Polimetilmetacrilato: differenze tra le versioni
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Il PMMA possiede un ottimo grado di biocompatibilità con i tessuti umani, viene per questo usato nella produzione di [[lente intraoculare|lenti intraoculari]] per la cura della [[cataratta]]. Anche le prime [[lente a contatto|lenti a contatto]] rigide in materiale plastico erano realizzate con questo polimero, oggi quasi completamente rimpiazzato da materiali gas-permeabili. Alcuni tipi di lenti a contatto morbide sono invece realizzate con polimeri simili, dove però il monomero acrilico ospita sulla sua struttura uno o più gruppi ossidrile, in modo da rendere il polimero idrofilo, come ad esempio il pHEMA ([[polidrossietilmetacrilato]])
In [[ortopedia]] il PMMA è usato come "cemento" per fissare impianti, per rimodellare parti di osso perdute o "riparare" vertebre fratturate ([[Vertebroplastica percutanea|vertebroplastica]]). Viene commercializzato in forma di polvere da miscelare al momento dell'uso con metacrilato di metile (MMA) liquido per formare una pasta che indurisce gradualmente. Nei pazienti trattati in questo modo, l'odore del metacrilato di metile può essere percepibile nel loro respiro. Benché il PMMA sia biocompatibile, l'MMA è una sostanza [[irritante]]. Anche le [[otturazione (odontoiatria)|otturazioni dentali]] sono realizzate con un "cemento" analogo. In [[chirurgia estetica]], iniezioni di microsfere di PMMA sotto pelle vengono usate per ridurre rughe e cicatrici.
Il PMMA è un materiale sensibile alla corrente che lo attraversa e perciò viene utilizzato anche nell'industria microelettronica nei processi di [[litografia elettronica]].
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