Dopo la vittoria del britannico [[Nigel Mansell]] ai danni di Emerson Fittipaldi nel [[1993]] molti la interpretarono come dimostraz.dimostrazione dell'evidente superiorità dei piloti non americani. Nel [[1995]] la CART incluse molte più gare, visto l'enorme successo. Nello stesso anno però [[Tony George]], proprietario dell'[[Indianapolis Motor Speedway]], in disaccordo con gli organizzatori della CART, pensò di riportare nello USAC nuove gare e denominò il vecchio USAC [[Indy Racing League]] (IRL). La stampa la registrò come scissione, incidendo enormemente su questo errore mediatico in tutto il motorsport che ricorda il 1996 come ''la scissione'', mai avvenuta visto che in America coesistevano già due (2) campionati dal 1979. La forza iniziale dello USAC rinominato IRL consisteva nella gara che da sola, per undici stagioni dal 1985 al 1995 ruotava attorno alla 500 miglia di [[Indianapolis]]. Il nuovo USAC nei primi anni non riuscì ad imitare i successi della CART, ma la CART reagì creando la [[U.S. 500]] nel [[Michigan International Speedway]], da disputarsi lo stesso giorno della Indy 500. Questo indebolì maggiormente entrambe le categorie a vantaggio della [[NASCAR]]. Nel [[2003]] molti team decisero di passare alla IRL e la CART finì in bancarotta. La società fu liquidata e messa in vendita. Gli ex proprietari della CART [[Gerald Forsythe]], [[Paul Gentilozzi]] e [[Kevin Kalkhoven]] crearono la OWRS (Open Wheel Racing Series) e nel [[2004]] ricomprarono la CART, che festeggiò la stagione numero 25 nello stesso anno con il nome Champ Car.