Traditionis custodes: differenze tra le versioni

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Papa Francesco ha richiamato il fatto che la decisione di papa Benedetto XVI promulgata con il ''motu proprio'' ''[[Summorum Pontificum]]'' (2007), come pure le decisioni di Giovanni Paolo II promulgate nella ''[[Quattuor abhinc annos]]'' e nella ''[[Ecclesia Dei]]'', vennero emesse "con l'idea che [tali disposizioni] non mettessero in dubbio alcuna delle misure chiave del Concilio Vaticano II o ne minimizzassero l'autorità". Papa Francesco ha inoltre fatto notare come papa Benedetto nel 2007 precisò di ritenere "infondato" il timore che le parrocchie si dividessero in quante usavano le due forme e quante ne usavano solo una, in quanto "l'una arricchisce l'altra".<ref name=":7" /><ref name=":6" />
 
=== LetteraLa lettera della Congregazione della Dottrina della Fede ===
Nel 2020, papa Francesco chiese alla [[Congregazione della Dottrina della Fede]] di inviare una lettera ai vescovi chiedendo lo status di applicazione delle norme contenute nella ''[[Summorum Pontificum]]''. Francesco ha riportato come i la risposta dei vescovi abbia "rivelato una situazione che mi preoccupa e mi rattrista". E' stato il papa stesso a spiegare come "l'opportunità offerta da san Giovanni Palo II, e persino la maggiore magnanimità di Benedetto XVI, intese a recuperare l'unità del corpo ecclesiastico con diverse sensibilità liturgiche, ha invece allargato gli ostacoli, rinforzato le divergenze ed incoraggiato le incomprensioni verso la Chiesa, bloccandone il cammino, ed esponendola al pericolo della divisione."<ref name=":0" />