Bernie Ecclestone: differenze tra le versioni
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|Attività2 = ex pilota automobilistico
|Nazionalità = britannico
|PostNazionalità = , che ha contribuito a trasformare la Formula 1 in un'entità commerciale altamente redditizia.<ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2007/marzo/12/Bernie_pilota_del_business_verso_ce_0_070312020.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121105052133/http://archiviostorico.corriere.it/2007/marzo/12/Bernie_pilota_del_business_verso_ce_0_070312020.shtml|titolo=Bernie, il pilota del business verso la Nba della Formula 1|editore=[[Corriere della Sera]]|data=12 marzo 2007|urlmorto=sì|dataarchivio=5 novembre 2012}}</ref>
|Immagine = Bernie Ecclestone 2012 Bahrain (cropped).jpg
|Didascalia = Bernie Ecclestone nel [[2012]]
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Al momento attuale gli aspetti commerciali della Formula 1 sono controllati dalla società ''SLEC Holdings'' basata a [[Baliato di Jersey|Jersey]], che ''a cascata'' controlla le altre società fino a ''Formula One Management'', la società operativa. Di SLEC ([[acronimo]] di [[Slavica Ecclestone]], moglie di Bernie) la famiglia Ecclestone possiede il 25% attraverso la società ''Bambino Holdings'', mentre il 75% delle quote è nelle mani di tre banche ([[Bayerische Landesbank]], [[Lehman Brothers]] e [[J.P. Morgan Chase]], unite nella società ''Speed Investments'') che sono state ottenute nel [[2002]] dopo il fallimento del gruppo multimediale di [[Leo Kirch]], che aveva investito anche nella Formula 1. Ciò nonostante, grazie a una rete di patti tra soci, al sistema delle [[Scatole cinesi (finanza)|scatole cinesi]] e a contestate nomine di consiglieri d'amministrazione, Ecclestone ha praticamente il pieno controllo del gruppo di società.
Contro questa situazione, che impedirebbe alle banche di capitalizzare adeguatamente l'investimento da cui desiderano uscire, sono in corso battaglie giudiziarie che hanno avuto il primo verdetto il 6 dicembre [[2004]] quando una corte inglese ha sentenziato in favore delle banche aprendo la strada a una possibile estromissione di Ecclestone dal controllo della Formula 1. Le banche hanno infatti annunciato che in futuro continueranno la via giudiziaria, nel 2014 Bernie si dimette dalla FOM e il processo si è tenuto a fine aprile del 2014.<ref name= Dimissioni />
Il 24 gennaio [[2017]] Ecclestone abbandona definitivamente il controllo della F1 in favore del manager statunitense [[Chase Carey]].<ref name=":0">{{Cita web|url=https://news.sky.com/story/bernie-ecclestone-not-deposed-f1-replacement-chase-carey-says-10741358|titolo=Bernie Ecclestone not 'deposed', F1 replacement Chase Carey says|sito=Sky News|lingua=en|accesso=12 marzo 2019}}</ref>
== Dettagli personali ==
Ecclestone possiede una notevole fortuna personale, valutata in più di due miliardi di [[sterlina inglese|sterline]] dal giornale inglese ''Sunday Times'', che ne fa uno degli uomini più ricchi del [[Regno Unito]] e, per questo, sempre presente in varie "classifiche" a tale riguardo. Nel corso del [[1997]] si è trovato al centro di uno scandalo riguardante un suo contributo per un milione di sterline al [[Partito Laburista (Regno Unito)|Partito Laburista]], subito prima delle elezioni che avrebbero portato al potere [[Tony Blair]]. Quando il governo Blair legiferò per cambiare alcune leggi atte ad irrigidire le sponsorizzazioni da parte delle multinazionali del tabacco, risparmiando la Formula 1, il caso esplose e rimase acceso fino a quando il partito non decise di restituire tale donazione.<ref>{{Cita web |url= http://www.f1web.it/?p=12548|titolo= Ecclestone dovunque, pure in politica: la spinta a Mosley e il contributo a Blair|accesso=9 giugno 2012|data=6 giugno 2010|editore = F1WEB.it}}</ref>
Nel settembre del [[2007]], è diventato, insieme a [[Flavio Briatore]], l'azionista di maggioranza del [[Queens Park Rangers Football Club|Queens Park Rangers]]. Club che, all'acquisto, militava nella [[Football League One|League One]] e di cui i due manager si sono accollati 15 milioni di euro di debiti. La gestione Briatore-Ecclestone è stata successivamente raccontata dalla BBC in un film-documentario nel 2012.<ref>{{Cita web |url=http://www.f1web.it/?p=12175|titolo=Briatore, il piano quadriennale dei Queens Park Rangers: adesso è un film|editore=F1WEB.it|accesso=12 maggio 2012}}</ref>
Ecclestone si è sposato la prima volta nel [[1952]] con Ivy Bamford, con cui in seguito ha divorziato. Da questo matrimonio, è nata la figlia Deborah, che successivamente ha avuto un figlio rendendolo nonno. Il nipote a sua volta ha avuto un figlio, pertanto Ecclestone è anche bisnonno.
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Nel [[2008]], a seguito dello scandalo nella Formula 1 dei filmini porno di [[Max Mosley]], il quale si faceva frustare a sangue da prostitute travestite da SS naziste e da deportate, documentate in mondo visione, Ecclestone dichiarò: "''Se qualcuno mi avesse raccontato tutto senza prove avrei trovato difficile crederci. Ammesso che sia tutto vero, ciò che accade nella sfera privata riguarda solo le persone. Non penso che questo influisca sullo sport. Conoscendo Max, questo potrebbe essere uno scherzo"''<ref>{{Cita web|url=http://www.motorsportblog.it/post/4258/ecclestone-incredulo-per-la-serata-luci-rosse-di-mosley|titolo=dichiarazione di Ecclestone sulle orge naziste|autore=|editore=|data=|accesso=}}</ref>''.'' Ecclestone dichiarò l'anno dopo che [[Adolf Hitler]] "''poteva comandare molta gente e sapeva far funzionare le cose"''<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.timesonline.co.uk/tol/sport/formula_1/article6633340.ece|titolo=Hitler? He got things done, says Formula One chief Bernie Ecclestone|editore=[[The Times]]|data=4 luglio 2009}}</ref>. Ecclestone sostiene che la [[democrazia]] non ha fatto granché bene per molti paesi, [[Inghilterra]] compresa, e afferma di preferire i [[totalitarismo|regimi totalitari]] a quelli democratici, criticando la ''debolezza'' dei rappresentanti politici di questi ultimi che devono sempre preoccuparsi di rendere conto ai loro elettori per ciò che decidono e fanno (in tal proposito pensa invece che il suo amico [[Max Mosley|Mosley]] sarebbe un ottimo primo ministro).
Sempre nel senso della sua preferenza per i regimi degli ''uomini forti'' muove anche critiche al [[führer]] tedesco, proprio perché alla fine ''si è perso'' e non è stato in grado di essere un ''buon dittatore''. Al contrario afferma che è stata una terribile idea quella di liberarsi di [[Saddam Hussein]], come pure del regime dei [[Talebani]], perché costoro erano gli unici che potevano controllare i loro popoli. Qualche giorno più tardi arrivano, scritte di suo pugno, sul medesimo giornale, le sue pubbliche scuse in cui afferma di essere stato un idiota.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.timesonline.co.uk/tol/comment/columnists/guest_contributors/article6652501.ece|titolo=I was a fool to talk about admiring Hitler|editore=[[The Times]]|data=7 luglio 2009}}</ref>
== Onorificenze ==
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