Guelta Zemmur: differenze tra le versioni

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'''Guelta Zemmur''', anche '''Guelta Zemmour''' o '''Gueltat Zemmour''', in [[lingua berbera|berbero]] ''stagno degli olivi'', è un centro abitato del [[Sahara Occidentale]] prossimo al [[muro marocchino]].
 
Guelta Zemmur<ref>[{{Cita web |url=http://members.virtualtourist.com/vt/s/?m=6&l.q=22a8ae |titolo=Una raccolta di fotografie dal sito virtual turist] |accesso=3 novembre 2006 |dataarchivio=30 settembre 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070930182736/http://members.virtualtourist.com/vt/s/?m=6&l.q=22a8ae |urlmorto=sì }}</ref> è vicina al confine [[Mauritania|mauritano]], con un percorso interrotto in quanto fra il Muro marocchino e il confine c'è la zona controllata dal [[Fronte Polisario]] e dalla [[Repubblica Democratica Araba dei Sahraui]] (RASD). Entrò a far parte ufficialmente della zona occupata dal [[Marocco]] nel settembre [[1985]] con la costruzione del quinto muro marocchino. Fa parte dell'interno della regione del [[Río de Oro]]. Nei suoi dintorni ci sono più centri abitati.
 
Guelta Zemmur è una [[daira]] della [[wilaya]] di [[Laayoune]].
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Guelta Zemmur fu occupato dall'esercito marocchino il 19 aprile [[1976]], fu una base delle [[Forze armate marocchine]]. Pur essendo presidiata dall'esercito marocchino fu sede di numerose e sanguinose battaglie. A fine marzo [[1981]], a Guelta Zemmur, un comandante del Fronte Polisario [[Lahbib Ayoub]] (o ''Lahbib Sidi Ahmed Lahbib Aouba'') abbatté con dei lanciarazzi un [[C-130]], due bombardieri F5 e un elicottero dell'armata marocchina. Un'ultima sanguinosa battaglia fu combattuta il 13 ottobre dello stesso anno. Come rappresaglia, l'aviazione marocchina bombardò [[Bou Lanouar]] ed iniziò un'importante controffensiva.
 
Attualmente Guelta Zemmour è una zona militare vietata ai turisti ed ai civili e rappresenta uno dei punti più importanti del muro marocchino, nella base si trova un'importante antenna satellitare<ref>[{{Cita web |url=http://members.virtualtourist.com/m/5beaa/22a8ae/ |titolo=Foto della base e delle antenne di comunicazione] |accesso=3 novembre 2006 |dataarchivio=30 settembre 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070930165312/http://members.virtualtourist.com/m/5beaa/22a8ae/ |urlmorto=sì }}</ref> e funziona da centro per le comunicazioni per le truppe dell'intera regione. È una delle zone più pesantemente minate.
 
[[Sidi]] [[Mohammed Daddach]], è nato qui nel [[1957]]. Raggiunse il Fronte Polisario nel [[1973]] e fu fatto prigioniero nel [[1976]]. Fu arruolato di forza nella gendarmeria marocchina, disertò e fu condannato a morte. Dal 1980 è incarcerato con altri prigionieri politici [[sahrawi]] [[indipendenza|indipendentisti]].