Assistente sociale: differenze tra le versioni
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Con la diffusione del [[cristianesimo]], a causa del complesso apparato amministrativo che molti vescovi si ritrovarono a gestire, fu necessario affiggere un albo, che comprendeva i nominativi di donne, principalmente vedove o diaconesse, selezionate secondo determinati requisiti e che non si occupavano solo di elemosine, bensì di «tutti i problemi connessi con l'[[indigenza]] così come si intende il servizio sociale»<ref>Colagiovanni E., 1960, Il servizio sociale, Malipiero, Bologna, 1960, pag. 34</ref>.
Le vedove erano alle dirette dipendenze dei diaconi anch'essi dediti al servizio della carità. Nel [[787]] d.c. fu fondato a Milano il primo brefotrofio<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/brefotrofio/ Brefotrofio nell'Enciclopedia Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Durante il [[medioevo]] i servi della gleba venivano nutriti e curati dal feudatario locale mentre con l'avvento dell'età moderna a causa dell'abolizione dei feudi nasceva il lavoro salariato. Sempre durante il medioevo occorre accennare alla fioritura di monasteri che diventano sempre più un punto di riferimento per i poveri in fuga delle campagne. A partire dal XV secolo, che chiude l'avvio a una nuova fase economica, i governi locali tentano di regolare l'economia a discapito dei gruppi di interesse quali le gilde e le corporazioni..
Con l'avvento dello Stato moderno (l'uomo diventa cittadino come soggetto di diritto e non più suddito come soggetto spirituale) e l'estensione dell'industria manifatturiera, il lavoro divenne usurante e si estesero anche al resto d'Europa i principi dell'ideologia liberale e del controllo sociale della [[povertà]] che «negli anni '40 era un problema di ordine pubblico, e negli anni '60 questione sociale»<ref>Moricola G., L'industria della carità, Napoli, Liguori, 1994, p.4</ref>. Quindi venne autorizzata una politica custodialistica il cui costo doveva gravare sui poveri stessi: sorsero una serie di edifici tra cui ospizi, manicomi e case di lavoro da cui le persone non potevano più licenziarsi. La secolarizzazione cioè il processo di trasformazione delle forme di vita religiosa a quella di tipo laica, fu accelerata con la soppressione degli ordini religiosi, prima e dopo la [[rivoluzione francese]], e dal movimento illuminista che insisteva sul diritto all'assistenza, sulla proibizione dell'elemosina e sul mutamento della carità privata all'assistenza pubblica.
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