Jacob Burckhardt: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Bibliografia |
m Bot: aggiunto portale:biografie e modifiche minori |
||
Riga 31:
[[Nietzsche]], suo allievo ed amico, dopo aver letto "Der Cicerone" si pronunciò in modo favorevole e citò l'opera in alcuni suoi scritti. Grazie alla pubblicazione del Cicerone ottenne una cattedra presso l'[[Università di Zurigo]], dove insegnò dal [[1855]] fino al [[1858]].
Alla fine di quell'anno fu richiamato dall'[[Università di Basilea]] che gli "restituì" il posto di professore di storia; entusiasta, si rimise al lavoro e nel [[1860]] pubblicò una delle sue opere più importanti "''La civiltà del Rinascimento in Italia''", in cui formulò una netta separazione e antiteticità fra il periodo [[medioevale]], definito oscurantista, e il rinnovamento rinascimentale<ref name = "M">{{Cita libro |autore = AA.VV. |titolo = Le Muse |volume = 2 |città = Novara |editore = [[De Agostini]] |anno = 1964 |pagina = 489 |sbn = IT\ICCU\RAV\0082182}}</ref>. L'opera incontrò consensi, ma fu anche criticata, per esempio dal filologo e storico tedesco [[Konrad Burdach]], nell'opera ''Dal Medio Evo alla Riforma'', in cui si sosteneva la tesi opposta, ossia della continuità tra Medio Evo e Rinascimento.
Molto approfondita fu l'analisi del [[Rinascimento]], l'epoca da lui preferita; l'opera non ebbe però grande seguito e vendette meno di duecento copie. Tuttavia, il suo Autore non si perse d'animo, e nel [[1867]] diede alle stampe "''Storia del Rinascimento in Italia''", opera che doveva comprendere un'analisi della [[scultura]], [[pittura]] e [[architettura]] rinascimentali, anche se fu pubblicata con riferimento alla sola architettura.
Riga 107:
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|arte|biografie|filosofia|storia}}
[[Categoria:Studenti dell'Università di Bonn]]
|