Large Hadron Collider: differenze tra le versioni

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[[File:LHC.svg|thumb|upright=1.4|L'acceleratore di adroni, con i suoi punti sperimentali e i suoi pre-acceleratori. I fasci di ioni cominciano il percorso agli [[acceleratore lineare|acceleratori lineari]] (in figura sono indicati con '''p''' e '''Pb'''). Continuano quindi il loro cammino nel [[Proton Synchrotron|Sincrotrone di Protoni]] ('''PS'''), nel [[Super Proton Synchrotron|Grande Sincrotrone di Protoni]] ('''SPS''') e giungono nell'anello esterno del diametro di circa 25 km. Sono stati indicati in giallo i quattro [[rivelatore|rivelatori]] '''ATLAS''', '''CMS''', '''LHCb''', '''ALICE'''.]]
I componenti più importanti dell'acceleratore sono 1232 [[magnete|magneti]] [[Superconduttività|superconduttori]] a bassa temperatura, che hanno un campo intenso circa 8 [[Tesla]]<ref>https://www.asimmetrie.it/magneti-dal-superfreddo</ref> . Sono realizzati in lega di [[niobio]] e [[titanio]] e sono raffreddati alla temperatura di circa 2 [[Kelvin|K]] (circa -271 [[Grado Celsius|°C]]), utilizzando [[elio]] liquido.
 
La macchina accelera due fasci che circolano in direzioni opposte, all'interno dei tubi a vuoto. I fasci collidono in quattro punti lungo il percorso, dove il tunnel si allarga per lasciare spazio a grandi vani che ospitano i rivelatori. I quattro principali rivelatori di particelle sono [[ATLAS]], di forma toroidale, il [[Compact Muon Solenoid|Solenoide compatto per muoni]], [[LHCb]], e [[ALICE]], un collisore di ioni. I rivelatori utilizzano tecnologie diverse e operano intorno al punto in cui i fasci collidono. Nelle collisioni vengono prodotte numerose [[particella elementare|particelle]], le cui proprietà vengono misurate dai rivelatori e inviate al centro di calcolo. Tra gli scopi principali degli studi vi è la ricerca di tracce dell'esistenza di nuove particelle.
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}}</ref> ma persero la causa. In seguito, nel settembre 2008, un gruppo di ricercatori, con a capo Markus Goritschnig, si è rivolto alla Corte Europea dei diritti dell'uomo per fermare l'esperimento, in quanto potrebbe produrre un pericoloso buco nero, ma la Corte Europea ha respinto la richiesta<ref>[http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/scienza_e_tecnologia/big-bang-test/corte-bigbang/corte-bigbang.html Repubblica.it]</ref>, in quanto secondo gli scienziati del [[CERN]] gli scenari proposti sono "altamente improbabili".
 
Il 20 giugno 2008, l'''LHC Safety Assessment Group'' (LSAG), il team che si occupa della valutazione di rischio per l'LHC, ha pubblicato un nuovo rapporto sulla sicurezza, che va ad aggiornare quello del 2003<ref>Si veda il [http://lsag.web.cern.ch/lsag/LSAG-Report.pdf report] del [[CERN]] e la [http://lhc2008.web.cern.ch/LHC2008/documents/LSAG.pdf presentazione] di Michelangelo Mangano.</ref>, nel quale riafferma ed estende le precedenti conclusioni riguardo al fatto che ''"le collisioni provocate dal LHC non presentano alcun pericolo e non vi è motivo di preoccupazione"''.<ref name=SummarySafety>{{en}}"[https://public.web.cern.ch/public/en/LHC/Safety-en.html The safety of the LHC]". CERN 2008 (CERN website).</ref><ref name="LSAGreport-arXiv">{{en}}Ellis J, [[Gian Francesco Giudice|Giudice G]], Mangano ML, Tkachev I, Wiedemann U (LHC Safety Assessment Group) (20 June 2008). ''[http://lsag.web.cern.ch/lsag/LSAG-Report.pdf Review of the Safety of LHC Collisions]''. [https://cdsweb.cern.ch/record/1111112?ln=fr CERN record]. [[arXiv:0806.3414]].</ref><ref name="LSAGreportStrangelets-arXiv">{{en}}Ellis J, [[Gian Francesco Giudice|Giudice G]], Mangano ML, Tkachev I, Wiedemann U (LHC Safety Assessment Group) (20 June 2008). ''[https://cern.ch/lsag/LSAG-Report_add.pdf Review of the Safety of LHC Collisions: Addendum on Strangelets]''.</ref> Il rapporto del LSAG è stato quindi revisionato e vagliato dal ''CERN's Scientific Policy Committee'',<ref name="SPCreport2008">{{en}}CERN Scientific Policy Committee (2008). ''[https://indico.cern.ch/getFile.py/access?contribId=20&resId=0&materialId=0&confId=35065 SPC Report on LSAG Documents]''. [https://cdsweb.cern.ch/record/1113558?ln=fr CERN record].</ref>, un gruppo di scienziati esterni che offre consulenza al CERN.<ref name=SummarySafety/><ref name=NYT_080621>{{en}}Overbye, Dennis. (21 June 2008). "[https://www.nytimes.com/2008/06/21/science/21cernw.html Earth Will Survive After All, Physicists Say]". ''The New York Times''.</ref><ref>{{Cita news|url=https://web.archive.org/web/20080909191904/http://press.web.cern.ch/press/PressReleases/Releases2008/PR05.08E.html|titolo=CERN Council looks forward to LHC start-up|data=20 giugno 2008}}</ref> Il 5 settembre 2008, il documento del LSAG, ''"Review of the safety of LHC collisions"'', è stato pubblicato sul ''Journal of Physics G: Nuclear and Particle Physics''.<ref name="LSAGreport">{{Cita pubblicazione|nome1=John|cognome1=Ellis|nome2=Gian|cognome2=Giudice|nome3=Michelangelo|cognome3=Mangano|nome4=Igor|cognome4=Tkachev|titolo=Review of the safety of LHC collisions|rivista=Journal of Physics G: Nuclear and Particle Physics|data=1º novembre 2008|issn=0954-3899,1361-6471|ppp=115004|volume=35|numero=11|doi=10.1088/0954-3899/35/11/115004|nome5=Urs|cognome5=Wiedemann|cognome6=LHC Safety Assessment Group}}</ref>
 
In questo lavoro, quelli del LSAG ammettono che alcuni mini buchi neri prodotti dal LHC potrebbero, a differenza di quelli prodotti dai raggi cosmici, avere una velocità inferiore alla velocità di fuga terrestre, ma sostengono comunque che LHC è sicuro, estendendo l'analogia dei raggi cosmici non solo alla Terra, ma anche agli altri corpi celesti. Infatti nell'universo esistono corpi molto densi, come le stelle di neutroni, che hanno una velocità di fuga talmente elevata da intrappolare anche i mini buchi neri prodotti dai raggi cosmici; l'elevata vita media di una stella di neutroni, che viene continuamente bombardata dai raggi cosmici, smentisce la pericolosità dei mini buchi neri prodotti dai raggi cosmici, e dunque, per analogia, anche di quelli prodotti dal LHC.