Jonadi: differenze tra le versioni

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La Chiesa Matrice, dedicata a santa Maria Maggiore, di età rinascimentale, custodisce al suo interno un piccolo Ciborio marmoreo scolpito a fogliame, e la Resurrezione di Cristo, tela settecentesca dipinta ad olio.
 
La Chiesa di San Nicola, risale al XVIIIXIV secolo, il suo interno, èrimaneggiato riccamentealla decorato,fine conservadel degli'700, affreschipresenta sullauna cupolaricca dell'absidedecorazione paretale e sulconserva la statua di [[Santa Fara]], alla soffittoquale chegli perionadesi losono piùmolto raffiguranodevoti degli angeli.
 
La Chiesa della Madonna degli Angeli, edificata nel XVI secolo, che custodisce, nel pregiato reliquario offerto da Don Orazio Falduti, la Candela apparsa miracolosamente, la mattina del sabato 23 del mese di maggio 1626, al venerando sacerdote Giovan Battista De Gennaro, che stava celebrando sull'altare consacrato alla Madonna, la santa Messa con l'assillante preoccupazione che le due piccole candele da lui procurate non sarebbero state sufficienti per ultimare il “Santo Ufficio”. Notevole la pala d'altare tardo rinascimentale, raffigurante la Madonna del Rosario, attribuita a [[Giuseppe Maria Crespi]] detto lo Spagnolo.
 
Le altre due chiese del capoluogo sono la chiesa della Madonna Addolorata, che conserva la statua di [[Santa Fara]], alla quale gli ionadesi sono molto devoti, e la piccola chiesa di San Rocco.
Quelle della frazione Nao sono la chiesa della Madonna del Rosario e la chiesetta dell'Immacolata.