Stoccafisso: differenze tra le versioni
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[[File:Stocco di Mammola - lavorazione artigianale 023.jpg|thumb|Lavorazione artigianale dello Stocco di Mammola]]
Il pesce stocco (''u pisci stòccu'') o ''stocco'', costituisce la base di molti piatti tipici delle province di [[Città metropolitana di Messina|Messina]] e [[Città metropolitana di Reggio Calabria|Reggio Calabria]]. In Sicilia fu introdotto dai Normanni, "eredi dei Vichinghi", già
La Calabria per l’importazione del merluzzo secco a partire dal XVI secolo faceva riferimento al [[porto di Napoli]] (allora capitale del [[Regno delle due Sicilie]]), dal quale con piccole imbarcazione raggiungeva
Con il [[Terremoto di Messina del 1908|terremoto dello Stretto del 1908]] la tradizione dello stoccafisso venne rinnovata, grazie alle navi norvegesi che arrivarono al porto di Messina a soccorrere le popolazioni di Messina e di Reggio, portando con sé anche il loro famoso prodotto
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====Ricette locali====
La materia prima, lo stoccafisso, deve essere di eccellente qualità (la migliore è considerata quella ''Ragno'' che proviene dalle [[Isole Lofoten]] in [[Norvegia]]), che arrivò per primo nel porto di Messina. Messo a bagno per almeno tre giorni in acqua corrente affinché si ammorbidisca, viene poi pestato e pulito, quindi può essere preparato in molti modi, secondo le varie tradizioni della gastronomia siciliana e calabrese dello [[Stretto di Messina]]:
* ''Insalata di Stocco (‘nsalata di stoccu)''
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