Francesco Hayez: differenze tra le versioni

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In tal senso, la pittura di Hayez è particolarmente emblematica. Accostandosi al repertorio mitologico e storico, lo stile di Hayez è molto vicino alla sensibilità romantica, che egli però reinterpreta alla luce di una temperie spiccatamente classicheggiante e accademica. Questa posizione intermediaria fra il classicismo e il romanticismo, le due posizioni dicotomiche di quella veemente diatriba che segnò l'Ottocento, ebbe un ruolo decisivo per la fortuna della produzione hayeziana, che in questo modo esercitò un'autorevole influenza sulla pittura ottocentesca e sul gusto estetico italiano. Quest'ultimo, a differenza del modello d'Oltralpe, risultava infatti ancora sottoposto alle limitazioni assoggettate dall'adesione al repertorio mitologico e al canone classico; nella sua prima maturità, Hayez riflette questo gusto, risentendo delle influenze esercitate da Canova e Raffaello Sanzio. Lo stesso non si può dire per i soggetti: all'ambientazione storica (efficacissima formula espressiva) Hayez sottese l'idea dell'Italia unita, in una cornice di propaganda capillare che coinvolse anche il [[melodramma]], all'epoca molto popolare, e la musica di [[Giuseppe Verdi]].<ref name=gm/>
{{Tripla immagine|sinistra|Francesco Hayez 034.jpg|184|ConteRitratto del conte colonnello Francesco Teodoro Arese Lucini in carcere.JPGjpg|187|Francesco Hayez 033.jpg|179|Francesco Hayez, ''Ritratto di Cristina di Belgiojoso-Trivulzio'' (1832); olio su tela, 136×101 cm|Francesco Hayez, ''Ritratto del Conte Arese in carcere'' (1828); olio su tela|Francesco Hayez, ''Venere che scherza con due colombe'' (1830); olio su tela, 183×137 cm}}
Le primissime opere dell'Hayez sono caratterizzate da un gusto moderato e da uno stile limpido, il quale si risolve nei felici cromatismi adottati che - grazie ad accattivanti giochi di colore - si fondono con il resto degli elementi del dipinto in un sobrio equilibrio visivo. Come già accennato, tra l'altro, le scelte cromatiche dell'Hayez erano spesso dei veri e propri veicoli allegorici, con i quali egli poté provvedere alla diffusione quasi subliminale degli ideali risorgimentali: il quadro che meglio risponde a questa visione è ''Il bacio'', dove marcatissima è l'allusione al [[bandiera d'Italia|Tricolore italiano]], che si manifesta grazie ai suggerimenti cromatici delle vesti dei due amanti.<ref name=gm/>