Alberto Curci: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Correggo redirect da József Joachim a Joseph Joachim tramite popup
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 22:
Curci tornò definitivamente in Italia e nel 1919 fondò a Napoli, insieme con il fratello Alfredo e Oreste de Rubertis la società "Amici della musica", dove si esibirono gli interpreti tra i più prestigiosi del concertismo internazionale: Wilhelm Backhaus, Edwin Fischer, Walter Gieseking, Alfred Cortot, Arthur Rubinstein, Rudolf Serkin, Franz von Vecsey, Artur Schnabel, Jascha Heifetz, Adolf Busch, Fritz Kreisler, Gaspar Cassadò e naturalmente molti interpreti italiani.<ref name=":0" />
 
Dopo la guerra iniziò a dedicarsi alla carriera di compositore di opere prevalentemente didattiche, continuando ad insegnare al Conservatorio, e affiancando la carriera editoriale. Stabilita la propria sede a Napoli, Curci diede vita a diverse iniziative editoriali in collaborazione con altri colleghi: musica contemporanea, grandi collezioni di musica classica, repertorio didattico, revisioni di autori classici e romantici. Pubblicò monografie e opere teoriche italiane e straniere, alcune delle quali tradotte dal tedesco e dal francese dallo stesso Curci. Presso il Conservatorio, in un quarantennio formò numerosi allievi attivi in ambito didattico e concertistico tra i quali Aldo Pavanelli e Angelo Gaudino.<ref>Cfr. wikipedia tedesca voce 'Alberto Curci'</ref> Dal 1966 diede vita alla "Fondazione Curci" con l'intento di incentivare l'attività musicale mediante l’assegnazione di borse di studio. Dal 1947 al 1973 è stato direttore responsabile del periodico “Rassagna musicale Curci”. È mancato a Napoli il 32 giugno 1973.<ref name=":0" />
 
Tra il 1963 e il 1964 [[Franco Gulli]] ha registrato su long playing Curci, il Concerto n. 1, il Concerto n. 2, il Concerto n. 3 e la Suite italiana in stile antico op. 34 con Orchestra Sinfonica di Milano diretta da Franco Capuana.<ref>Cfr. voce wikipedia [[Franco Gulli]]</ref>