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*Il film è stato girato in diversi quartieri di [[Napoli]], e nelle località di [[Torre del Greco]], [[Torre Annunziata]], [[Portici]], [[Ercolano]], [[Castellammare di Stabia]] e [[Castel Volturno]] ([[Provincia di Caserta|CE]]) presso la frazione di [[Villaggio Coppola]] Pinetamare. Il grande regista [[Dino Risi]], padre di Marco venne a mancare al termine della prima settimana di riprese, sabato 7 giugno 2008. Per volere di Marco le riprese non sono state interrotte. La produzione ha voluto far dedicare la pellicola da Marco Risi alla memoria del padre.
*Il pullman usato per la [[Strage di Torre Annunziata|strage del circolo dei pescatori]] non era un semplice pullman bianco ma uno della linea "Napoli-Scafati" di colore blu.
*Alcune delle automobili non corrispondono all'epoca dei fatti; ad esempio si nota più di una volta un'[[Alfa Romeo 33]] di seconda serie, prodotta a partire dal 1990, alla quale è stata apposta molto inverosimilmente la targa di colore nero con scritte arancio/bianche, in vigore fino al 1985 (anno dell'ambientazione del film).
*Nella scena in cui Siani incontra il sindaco sul cancello della villa di quest'ultimo si nota che il sindaco (interpretato da Ennio Fantastichini) indossa una maglietta "griffata" con il marchio di un cane bassotto, marchio napoletano (''[[Harmont & Blaine]]'') fondato solo nel 1986.
*Per ben due volte viene indirettamente inquadrata (con l'etichetta al lato opposto, ma nettamente distinguibile) la birra ''[[Corona (birra)|Corona]]'' come bevanda dell'attore principale, nella prima scena addirittura con uno spicchio di limone, moda molto in voga oggi, ma non nel 1985, infatti in Italia la ''Corona'' arriva nel 1989, distribuita dall'azienda genovese [[Biscaldi]] fino al 2007, quando il nuovo distributore diventa la [[Carlsberg]].
*La scena iniziale all'interno delle cucine del ristorante dove si sta celebrando il banchetto per la Prima comunione del figlio di [[Valentino Gionta]] è una trasposizione di ___location di una effettiva riunione della «cupola camorristica» avvenuta qualche tempo prima a [[Nola]] nel rifugio di [[Carmine Alfieri]], da tempo latitante: il boss, anche da uomo libero non è mai andato oltre i confini di [[Nola]]: la sua prima volta a Roma è stata da detenuto ormai «pentito», quando venne tradotto al carcere di Rebibbia per essere presente al processo che si svolgeva in quell'aula bunker.
*La strage del «circolo pescatori» nel film viene ambientata in un bar di [[Torre del Greco]] per la palese e rimarcata avversione degli abitanti del rione «Carceri» di [[Torre Annunziata]] alla presenza della troupe cinematografica in loco. Soltanto la scena finale della fuga di Valentino Gionta viene girata a Torre Annunziata, proprio di fronte al porto.
*Valentino Gionta alla strage del circolo pescatori nel film ascolta per radio una partita (Verona-Napoli); in realtà non ascoltava la partita, ma musica da una radio del circolo, mentre provvedeva a pagare gli stipendi settimanali agli affiliati al suo clan camorristico. Durante le fasi cruciali della strage, nella vicina chiesa dell'Annunziata, sempre in via Bertone, si stavano celebrando una serie di cerimonie religiose per battesimi e prime Comunioni. Molti dei bambini interessati erano figli di esponenti del clan.