Ernst Degner: differenze tra le versioni

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Dopo la [[Seconda guerra mondiale]], allorché la città di Gliwice fu ceduta dalla Germania alla Polonia, la famiglia di Degner si trasferì nella [[Repubblica Democratica Tedesca]], stato di cui assunse la cittadinanza. Cominciò la sua carriera nel [[motomondiale]] nella stagione [[1957]] in sella di una [[Motorradwerk Zschopau|MZ]], con cui ottenne delle belle soddisfazioni in [[Classe 125|125]] grazie all'innovativo [[motore a due tempi]] progettato dall'ingegnere [[Walter Kaaden]], del quale Degner era amico e collaboratore.
 
Dopo la costruzione del [[muro di Berlino]], nell'agosto del [[1961]] Degner tentò la fugafuggì dalla DDR: in occasione del [[Gran Premio motociclistico di Svezia|Gran Premio di Svezia]] arrivò nella nazione scandinava di soppiatto insieme alla sua famiglia e poco dopo, prendendo a pretesto la rottura del motore della sua moto, giunse nella [[Germania Ovest]] passando per la [[Danimarca]]. Le autorità della [[Germania Est]] lo accusarono di aver portato con sé le copie dei progetti delle nuove camere di espansione e delle migliorie al disco rotante ideate da Kaaden.
 
Nel [[Motomondiale 1962|1962]] divenne pilota ufficiale per la [[Suzuki]], con cui corse nella [[classe 50|50]] e nella 125, conquistando il primo e unico titolo mondiale della sua carriera, nella cilindrata minore. Continuò a correre fino al [[Motomondiale 1966|1966]], anno in cui fu costretto al ritiro a seguito di un brutto incidente avvenuto nel [[circuito di Suzuka]]: la curva in cui cadde venne ribattezzata "Degner" in suo onore.