James A. Garfield: differenze tra le versioni

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=== La carriera politica ===
Nel [[1859]] fu eletto deputato Repubblicano dell'Ohio alla [[Camera dei rappresentanti (Stati Uniti d'America)|Camera dei Rappresentanti]].<ref>[http://www.ohiohistorycentral.org/w/James_A._Garfield James A. Garfield] da Ohio History Central</ref> Dal [[1863]] fino al [[1880]] fu senatore al [[Senato (Stati Uniti d'America)|Senatosenato degli Stati Uniti]]. Nel [[1876]] scoprì una nuova dimostrazione del [[Teorema di Pitagora]],<ref>{{PlanetMath|GarfieldsProofOfPythagoreanTheorem|Garfield's proof of Pythagorean theorem}}</ref> che utilizzausa un [[trapezio]], mentre era membro della Camera dei Rappresentanti.<ref>{{en}} [http://www.pbs.org/teachers/mathline/concepts/president/activity2.shtm Pythagoras and President Garfield] su PBS TeacherSource</ref>
 
=== L'elezione a presidente e l'assassinio ===
Nel [[1880]] fu eletto presidente, come leadercapo del [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicanorepubblicano]]. Si insediò alla [[Casa Bianca]] il 4 marzo [[1881]], ma vi rimase solo fino al 2 luglio. Quel giorno, mentre si recava in visita ad Orange, un avvocato disoccupato, [[Charles J. Guiteau]], gli sparò in una stazione ferroviaria di [[Washington]], ferendolo gravemente. Morì due mesi dopo, il 19 settembre [[1881]], a Elberon, un quartiere di [[Long Branch (New Jersey)|Long Branch]], nel [[New Jersey]]. La lunga agonia e la morte furono causate anche da infezioni trasmesse dai medici, i quali, senza precauzioni di [[sterilizzazione (igiene)|sterilizzazione]], arrivarono a infilare le dita nelle ferite per cercare di estrarre i [[proiettile|proiettili]].<ref>{{en}} Amanda Schaffer, ''[https://www.nytimes.com/2006/07/25/health/25garf.html A President Felled by an Assassin and 1880's Medical Care]'', [[New York Times]], 25 luglio 2006</ref>
 
I funerali di stato si svolsero a Washington alla presenza di oltre 70.000 persone. In seguito il feretro si spostò in treno a [[Cleveland]], dove oltre 150.000 persone (più dell'intera popolazione della città all'epoca) resero omaggio alla salma del presidente. La bara era ornata anche dadi una corona di fiori inviata dalla [[Vittoria del Regno Unito|Regina Vittoria]]. Venne sepolto presso il [[Lake View Cemetery (Cleveland)|Lake View Cemetery]] di [[Cleveland]], [[Ohio]].
 
== Le ipotesi sull'omicidio ==
Le ragioni dell'attentato sono attribuite al fatto che Guiteau aveva chiesto al Segretario di Stato, James Blaine, di essere nominato console degli Stati Uniti a Parigi, ma ciò gli era stato negato. Guiteau si attendeva una ricompensa per un comizio a favore di Garfield che diceva di aver tenuto in campagna elettorale, a suo parere determinante per l'elezione. È accertato che aveva scritto il discorso, ma non ci sono prove che lo avesse pronunciato in pubblico. Inoltre, se ciò avvenne, è improbabile che fosse stato determinante per l'elezione. Vistasi respinta la richiesta, Guiteau insistette ancora, ma Blaine gli vietò di tornare alla Casa Bianca.
 
Considerandosi tradito, Guiteau acquistò una pistola [[Bull Dog revolver|Webley Bulldog calibro 44]], si esercitò nell'usarla e pedinò il presidente per settimane, aspettando l'occasione. Subito dopo l'assassinio (sparò quattro colpi, due dei quali a segno), Guiteau disse più volte: «Sono uno ''stalwart'' degli ''stalwart''! L'ho fatto io e voglio essere arrestato! Ora Arthur è presidente!»<ref>Gli Stalwart erano una fazione del partito Repubblicano attiva nella seconda metà dell'Ottocento, a cui aderiva anche Chester A. Arthur. In inglese ''stalwart'' significa forte, gagliardo, ma anche sostenitore politico.</ref> (gli ''stalwart'' erano una corrente del Partito Repubblicano, particolarmente favorevole alla nomina a cariche pubbliche di attivisti di partito). Ciò fece nascere il sospetto, rivelatosi infondato, che il vicepresidente [[Chester Arthur]] o suoi sostenitori fossero coinvolti nell'assassinio di Garfield.<ref>Doyle, Burton T.; Swaney, Homer, ''Lives of James A. Garfield and Chester A. Arthur'', R. H.Darby, Washington, 1881. ISBN 0-10-457546-8.</ref>.
 
== L'appartenenza alla massoneria ==