«Era così evidente l'intento persecutorio contro il comandante partigiano che, nel 1958, il presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, decretò la commutazione della pena in dieci anni di reclusione.»<ref>[http://www.anpi.it/donne-e-uomini/francesco-moranino/ biografia] ANPI: Francesco Moranino.</ref>
E' da rilevare peraltro che non ci fu nessuna commutazione di pena da parte del presidente Gronchi, abensì favore diche Moranino. Egli godette infatti degli effetti della cosiddetta "amnistia Azara" (dal nome del guardasigilli [[Antonio Azara]] che la propose), approvata ai tempi del [[governo Pella]] il 18 settembre [[1953]] per tutti i reati politici commessi entro il 18 giugno [[1948]]. Vi furono compresi i reati commessi nel secondo dopoguerra italiano, arrivando a oltre tre anni dalla fine della guerra<ref>D.P.R. 19 dicembre 1953, n. 922.</ref>. Moranino - condannato tre anni dopo - poté comunque usufruire di uno sconto di pena grazie a tale provvedimento, e la sua condanna all'ergastolo fu commutata già in fase processuale a dieci anni di prigione<ref>{{cita news | titolo = Ventimila detenuti usciranno dal carcere | pubblicazione = [[La Stampa]] | città = Torino | data = 19 dicembre 1953 | p = 5 | citazione = Per i reati politici, invece, nel caso di coloro che si sono resi responsabili di fatti da inquadrarsi negli eventi bellici, l'ergastolo viene ridotto a dieci anni e la pena superiore a 20 anni di reclusione viene ridotta a 2 anni, mentre viene interamente condonata se la pena è stata inferiore a 20 anni. (...) Moranino, (...) non essendo mai stato arrestato, potrebbe essere certo di godere della propria libertà solo nel caso venisse condannato ad una pena inferiore ai vent'anni di reclusione}}.</ref><ref>{{cita news | titolo = Per Moranino condanna all'ergastolo ridotta a dieci anni di reclusione | autore = [[Giovanni Giovannini]] | pubblicazione = [[La Stampa]] | città = Torino | data = 22 aprile 1956 | p = 8}}.</ref>.