all'incrocio del [[transetto]].
 
All'esterno, nel rivestimento marmoreo a fasce bicrome sono reimpiegati [[marmi]] romani, che tuttavia non seguono tutto il perimetro della chiesa, lasciando intuire la presenza dell'attiguo convento dei frati, oggi scomparso, sul lato meridionale dell'edificio.
 
[[File:Brogi, Carlo (1850-1925) - n. 20533 - Pisa - Interno della Chiesa di S. Paolo a Ripa d'Arno.jpg|thumb|right|Interno in una fotografia storica di Carlo Brogi]]
La facciata è a due spioventi, con [[lesene]], cinque archi ciechi a racchiudere oculi o losanghe e tre portali nel registro inferiore. Nel registro superiore vi sono tre ordini di logge, con [[Cornice marcapiano|cornici marcapiano]] scolpite ed esili colonnine ed [[archi a tutto sesto]]. Fu realizzata quasi interamente tra il 1148 e il 1665, ma completata solo all'inizio del [[XIV secolo]].<ref name = "Lemut, Manfredi, Renzoni"></ref><ref name = "Fiumalbi"></ref><ref name = "Bettini"></ref>
 
All'interno, il braccio longitudinale è articolato in tre [[Navata|navate]] e sette [[Campata|campate]] per mezzo di colonne e archi lievemente acuti ed illuminato da sottili finestre che si aprono nelle mura spesse del [[cleristorio]] (in alto) e delle navate laterali (in basso ai lati). Il soffitto è costituito da una leggera orditura lignea a vista sia nella navata centrale che in quelle laterali.
 
Il [[fonte battesimale]], l'[[acquasantiera]] e la scultura con il ''battesimo di Cristo'' sono aggiunte moderne. Si segnalano invece:
* [[Sarcofago romano]] del [[IV secolo]], con l'effigie al centro dei due consorti ivi sepolti e riutilizzato come tomba [[medioevo|medievale]] per seppellirvi Burgundio, noto giurista dell'epoca;
* Secondo capitello sinistro con la raffigurazione di ''San Pietro e San Paolo'';
* ''Crocifisso'' su tavola del [[XII secolo|XII]] (testa) e [[XIII secolo]] (resto del corpo);
* Affreschi di [[Buonamico Buffalmacco|Buffalmacco]] della prima metà del [[XIV secolo]] sull'ultimo pilastro sinistro prima della crociera, raffiguranti ''San Bartolomeo'' (rivolto verso la facciata) e ''San Francesco d'Assisi'' (rivolto verso l'abside);
* ''Madonna col Bambino e santi'' di [[Turino Vanni]] ([[1397]]) nel transetto sinistro.
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
* [[Cappella di Sant'Agata]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sulla|b_etichetta=disposizione fonica dell'organo a canne}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://web.rete.toscana.it/Fede/|Fonte: scheda nei "Luoghi della Fede", Regione Toscana}}
 
{{Chiese toscane}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|architettura|cattolicesimo|Toscana}}