Wojciech Jaruzelski: differenze tra le versioni

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|predecessore5 = [[Marian Spychalski]]
|successore5 = [[Florian Siwicki]]
|partito = [[Partito dei Lavoratori Polacchi]]<br/> (1944-48)<br />[[Partito Operaio Unificato Polacco]]<br/>(1948-90)<br />[[Alleanza della Sinistra Democratica]]<br/>(1999-2014)
|alma mater =
|professione = Militare
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|Religione = <!-- solo se enciclopedica -->
|Nazione_servita = {{bandiera|SUN 1923-1955|dim=21}} [[Unione Sovietica]]<br /> {{bandiera|POL|dim=21}} [[Repubblica Popolare di Polonia]]
|Forza_armata = {{simbolo|Red Army flag.svg|21}} [[Armata Rossa]] <br/> {{simbolo|Orl.jpg|21}} [[Ludowe Wojsko Polskie|Esercito popolare polacco]]
|Arma =
|Corpo =
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|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Seconda guerra mondiale]] <br/> [[Legge marziale in Polonia]]
|Campagne =
|Battaglie = [[Battaglia di Berlino]]
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Nel contempo, a seguito delle continue pressioni sovietiche, Jaruzelski intraprese la pianificazione di un colpo di Stato: il 13 dicembre del [[1981]] proclamò l'instaurazione dello stato di guerra e divenne il capo del [[Consiglio Militare di Salvezza Nazionale]]<ref name="general">[http://poland.globalmuseumoncommunism.org/poland/bios/jaruzelski General Wojciech Jaruzelski] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111009113728/http://poland.globalmuseumoncommunism.org/poland/bios/jaruzelski |data=9 ottobre 2011 }}</ref>. Jaruzelski nel 1997 ha sostenuto che anche gli USA avessero informalmente autorizzato la sua presa del potere, grazie ai contatti che Eugeniusz Molczyk ebbe con il [[Vicepresidente degli Stati Uniti d'America|vicepresidente]] [[George H. W. Bush]], considerando Washington il colpo di Stato un male minore rispetto all'invasione sovietica della Polonia.<ref>Jane Perlez, "Warsaw Journal: Old Cold War Enemies Exhume One Battlefield", ''[[The New York Times]]'', 11 November 1997, p. 14.</ref>
 
Non tutti però concordano con questa ricostruzione storica.<ref name="CIA-analysis">{{Cita pubblicazione|autore=CIA’s Historical Review |data=24 ottobre 1997 |titolo=Cold War era analysis |url=https://www.cia.gov/library/publications/historical-collection-publications/the-warsaw-pact/warsaw-pact.pdf |rivista=Soviet – East European Military Relations in Historical Perspective Sources and Reassessments |editore=The Historical Collections Division (HCD) of the Office of Information Management Services |volume=1 |numero=1 |pp=18 of 44 |formato=PDF file, direct download 12.2 MB |accesso=26 maggio 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131124212240/https://www.cia.gov/library/publications/historical-collection-publications/the-warsaw-pact/warsaw-pact.pdf |dataarchivio=24 novembre 2013 }}</ref> Nel settembre 1997 [[Viktor Georgievič Kulikov|Viktor Kulikov]], ex Comandante in capo delle forze del Patto di Varsavia, ha negato fosse in programma un intervento militare.<ref>Malcolm Byrne, "New Evidence on the Polish Crisis 1980–1981", Cold War International History Project Bulletin 11 (Winter 1998), p. 4</ref> Dai verbali delle riunioni del [[Politburo]] a partire dal 10 dicembre 1981 risulta che [[Yuri Andropov]] abbia affermato: "Non intendiamo introdurre truppe in Polonia. Questa è la posizione corretta e dobbiamo rispettarla fino alla fine. Non so come andranno le cose in Polonia, ma anche se la Polonia dovesse cadere sotto il controllo di Solidarność, sarà così".<ref>Minutes of [[Communist Party of the Soviet Union|CPSU]] CC Politburo, 10 December 1981, Document No. 21, p. 165.</ref> Ci sono tuttavia testimonianze di militari del Patto di Varsavia che in quei giorni fossero giunti gli ordini per attuare l'Operation Krkonoše, il piano per l'invasione della Polonia, con molte unità militari pronte ad intervenire lungo i confini.<ref>{{Cita web|url=http://blog.aktualne.centrum.cz/blogy/petr-klan.php?itemid=4576|titolo=Petr Klan » Když disident ujede|autore=|data=|sito=Aktuálně.cz - Víte, co se právě děje|accesso=1º aprile 2018}}</ref>
 
In virtù delle leggi militari vennero sciolti o sospesero la loro attività tutte le organizzazioni politiche tranne il POUP e i due partiti minori alleati di esso; i maggiori attivisti di "Solidarność" furono invece arrestati e imprigionati. Jaruzelski decise di confinare ed espellere dal partito anche [[Edward Gierek|Gierek]] e Jaroszewicz, ora accusati di aver portato il Paese, con una sciagurata politica economica, sull'orlo della bancarotta<ref name=general/>.