Olivetti Programma 101: differenze tra le versioni
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L''''Olivetti Programma 101''' (sigla '''P101''') è una [[calcolatrice]]<ref group="AP">Alcune delle fonti, in linea, con la documentazione del fabbricante, preferiscono il [[neologismo]] degli [[anni 1960|anni sessanta]] "calcolatore".Il tradizionale lemma "calcolatrice" e' invece preferibile perche':<ol><li><u> tradizionalmente "calcolatore" era riservato alle persone mentre "calcolatrice" indicava anche le macchine da calcolo</u> (vedi a tale proposito {{cita libro|curatore=Salvatore Battaglia|titolo=[[Grande dizionario della lingua italiana]]|volume=2|pagina=530}} oppure {{cita libro|autore=G. Devoto|autore2=G.C. Oli|titolo=Dizionario della lingua italiana|editore=Le Monnier|anno=1971|pagina=355}})</li><li><u>Quando indica una macchina, "calcolatore" indica esclusivamente i grandi computer</u>, allora indicati come "calcolatori elettronici" ( vedi {{Cita|Perotto (1995)|p. 36}}, oppure {{cita libro|curatore=Salvatore Battaglia|titolo=Grande dizionario della lingua italiana|volume=8|pagina=629}} al punto 9 del lemma "istruzione", o infine il {{cita web|url=https://dizionario.internazionale.it/parola/calcolatore|titolo=calcolatore nel 'Nuovo dizionario italiano De Mauro'}}) Solo come aggettivo e' attestato nel senso generale di "relativo a macchina o congegno che serve a fare calcoli" (es. [[regolo calcolatore]])</li><li><u>I progettisti stessi della macchina scelgono il genere femminile</u>, parlando sempre di ''La'' (calcolatrice) ''Programma 101'', per sottolinearne le caratteristiche di piacevolezza d'uso (vedi {{Cita|Perotto (1995)|p. 36}}</ol>L'uso del genere maschile e' un espediente linguistico utilizzato dal costruttore a fini di [[marketing]] e ripreso anche da chi vorrebbe fare della macchina un computer.</ref> da tavolo programmabile<ref name="Soresini" /><ref name="museoscienza">{{cita web|url=https://www.museoscienza.org/it/collezioni/oggetti/Olivetti-P101|titolo=Calcolatore programmabile da tavolo Olivetti Programma 101|sito=[[Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci]]}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.historicalcollections.deib.polimi.it/collezioni/informatica-collezioni/olivettip101-2/olivettip101-app/|titolo=Olivetti Programma 101 - Polimuseo|sito=[[Politecnico di Milano]]}}</ref><ref name="chm">{{Cita web|url=https://www.computerhistory.org/timeline/1965/|titolo=Timeline of computer history - 1965|sito=Computer History Museum}}</ref>definita da molti ''"Desktop Computer"'' che l'ha portata ad essere considerata il '''primo Personal Computer''' della storia<ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/cultura/2019/04/05/news/quando-la-olivetti-invento-il-pc-e-conquisto-new-york-1.35214967|titolo=Quando la Olivetti inventò il pc e conquistò New York|sito=lastampa.it|data=2019-04-05|lingua=it-IT|accesso=2021-06-05}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.wired.it/attualita/tech/2017/03/03/p101-olivetti-triennale/|titolo=Olivetti P101, il primo pc da tavola torna in funzione con Arduino|sito=Wired|data=2017-03-03|lingua=it|accesso=2021-06-05}}</ref>.
Sviluppata dalla ditta italiana [[Olivetti]] negli anni tra il [[1962]] e il [[1964]] e prodotta tra il 1965 e il 1971. Presentata per la prima volta alla grande esposizione dei prodotti per ufficio BEMA di New York nell'ottobre 1965, fu progettata dall'[[ingegnere]] [[Pier Giorgio Perotto]] (in omaggio al quale assunse il soprannome di '''Perottina''') insieme a [[Giovanni De Sandre]] e [[Gastone Garziera]].<ref>{{Cita|Perotto (1995)|p. 41}}.</ref> Il designer [[Mario Bellini]]
La Programma 101 all'epoca del lancio era considerata da alcuni osservatori la prima calcolatrice da tavolo [[Programmazione (informatica)|programmabile]] prodotta su larga scala.<ref name="businessweek" /><ref name="wallstreetjourn" />. Storicamente è confrontata con le prime calcolatrici programmabili da tavolo, ''Mathatron'' (1963)<ref>{{Cita pubblicazione|rivista=Computers and Automation|volume=13|numero=6|anno=1963|pagina=36|url=http://bitsavers.org/magazines/Computers_And_Automation/196306.pdf|via=bitsavers.org|titolo=Products and services|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|titolo=The Mathatron|rivista=Computers and Automation|volume=14|numero=4|anno=1964|pagina=43|url=http://bitsavers.org/magazines/Computers_And_Automation/196403.pdf|via=bitsavers.org|lingua=en}}</ref> e ''Mathatron II'' (1965)<ref>{{Cita pubblicazione|rivista=Datamation|volume=11|numero=10|anno=1965|pagina=18|url=http://bitsavers.org/magazines/Datamation/196510.pdf|via=bitsavers.org|titolo=Pubblicita' della ''Mathatronics 8-48|lingua=en}}</ref> dell'azienda americana Mathatronics, {{sf|che però differentemente dalla P101 non utilizzava condizioni logiche interattive}} e non disponeva di base di una memoria di archiviazione
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