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=== L'idea di costruire una nuova chiesa ===
L'idea di ampliare la chiesa si rintraccia già all'interno del sopracitato documento del 1922, quando il parroco afferma che, vista la capienza ridotta, sarebbe stato opportuno costruire due cappelle laterali. Nel difficile periodo che seguì alla prima guerra mondiale non fu però possibile aprire nessun cantiere, a causa della generale situazione di disagio e relativa povertà in cui versava la popolazione. L'arrivo della seconda guerra mondiale allontanò ulteriormente l'inizio di ogni possibile lavoro, ma il parroco, sempre Dalla Zanna, non abbandonò per questo la proposta. Alla fine della guerra infatti, l'idea riemerse prepotentemente, anche perché legata ad un voto fatto a Sant'Antonio sotto i bombardamenti del '44.<ref name=":1" /> Nel 1946, durante la messa del 15 febbraio, venne finalmente benedetto il primo materiale da utilizzare per ampliare la chiesa. L'intervento di ammodernamento vero e proprio avvenne però solo nel [[1948]],<ref name=":0" /> dopo diversi mesi di ricerca del materiale e di raccolta dei fondi necessari.
=== La realizzazione della chiesa nuova ===
Dalla Zanna affidò i lavori di ampliamento a degli operai disoccupati che lavoravano a turno gratuitamente. Essendo questi non salariati, ma semplicemente ricompensati in diversi modi dalla parrocchia, dopo un'anonima denuncia nel '49 il cantiere ricevette una visita dell'Ispettorato del Lavoro. Le operazioni di accertamento fermarono il progetto per alcuni mesi, ma appena si risolsero esso riprese rapidamente. Nell'ottobre dello stesso anno il parroco annota infatti il completamento della copertura di coro, cappelle anteriori e del corridoio che porta alla canonica. Dai disegni tratti dal progetto originale si nota un cambiamento davvero importante: a differenza dell'edificio antico, la chiesa nuova è costruita in direzione nord-sud e non est-ovest. Il 21 novembre 1950 il vescovo di Padova Girolamo Bortignon aprì finalmente la chiesa al culto, anche se non tutti gli interni erano ancora stati completati (è presente solo l'altare maggiore, peraltro provvisorio). A quell'altezza temporale, nonostante le offerte e le donazioni dei fedeli a sostegno del progetto, Dalla Zanna registra un debito di 1.900.000 £. Un po' per la fatica e un po' per le questioni economiche, l'anno dopo i lavori registrarono un rallentamento, concentrandosi solo sull'aggiunta degli elementi necessari al culto. Mancavano ancora l'intonaco, i pavimenti, le pitture e gli ornamenti, ma la crescente consistenza del debito non permetteva di procedere. Dopo molte richieste, nel 1952 Dalla Zanna riuscì ad ottenere un finanziamento di 900.000 £ dalla Direzione Generale del Fondo per il Culto, soldi che gli permisero di alleviare un po' la pressione economica che gravava sulla parrocchia. Nel 1954 furono probabilmente eseguite, da pittore ignoto, le decorazioni del soffitto che rappresentano i quattro evangelisti. L'anno dopo, in seguito alla morte di Dalla Zanna, la parrocchia passò nelle mani di don Giovanni Barba, che si ritrovò con una chiesa quasi praticamente finita, ma ancora molti debiti da pagare.
==Interno==
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