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*Nella scena in cui Siani incontra il sindaco sul cancello della villa di quest'ultimo si nota che il sindaco (interpretato da Ennio Fantastichini) indossa una maglietta "griffata" con il marchio di un cane bassotto, marchio napoletano (''[[Harmont & Blaine]]'') fondato solo nel 1986.
*Per ben due volte viene indirettamente inquadrata (con l'etichetta al lato opposto, ma nettamente distinguibile) la birra ''[[Corona (birra)|Corona]]'' come bevanda dell'attore principale, nella prima scena addirittura con uno spicchio di limone, moda molto in voga oggi, ma non nel 1985, infatti in Italia la ''Corona'' arriva nel 1989, distribuita dall'azienda genovese Biscaldi fino al 2007, quando il nuovo distributore diventa la [[Carlsberg]].
*La scena iniziale all'interno delle cucine del ristorante dove si sta celebrando il banchetto per la Prima comunione del figlio di [[Valentino Gionta]] è una trasposizione di ___location di una effettiva riunione della «cupola camorristica» avvenuta qualche tempo prima a [[Nola]] nel rifugio di [[Carmine Alfieri]], da tempo latitante: il boss, anche da uomo libero non è mai andato oltre i confini di [[Nola]]: la sua prima volta a [[Roma]] è stata da detenuto ormai «pentito», quando venne tradotto al [[carcere di Rebibbia]] per essere presente al processo che si svolgeva in quell'aula bunker.
*La strage del «circolo pescatori» nel film viene ambientata in un bar di [[Torre del Greco]] per la palese e rimarcata avversione degli abitanti del rione «Carceri» di [[Torre Annunziata]] alla presenza della troupe cinematografica in loco. Soltanto la scena finale della fuga di Valentino Gionta viene girata a Torre Annunziata, proprio di fronte al porto.
*Valentino Gionta alla strage del circolo pescatori nel film ascolta per radio una partita (Verona-Napoli); in realtà non ascoltava la partita, ma musica da una radio del circolo, mentre provvedeva a pagare gli stipendi settimanali agli affiliati al suo clan camorristico. Durante le fasi cruciali della strage, nella vicina chiesa dell'Annunziata, sempre in via Bertone, si stavano celebrando una serie di cerimonie religiose per battesimi e prime Comunioni. Molti dei bambini interessati erano figli di esponenti del clan.
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