Virus (informatica): differenze tra le versioni

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{{F|sicurezza informatica|giugno 2016}}
[[File:Computer virus code, x86-specific, ASM.png|thumb|Virus che ha infettato un file [[Portable Executable|PE]] in linguaggio [[assembly]] ]]
[[File:Stoned-virus-hexacode.png|thumb|Stoned Code]]
Un '''virus''', in [[informatica]], è un [[software]] appartenente alla categoria dei [[malware]] che, una volta eseguito, infetta dei [[file]] in modo da fare copie di se stesso, generalmente senza farsi rilevare dall'[[utente]]. Il termine viene usato per un programma che si integra in qualche codice eseguibile (incluso il sistema operativo) del sistema informatico vittima, in modo tale da diffondersi su altro codice eseguibile quando viene eseguito il codice che lo ospita, senza che l'utente ne sia a conoscenza.
 
Coloro che creano virus sono detti ''virus writer'' o {{cnSenza fonte|''[[hacker]]''}}, che sfruttano le vulnerabilità ([[exploit]]) di un [[sistema operativo]] arrecando danni al sistema, rallentando o rendendo inutilizzabile il dispositivo infetto. I virus comportano comunque un certo spreco di risorse in termini di [[RAM]], [[CPU]] e spazio sul [[disco fisso]]. Come regola generale si assume che un virus possa danneggiare direttamente solo il software della macchina che lo ospita, anche se esso può indirettamente provocare danni anche all'[[hardware]], ad esempio causando il surriscaldamento della CPU mediante [[overclocking]], oppure fermando la ventola di raffreddamento. La parola è spesso erroneamente utilizzata in [[sineddoche]] per parlare di [[malware]]. Ne è un esempio il diffuso termine ''[[antivirus]]''.
 
== Storia ==
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Il termine ''virus'' venne adottato la prima volta da [[Fred Cohen]] ([[1984]]) della [[University of Southern California]] nel suo scritto ''Experiments with Computer Viruses'' (Esperimenti con i virus per computer), dove questi indicò [[Leonard Adleman]] come colui che aveva adattato dalla [[biologia]] tale termine. La definizione di virus era la seguente:
 
«Un virus informatico è un programma che ricorsivamente ed esplicitamente copia una versione possibilmente evoluta di sé stesso».<ref>{{Cita news|url=http://www.hwupgrade.it/articoli/sicurezza/1424/virus-e-antivirus-l-eterna-lotta-fra-il-bene-e-il-male_2.html| titolo=Breve storia dei virus informatici| editore=www.hwupgrade.it}}</ref>
| titolo=Breve storia dei virus informatici| editore=www.hwupgrade.it}}</ref>
 
Ma il termine era già stato utilizzato prima. Nel [[1972]] [[David Gerrold]] scrisse un romanzo di [[fantascienza]] ''[[La macchina di D.I.O.]]'' (''When H.A.R.L.I.E. was One''), dove è presente una descrizione di un programma per computer chiamato ''[[VIRUS]]'' che adotta il medesimo comportamento di un virus. Nel [[1975]] [[John Brunner]] scrisse il romanzo ''Codice 4GH'' (''The Shockwave Rider'') in cui sono descritti programmi chiamati ''tapeworms'' che si infiltrano nella rete con lo scopo di cancellare tutti i dati. Nel [[1973]] la frase "virus del computer" era stata usata nel film ''[[Il mondo dei robot]] (Westworld)''. Il termine ''virus del computer'' con il significato corrente è inoltre presente anche nell'albo a fumetti ''[[X-Men|Uncanny X-Men]]'' n. 158, pubblicato nel [[1982]]. Si può dunque affermare che Cohen fece per primo uso della parola virus solo in campo accademico, dato che questa era già presente nella lingua parlata.
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La diffusione di massa di Internet nella fine degli anni 90 determina la modifica delle tecniche di propagazione virale: non più floppy, ma [[worm]] che si diffondono via e-mail. Tra i worm di maggior spicco antecedenti al 2000: [[Melissa (informatica)|Melissa]], [[Happy99]] e [[Bubbleboy]], il primo worm capace di sfruttare una falla di [[Internet Explorer]] e di autoeseguirsi da [[Outlook Express]] senza bisogno di aprire l'allegato.<ref name="hwupgrade.it"/>
 
Nel 2000 il famoso ''[[ILOVEYOU |I Love You]]'' che dà il via al periodo degli [[script virus]], i più insidiosi tra i virus diffusi attraverso la posta elettronica perché sfruttano la possibilità, offerta da diversi programmi come Outlook e Outlook Express di eseguire istruzioni attive (dette ''script''), contenute nei messaggi di posta elettronica scritti in [[HTML]] per svolgere azioni potenzialmente pericolose sul computer del destinatario. I virus realizzati con gli script sono i più pericolosi perché possono attivarsi da soli appena il messaggio viene aperto per la lettura. ''I Love You'' si diffuse attraverso la posta elettronica in milioni di computer di tutto il mondo, al punto che per l'arresto del suo creatore, un ragazzo delle Filippine, dovette intervenire una squadra speciale dell'[[Federal Bureau of Investigation|FBI]]. Era un messaggio di posta elettronica contenente un piccolo programma che istruiva il computer a rimandare il messaggio appena arrivato a tutti gli indirizzi contenuti nella rubrica della vittima, in questo modo generando una specie di [[catena di sant'Antonio]] automatica che saturava i server di posta.<ref>{{Cita news | url=http://www.questotrentino.it/2000/11/I_love_you.htm| titolo=“I love you”: un virus targato Microsoft | editore=www.questotrentino.it}}</ref>
 
Dal 2001 si è registrato un incremento di ''worm'' che, per diffondersi, approfittano di falle di programmi o sistemi operativi senza bisogno dell'intervento dell'utente. L'apice nel 2003 e nel 2004: ''[[SQL Slammer|SQL/Slammer]]'', il più rapido worm della storia - in quindici minuti dopo il primo attacco, Slammer aveva già infettato metà dei server che tenevano in piedi internet mettendo fuori uso i bancomat della [[Bank of America]], spegnendo il [[numero unico di emergenza 911|servizio di emergenza 911]] a [[Seattle]] e provocando la cancellazione per continui inspiegabili errori nei servizi di biglietteria e check-in di alcune compagnie aeree<ref>{{Cita news | url=http://mobile.ilsole24ore.com/solemobile//esplosonews.jsp?uuid=cbbb3d5a-b6e1-11dd-bb4d-604737b5fe8c | titolo=Anche il virus ha un lato buono | editore=Il Sole 24ore.com | urlmorto=sì }}</ref>; ed i due ''worm'' più famosi della storia: ''Blaster'' e ''Sasser''.<ref name="hwupgrade.it"/> Nel giugno 2009 è nata una nuova tipologia di virus che ha come bersaglio sistemi informatici industriali, il primo virus di questa nuova tipologia è stato [[Stuxnet]] che ha preso di mira i sistemi [[SCADA]].
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== I virus in Linux ==
{{cnSenza fonte|In Linux, ad oggi non c'è stata una grandissima diffusione di virus in quanto grazie al meccanismo dei [[Permessi (Unix)|permessi]] dei sistemi [[multiutente]] a cui [[Linux]] appartiene, le infezioni si limitano esclusivamente all'utente che possiede il file infetto con un impatto sull'intero sistema estremamente ridotto.}} Uno dei primi virus (un [[Trojan (informatica)|trojan]], per la precisione) per [[Linux]], di nome Bliss, doveva infatti essere installato ed essere eseguito in modalità [[superutente]] (root); L'[[hacker]] britannico [[Alan Cox]] lo definì "un giocattolo".<ref>http://math-www.uni-paderborn.de/~axel/bliss/alan_analysis.txt</ref>
 
== Altre minacce informatiche ==
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{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Virus informatici| ]]