I Robot: differenze tra le versioni

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Inizialmente Parsons e Woolfson proposero all'Arista di pubblicare ''Tales of Mystery II'', ma l'etichetta rifiutò l'idea non volendo avere in catalogo i diritti solo della seconda parte di un opera, essendo ''Tales'' di un'altra etichetta, pertanto si puntò ad un album non collegato al precedente<ref>{{Cita web|url = https://www.the-alan-parsons-project.com/i-robot|titolo = The Alan Parsons Project, I Robot, memories.|data = 2021|accesso = 21 giugno 2021}}</ref>.
 
=== Concept ===
L'album viene strutturano come un concept avente quale tema dominante i robot. Originariamente il concept doveva riferirsi alla classica storia di [[Isaac Asimov]] ''[[Io, Robot (Asimov)|Io, Robot]]'', Woolfson aveva incontrato Asimov per esporgli il progetto e questi ne era rimasto entusiasta, ma poiché aveva venduto i diritti alcuni anni prima ad una TV per la realizzazione di un film, il titolo dell'album venne leggermente modificato, eliminando la virgola, e il tema e i testi vengono realizzati per essere più genericamente riferiti ai robot, piuttosto che specifici per l'universo di Asimov. Pertanto il concept finale rappresenta in generale il tema dell'intelligenza umana contro l'intelligenza artificiale<ref>{{Cita web|url = https://www.the-alan-parsons-project.com/i-robot|titolo = The Alan Parsons Project, I Robot.|data = 2021|accesso = 17 giugno 2021}}</ref>.
{{Citazione|Io Robot. La storia dell'ascesa della macchina e del declino dell'uomo, che paradossalmente è coinciso con la sua scoperta della ruota... e un avvertimento che il suo breve dominio su questo pianeta probabilmente finirà, perché l'uomo ha cercato di creare un robot a sua immagine.|Dal booklet dell'album ''I Robot'', 1977|I robot. The story of the rise of the machine and the decline of man, which paradoxically coincided with his discovery of the wheel... and a warning that his brief dominance of this planet will probably end, because man tried to create robot in his own image.|lingua=en}}
 
=== Pubblicazione e vendite ===
L'album viene pubblicato nel giugno del [[1977]], in contemporanea all'uscita del film di [[George Lucas]] ''[[Guerre stellari (film)|Star Wars]]'' e pochi mesi prima di ''[[Incontri ravvicinati del terzo tipo]]'' di [[Steven Spielberg]], raccoglie quindi un immediato successo raggiungendo subito la nona posizione nelle classifiche USA ed aggiudicandosi il [[disco di platino]] per aver superato il milione di copie vendute. L'album entra nelle top ten di numerose nazioni toccando il picco del secondo posto in [[Germania]], [[Spagna]] e [[Nuova Zelanda]]<ref>{{Cita web|url = https://charts.nz/showitem.asp?interpret=The+Alan+Parsons+Project&titel=I+Robot&cat=a|titolo = Charts.org.|data = |accesso = 3 aprile 2021|dataarchivio = 30 novembre 2020|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20201130133857/https://charts.nz/showitem.asp?interpret=The+Alan+Parsons+Project&titel=I+Robot&cat=a|urlmorto = no}}</ref>. Il successo sarà tale che in diverse nazioni all'uscita dell'album successivo ''[[Pyramid]]'', nel maggio del [[1978]], I Robot sarà ancora in classifica, come in Germania dove vi rimane per 102 settimane. Sulla scia del successo viene realizzato anche il primo videoclip del Project per il brano ''I Wouldn't Want to Be Like You''<ref>{{Cita web|url = https://www.youtube.com/watch?v=qOwFVowEugQ|titolo = The Alan Parsons Project - I Wouldn't Want to Be Like You.|data = 14 novembre 2013|accesso = 14 febbraio 2021}}</ref>.
 
=== Strumenti ===
Parsons e Woolfson utilizzano in ''I Robot'' molti dei rari strumenti elettronici e ausili tecnici disponibili nella metà degli anni 70. Tra questi vi sono il sintetizzatore Yamaha CS-80, un organo elettronico portatile ed il sequenziatore Synthi A, che Parsons aveva utilizzato anche nelle fasi di registrazione di [[The Dark Side of the Moon]] dei [[Pink Floyd]]. Inoltre sia Parsons che Woolfson utilizzano il campionatore analogico chiamato Projectron, ideato da Parsons e [[Roger Waters]] e costruito da Keith O. Johnson. Il Projectron aveva una tastiera e suonava su nastro multi-traccia, assomigliava a un [[Mellotron]] ma con una migliore qualità del suono. Molto utilizzato l'accompagnamento orchestrale, insolito per il progressive rock dell'epoca, presente in sei brani.
 
=== Stile musicale ===
Lo stile musicale dell'album è fortemente dominato dal progressive rock con influenze dalla musica [[soul]], [[funk]] e [[disco music|disco]], soprattutto in brani come "''I Robot''", "''I Wouldn't Want To Be Like You''" e "''The Voice''", mescolato con alcune influenze elettroniche e [[synth pop]]. La combinazione di tecniche di editing avanzate e l'utilizzo dei sintetizzatori di ultima generazione, abbinati alla professionalità ed inventiva di Parsons riescono a sfociare in un album che dai critici viene considerato il migliore del ''The Alan Parsons Project''. In particolare il suono dell'album, levigato all'estremo dal perfezionismo di Alan Parsons, fa sì che I Robot abbia un registro acustico impeccabile, seguito da una qualità musicale sorprendente. A distanza di più di 40 anni, il suono ineguagliabile della strumentale di apertura dell'album dimostra che certe opere musicali possono essere immuni al passare del tempo, ''I Robot'' infatti potrebbe benissimo passare per un album registrato nel 21º secolo. Sicuramente l'obiettivo, raggiunto, del The Alan Parsons Project era proprio quello di resistere alle mode e al passare del tempo.