Patrick Depailler: differenze tra le versioni
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===Vetture sport===
L'impegno di Depailler nelle vetture sport fu sporadico. L'esordio nel [[Campionato internazionale sportprototipi]] avvenne nel [[Campionato internazionale sportprototipi 1967|1967]] con
Nel [[Campionato internazionale sportprototipi 1968|1968]] colse il terzo posto nella 1000 km di Monza. Il suo copilota fu [[André de Cortanze]].<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,10/articleid,0119_01_1968_0100_0010_7618420/|formato=pdf|accesso=25 settembre 2020|lingua=|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=26 aprile 1968|titolo=Hawkins-Hobbs vincono la 1000 Km di Monza Killy (in coppia con Guichet) è decimo|pagina=10|autore=Michele Fenu}}</ref> Giunse sesto a Monza anche nel 1969. Depailler fu protagonista di un incidente con la Ford di Kelleners, al centesimo, e ultimo giro, della gara. Dopo un urto fra le due vetture, la Alpine del francese colpì la scarpata che costeggiava il tracciato, alla ''Curva del Serraglio''. Depailler venne portato all'Ospedale di Niguarda per la frattura di una costola.<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,17/articleid,0125_01_1969_0098_0017_24818399/|formato=pdf|accesso=25 settembre 2020|lingua=|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=26 aprile 1969|titolo=Siffert-Redman trionfano a Monza
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Nel [[Campionato europeo di Formula 2 1972|1972]] la Tecno passò a gareggiare in Formula 1; l'Elf si associò quindi alla scuderia ''John Coombs''. Nel Gran Premio di Pau Depailler conquistò il primo podio nella categoria, il secondo posto. Concluse la stagione con altri due secondi posti (nella gara di Pergusa la vittoria assoluta andò a [[Henri Pescarolo]], pilota senza la possibilità di iscrivere punti nel campionato), e altri tre arrivi nei punti, tanto da chiudere la stagione al terzo posto. In stagione Depailler impiegò sia una March che un'Alpine
L'anno [[Campionato europeo di Formula 2 1973|successivo]] Depailler si confermò ancora terzo nella classifica generale. Ottenne cinque podi, conquistando 9 punti
La consacrazione per il pilota transalpino avvenne nel [[Campionato europeo di Formula 2 1974|1974]], quando passò al team ufficiale [[March Engineering|March]], sempre però sostenuto dalla sponsorizzazione della Elf.<ref name=march74/> In quell'anno il francese accompagnò la sua partecipazione alla Formula 2 all'impegno nel Campionato mondiale di Formula 1 con la [[Tyrrell]]. Depailler vinse quattro gare, ottenendo 9 punti anche nel ''Kanonloppet'', corso a Karlskoga, ove giunse secondo alle spalle di [[Ronnie Peterson]], pilota graduato che non poteva iscrivere punti nel campionato.
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Depailler ottenne la sua seconda, e ultima, vittoria nel mondiale, in [[Gran Premio di Spagna 1979|Spagna]]. Partito in prima fila, alle spalle di Laffite, prese subito il comando della gara, che non cedette fino al termine. A questo punto del campionato Depailler si trovava in testa alla classifica mondiale, a pari punti con [[Gilles Villeneuve]].<ref>{{cita news|titolo=In Spagna ritorna a brillare la stella della Ligier|data=30 aprile 1979|accesso=26 settembre 2012|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|pagina=17}}</ref> In [[Gran Premio del Belgio 1979|Belgio]] sfiorò ancora la ''pole position'', battuto di solo 7 centesimi ancora dal compagno Laffite. In qualifica Depailler fu vittima anche di un'uscita dal tracciato, ove rovinò la sua monoposto.<ref>{{cita news|url=|titolo=Ligier al vertice, Lauda litiga|data=13 maggio 1979|pagina=21|accesso=27 settembre 2012|lingua=|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> In gara battagliò a lungo con Laffite, quando, al giro 46, mentre era in testa, fu costretto, dall'afflosciamento di una gomma, a un'uscita di pista. Oltre al ritiro il francese subì anche la frattura della mano destra, infortunio che mise in dubbio la sua presenza al [[Gran Premio di Monaco 1979|Gran Premio di Monaco]].<ref>{{cita news|url=|titolo=In Belgio tocca a Scheckter vincere con la Ferrari|data=14 maggio 1979|pagina=17|accesso=28 settembre 2012|lingua=|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> Depailler riuscì a partecipare alla gara del Principato. Partito in seconda fila, rovinò la sua gara con un testacoda al ventiseiesimo giro, mentre era quarto, dopo essere stato messo sotto pressione da [[Didier Pironi]]. Il francese della Ligier chiuse comunque quinto. In realtà, a causa del regolamento del campionato, per cui valevano solo i migliori 4 risultati delle prime 8 gare, Depailler si trovò a scartare i due punti conquistati a Monaco. Depailler contava 20 punti validi, contro i 30 di Scheckter, in testa al campionato.<ref>{{cita news|titolo=Dal ritiro di Villeneuve all'assalto di Regazzoni|data=29 maggio 1979|accesso=1º ottobre 2012|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|pagina=13}}</ref>
La stagione si presentava ancora aperta per Depailler, quando, il 3 giugno, mentre si esercitava in [[deltaplano]] fu vittima di un incidente che compromise la sua stagione. Mentre provava a [[Clermont Ferrand]], infatti, sbagliò a calcolare la traiettoria del suo volo avvicinandosi troppo al [[Puy de Dôme (vulcano)|Puy de Dôme]] tanto da non riuscire più a virare in tempo.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Spiegato l'errore di Depailler|rivista=Autosprint|editore=Conti Editore|città=San Lazzaro di Savena|numero=24|data=12 giugno 1979|
====Alfa Romeo (1980)====
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Al mattino le Alfa Romeo di Depailler e di [[Bruno Giacomelli]] avevano avuto problemi . Il francese chiese a Giacomelli di testare la sua vettura, ma il pilota bresciano non riscontrò nessun problema evidente. Successivamente Depailler salì sulla monoposto approntata per Giacomelli.<ref name=giac>{{cita web|url=https://www.clubitalia.it/40-anni-senza-patrick/|accesso=24 settembre 2020|sito=clubitalia.it|titolo=40 anni senza Patrick|autore=Luca Delli Carri|data=}}</ref>
La vettura, per cause mai chiarite, anche se fu poi ipotizzata la rottura di una minigonna (o di una sospensione anteriore, problema già riscontrato sulla vettura),<ref name=giac/> uscì di pista alla ''Ostkurve'' a circa {{M|260|u=km/h}}, colpendo le barriere al termine della via di fuga, con un angolo di quasi 90°, carambolando e ribaltandosi.<ref name=ger80>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1980/allemagne.aspx|accesso=1° settembre 2020|lingua=fr|sito=statsf1.com|titolo=8. Allemagne 1980}}</ref><ref name=giac/> La scuderia ipotizzò anche
Il pilota fu estratto in gravissime condizioni. Con le gambe quasi amputate, il cranio e il braccio destro fratturati, Depailler presentava pure un'imponente perdita di sangue, tanto che i medici gli praticarono una trasfusione prima che il fosse portato alla Clinica Universitaria di [[Heidelberg]], ove alle 13 morì ufficialmente<ref name=ger80/> per una frattura cranica e per numerose emorragie interne.<ref>{{cita news|titolo=Dramma in F.1: Depailler ucciso dall'Alfa|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=2 agosto 1980|accesso=26 gennaio 2013|pagina=17|autore=}}</ref> All'esterno della curva, tra la pista e il guardrail, non erano ancora state posate reti di protezione. Le reti, ancora disposte nei rotoli, erano appoggiate contro il guardrail, pronte per essere fissate per la gara.<ref>{{cita news|titolo=Depailler con le reti si sarebbe salvato?|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|data=2 agosto 1980|accesso=29 gennaio 2013|pagina=25|autore=}}</ref> Depailler fu il terzo a perire sul tracciato tedesco nel 1980, dopo [[Markus Höttinger]], deceduto il 13 aprile, nel corso di una gara di Formula 2, e il motociclista Orene Kamlot.<ref>{{cita news|titolo=DETALLES DEL
ACCIDENTE|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|data=2 agosto 1980|accesso=15 settembre 2020|pagina=31|autore=}}</ref>
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==Riconoscimenti==
Nel 1974 venne premiato con la medaglia
Nel 2016 una ricerca svolta presso l'Università di Sheffield, che cercava di stabilire il pilota più forte nella storia del campionato mondiale di Formula 1, sterilizzando l'influenza relativa delle vetture guidate, posizionava Depailler al trentacinquesimo posto.<ref>{{cita web|titolo=The Top 50 F1 drivers of all time, regardless of what they were driving |autore=Mike Hanlon|data=12 maggio 2016|accesso=23 dicembre 2017 |url=https://newatlas.com/computer-modelled-top-50-f1-drivers-of-all-time/43147/ |sito=newatlas.com|lingua=en}}</ref>
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