Heinz Neumann: differenze tra le versioni

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Neumann fu anche una figura centrale nelle convergenze politiche tra il KPD e l'NSDAP in funzione antisistema e antisocialdemocratica. Uno scritto del 1933 dal militante del KPD [[Georg Schwarz (politico 1896)|Georg Schwarz]], dedicato alla «bancarotta» del partito, riporta che Neumann, durante un incontro con i nazionalsocialisti presieduto da [[Joseph Goebbels]], cercò di attrarre i militanti dell'NSDAP proponendo loro di attaccare il capitalismo occidentale insieme all'[[Armata Rossa]]. Secondo Schwarz, Neumann disse: «Giovani socialisti! Combattenti coraggiosi per la nazione: i comunisti non vogliono una lotta fratricida con i nazionalsocialisti»<ref>{{cita|Ascher, Lewy 1956|p. 478}}. La stessa citazione è riportata in {{cita|Kistenmacher 2016|p. 1}}, che la riprende da una monografia sul KPD pubblicata nel 1948 da [[Ossip K. Flechtheim]], militante del partito dal 1927 al 1931.</ref>.
 
=== LaCaduta, cadutaesilio ed esecuzione ===
Nel 1932 la lotta di potere interna al KPD tra la corrente di "sinistra" di Neumann e Remmele e la maggioranza del Politburo che faceva capo a Thälmann volse in favore di quest'ultima, cosicché in maggio Neumann fu deposto e deportato a Mosca. Dopo il XII Plenum del Comitato esecutivo tenutosi in agosto, la conferenza del KPD che si riunì in ottobre formulò una parziale autocritica circa la linea politica adottata fino ad allora e attribuì tutti gli errori alla corrente di Neumann.
 
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La conferenza ha assicurato l'unità ancora più salda del partito intorno al suo Comitato centrale, con il compagno Thälmann in testa<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Les communistes allemandes luttent pour la majorité du prolétariat|pubblicazione=Cahiers du Bolchévisme|volume=anno 7º|numero=22|data=15 novembre 1932|pp=1379-1387: 1387|lingua=fr|url=https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k12727m/f3}}</ref>.}}
 
Inizialmente espatriato in [[Spagna]] nell'agosto 1933, dopo che il suo nome comparve nella prima lista di espatriati del Reich tedesco di quell'anno,<ref name="Liste" /> successivamente andò in [[Svizzera]], dove durante il suo soggiorno illegale fu accusato di aver tentato di dividere il partito insieme a Remmele. Arrestato dalla [[Polizia cantonale|polizia svizzera]] a [[Zurigo]] alla fine del 1934, rimase in prigione per sei mesi, prima di venire espulso in Unione Sovietica nel 1935. Nell'aprile 1937 venne arrestato e il 26 novembre dello stesso anno condannato a morte dal Collegio Militare della [[Corte suprema dell'Unione Sovietica]] e fucilato lo stesso giorno.
Nel 1969 lo storico [[Enzo Collotti]] scrisse che nella [[Repubblica Democratica Tedesca]] si parlava «il meno possibile» di Neumann e che appariva lontana una sua «collocazione che non [fosse] meramente quella di un comodo bersaglio polemico nella storiografia sulla KPD»<ref>{{cita|Collotti 1969|p. 697}}.</ref>. Collotti inoltre commentò:
 
[[Margarete Buber-Neumann]], la compagna di Heinz Neumann dall'estate del 1929, nel 1940 in seguito alla scomparsa di Heinz venne arrestata ed estradata nella [[Terzo Reich|Germania nazista]] dalle autorità sovietiche. Nella prima parte della sua autobiografia, racconta i suoi anni con Heinz Neumann, il tempo trascorso insieme a Berlino, in Unione Sovietica, in Spagna, in Svizzera e infine il ritorno a [[Mosca (Russia)|Mosca]].<ref>{{cita libro|lingua=de|autore=Margarete Buber-Neumann|titolo=Von Potsdam nach Moskau. Stationen eines Irrweges|città=Francoforte sul Meno|anno=1985|p=149–444}}</ref>
{{citazione|L'accusa ripetutamente levata contro Neumann di aver sottovalutato il pericolo nazista non solo è appena in parte convincente ma non appare comunque sufficiente a dar ragione della sua condanna politica; troppo spesso si è generalizzata la sua figura come quella di un avventuriero, sulla scia delle responsabilità che per conto del Comintern si assunse nella sfortunata rivolta di Canton del 1927. Ma, come già accadde in quella circostanza, è difficile sottrarsi all'impressione che si sia voluto fare di lui un capro espiatorio per l'insuccesso della politica dell'internazionale e della KPD. L'errore tattico nella scelta dei mezzi per combattere il nazismo da lui compiuto non fu molto più grave degli errori compiuti dalla direzione Thälmann (ancora alla sessione del C.C. del febbraio del 1932 Thälmann aveva cercato di spiegare perché l'"urto principale" del partito comunista dovesse essere rivolto contro la socialdemocrazia), e tuttavia nell'analisi che il Comitato centrale illegale dedicò alla situazione tedesca dopo l'avvento al potere del nazismo, nel maggio del 1933, tra i principali fattori che avevano minato la linea generale del partito veniva richiamato con vigore "l'opportunismo mascherato di sinistra", soprattutto nella forma rappresentata dal gruppo Neumann, responsabile dell'attacco aperto al capo del partito Thälmann e alle decisioni del C.C., con l'elencazione precisa di una serie di punti nei quali Neumann si era scontrato con i deliberati degli organi dirigenti<ref>{{cita|Collotti 1969|p. 705}}.</ref>.}}
 
Neumann era cognato di un altro esponente di spicco del KPD, [[Willi Münzenberg]], il quale aveva spostato la sorella maggiore di Margarete, Babette Gross.
Davis William Daycock rileva che in scritti di Pieck e di Thälmann successivi all'avvento al potere di Hitler nel 1933, «Neumann fu accusato di aver sottovalutato la portata dei successi elettorali nazisti. La valutazione espressa da Thälmann dopo le elezioni del settembre 1930, secondo cui la vittoria nazista avrebbe rappresentato il "giorno migliore di Hitler" [nel senso che in futuro non ne avrebbe avuti di migliori, ndr], fu falsamente attribuita a Neumann. Niente illustra meglio di questo lapsus il fatto che tanto Neumann quanto Thälmann avevano condiviso il cosiddetto errore di sottovalutare Hitler e che lo avevano fatto con la piena conoscenza e il sostegno del Comintern e di Stalin»<ref>{{cita|Daycock 1980|pp. 249-250 e nota 68 a p. 269}}.</ref>.
 
== Valutazioni storiografiche ==
=== Esilio ed esecuzione ===
NelNella 1969recensione loalla storicobiografia di Willi Münzenberg pubblicata nel 1967 dalla vedova Babette Gross<ref>{{cita|Gross 1967}}.</ref>, [[Enzo Collotti]] scrisse che nella [[Repubblica Democratica Tedesca]] si parlava «il meno possibile» di Neumann e che appariva lontana una sua «collocazione che non [fosse] meramente quella di un comodo bersaglio polemico nella storiografia sulla KPD»<ref>{{cita|Collotti 1969|p. 697}}.</ref>. Collotti inoltre commentò:
Inizialmente espatriato in [[Spagna]] nell'agosto 1933, dopo che il suo nome comparve nella prima lista di espatriati del Reich tedesco di quell'anno,<ref name="Liste" /> successivamente andò in [[Svizzera]], dove durante il suo soggiorno illegale fu accusato di aver tentato di dividere il partito insieme a Remmele. Arrestato dalla [[Polizia cantonale|polizia svizzera]] a [[Zurigo]] alla fine del 1934, rimase in prigione per sei mesi, prima di venire espulso in Unione Sovietica nel 1935. Nell'aprile 1937 venne arrestato e il 26 novembre dello stesso anno condannato a morte dal Collegio Militare della [[Corte suprema dell'Unione Sovietica]] e fucilato lo stesso giorno.
 
{{citazione|L'accusa ripetutamente levata contro Neumann di aver sottovalutato il pericolo nazista non solo è appena in parte convincente ma non appare comunque sufficiente a dar ragione della sua condanna politica; troppo spesso si è generalizzata la sua figura come quella di un avventuriero, sulla scia delle responsabilità che per conto del Comintern si assunse nella sfortunata rivolta di Canton del 1927. Ma, come già accadde in quella circostanza, è difficile sottrarsi all'impressione che si sia voluto fare di lui un capro espiatorio per l'insuccesso della politica dell'internazionale e della KPD. L'errore tattico nella scelta dei mezzi per combattere il nazismo da lui compiuto non fu molto più grave degli errori compiuti dalla direzione Thälmann (ancora alla sessione del C.C. del febbraio del 1932 Thälmann aveva cercato di spiegare perché l'"urto principale" del partito comunista dovesse essere rivolto contro la socialdemocrazia), e tuttavia nell'analisi che il Comitato centrale illegale dedicò alla situazione tedesca dopo l'avvento al potere del nazismo, nel maggio del 1933, tra i principali fattori che avevano minato la linea generale del partito veniva richiamato con vigore "l'opportunismo mascherato di sinistra", soprattutto nella forma rappresentata dal gruppo Neumann, responsabile dell'attacco aperto al capo del partito Thälmann e alle decisioni del C.C., con l'elencazione precisa di una serie di punti nei quali Neumann si era scontrato con i deliberati degli organi dirigenti<ref>{{cita|Collotti 1969|p. 705}}.</ref>.}}
[[Margarete Buber-Neumann]], la compagna di Heinz Neumann dall'estate del 1929, nel 1940 in seguito alla scomparsa di Heinz venne arrestata ed estradata nella [[Terzo Reich|Germania nazista]] dalle autorità sovietiche. Nella prima parte della sua autobiografia, racconta i suoi anni con Heinz Neumann, il tempo trascorso insieme a Berlino, in Unione Sovietica, in Spagna, in Svizzera e infine il ritorno a [[Mosca (Russia)|Mosca]].<ref>{{cita libro|lingua=de|autore=Margarete Buber-Neumann|titolo=Von Potsdam nach Moskau. Stationen eines Irrweges|città=Francoforte sul Meno|anno=1985|p=149–444}}</ref>
 
Davis William Daycock rileva che in scritti di Pieck e di Thälmann successivi all'avvento al potere di Hitler nel 1933, «Neumann fu accusato di aver sottovalutato la portata dei successi elettorali nazisti. La valutazione espressa da Thälmann dopo le elezioni del settembre 1930, secondo cui la vittoria nazista avrebbe rappresentato il "giorno migliore di Hitler" [nel senso che in futuro non ne avrebbe avuti di migliori, ndr], fu falsamente attribuita a Neumann. Niente illustra meglio di questo lapsus il fatto che tanto Neumann quanto Thälmann avevano condiviso il cosiddetto errore di sottovalutare Hitler e che lo avevano fatto con la piena conoscenza e il sostegno del Comintern e di Stalin»<ref>{{cita|Daycock 1980|pp. 249-250 e nota 68 a p. 269}}.</ref>.
 
== Opere ==
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* {{cita pubblicazione|autore=[[Enzo Collotti]]|titolo=Willi Münzenberg: a proposito di una biografia|rivista=Belfagor|volume=24|numero=6|anno=1969|pp=694-715|url=http://www.jstor.org/stable/26142706|cid=Collotti 1969|accesso=5 agosto 2021}}
* {{cita libro|Davis William|Daycock|The KPD and the NSDAP: a study of the relationship between political extremes in Weimar Germany, 1923-1933|1980|University of London (Ph.D. thesis, The London School of Economics and Political Science)|London|url=http://etheses.lse.ac.uk/4102/3/Daycock__KPD-NSDAP-Weimar-Germany.pdf|lingua=en|cid=Daycock 1980|accesso=5 agosto 2021}}
* {{cita libro|Babette|Gross|Willi Münzenberg. Eine politische Biographie|1967|Deutsche Verlags-Anstalt|Stuttgart|lingua=de|cid=Gross 1967}}
* {{cita web|autore=Olaf Kistenmacher|url=https://www.academia.edu/24839587/National_und_bolschewistisch_nicht_nationalbolschewistisch_Die_Kommunistische_Partei_Deutschlands_zur_Zeit_der_Weimarer_Republik|titolo=National und bolschewistisch – nicht nationalbolschewistisch. Die Kommunistische Partei Deutschlands zur Zeit der Weimarer Republik. Referat auf der Diskussionsveranstaltung mit Marcel Bois: Rot-braune Bündnisse? Zum Verhältnis von Kommunisten und Nationalsozialisten in der Weimarer Republik, am 27. April 2016 in Hamburg|titolotradotto=Nazionale e bolscevico – non nazionalbolscevico. Il Partito Comunista di Germania al tempo della Repubblica di Weimar. Relazione al dibattito con Marcel Bois: Alleanze rossobrune? Sul rapporto tra comunisti e nazionalsocialisti nella Repubblica di Weimar, il 27 aprile 2016 ad Amburgo|data=27 aprile 2016|lingua=de|cid=Kistenmacher 2016|accesso=5 agosto 2021}}
* Reinhard Müller: ''Heinz Neumanns Bußrituale – auch ein Nachtrag zum Protokoll der „Brüsseler Konferenz“ der KPD.'' In: ''Jahrbuch für Historische Kommunismusforschung.'' 2008, S. 319–328.